scapaccione
scapaccióne s. m. [der. di capo, col pref. s- (nel sign. 5)]. – Colpo dato con la mano aperta nella parte posteriore della testa: prendere, dare uno s., una serie, una sfilza di scapaccioni. [...] proprio: prendere a s., e, in senso fig., passare, essere promosso a s. (meno com. a scapaccione), per particolare benevolenza o indulgenza degli esaminatori, non per proprio merito: cfr. l’uso analogo a scappellotti e, pop., a calci (nel sedere). ...
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crisifilia
s. f. Indulgenza compiaciuta nei confronti di situazioni di crisi, di difficoltà. ◆ «Dobbiamo dire no alla crisifilia, che non fa bene all’Europa e incoraggia il pessimismo». Ha inventato [...] persino un neologismo, ieri, il presidente della Commissione Ue José [Manuel Durão] Barroso nel tentativo di remare controcorrente, di dare senso e contenuto al vertice dei 25 capi di Stato e di Governo ...
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peccare
v. intr. [lat. peccare, di origine incerta] (io pècco, tu pècchi, ecc.; aus. avere). – 1. Commettere peccato: p. mortalmente, venialmente, commettere peccato mortale, veniale; p. di gola, di [...] peccato. 2. In senso meno grave, commettere un errore, sbagliare: p. di disattenzione, di stravaganza, di eccessiva indulgenza; fece un rapido esame, se avesse peccato contro qualche potente (Manzoni); essere manchevole, difettoso in qualche cosa: il ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] gli altri; p. confessato è mezzo perdonato, il riconoscimento dei proprî torti da parte di chi li ha commessi rende più indulgente chi li deve giudicare; dire il p. e non il peccatore, riferire un fatto delicato o riprovevole senza nominare, per ...
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visitare
viṡitare v. tr. [dal lat. visitare, frequent. di visĕre «visitare, andare a vedere», che è der. di videre «vedere», part. pass. visus] (io vìṡito, ecc.). – 1. a. Andare a trovare a casa, o in [...] riferimento a luoghi sacri, entrarvi e trattenervisi brevemente a pregare: nel medioevo, visitando quella chiesa si lucrava un’indulgenza. b. estens., letter. raro. Frequentare, prendere conoscenza diretta: v. un’opera, un autore, o v. le biblioteche ...
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allentare
v. tr. e intr. pron. [der. di lento] (io allènto, ecc.). – 1. a. Rendere più lento, cioè meno teso, meno tirato, meno stretto: a. il nodo, la cinghia; a. il freno, le redini, la stretta (anche [...] i soldi per qualche spesa, mostrarsi generoso. A. le membra, le braccia, rilassarle; a. la mano, aprirla (fig., usare indulgenza, attenuare il rigore). Fam., a. un ceffone, uno schiaffo, darlo. b. Rendere meno rigido: a. la sorveglianza, il controllo ...
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malinteso
malintéso (ant. 'mal intéso') agg. e s. m. [comp. di male1 e inteso, part. pass. di intendere; il sign. 2 sul modello del fr. malentendu]. – 1. agg. Non inteso bene; non interpretato o giudicato [...] esattamente; quindi, frainteso, o anche inadatto, inopportuno: un senso di m. riguardo; una m. indulgenza può essere più dannosa di una giusta severità. Si scrive con grafia staccata (mal inteso o male inteso) quando inteso ha valore più ...
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meritare
(poet. mertare) v. tr. [dal lat. meritare, der. di merĭtus, part. pass. di merere «meritare, acquistare, guadagnare»] (io mèrito, ecc.). – 1. a. Essere degno di avere, di ottenere, e sim. In [...] ; meriterebbe di essere punito. Con la negazione, non essere degno di qualcosa: non merita la nostra pietà, la nostra indulgenza; è uno sciagurato, non merita nemmeno che se ne parli; o, al contrario, di punizioni o trattamenti giudicati immeritati ...
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scappellotto
scappellòtto s. m. [forse der. del region. scoppola (o scopola), raccostato a cappello]. – Colpo dato con la mano aperta sulla parte posteriore della nuca per infliggere un lieve castigo [...] a teatro a scappellotto; tu, Grazia, va alla porta, se no entrano di scappellotto (Verga); anche, a mala pena, per indulgenza altrui: all’esame è stato promosso a (o con lo, con uno) scappellotto, a scappellotti; è sempre andato avanti a scappellotti ...
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proclive
agg. [dal lat. proclivis, comp. di pro-1 «in avanti» e clivus «pendìo»], letter. – Che inclina, che è naturalmente disposto a un certo comportamento: esser p. all’indulgenza, a lasciar correre; [...] aveva sperimentato sua moglie ... non molto p. all’amore (Pirandello); anche con riferimento a comportamenti considerati riprovevoli: esser p. al vizio del bere, alla maldicenza, al turpiloquio ...
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Secondo la dottrina cattolica, la remissione innanzi a Dio della pena temporale per peccati già cancellati, per quanto riguarda la colpa, con la confessione sacramentale; il fedele debitamente disposto e a determinate condizioni l’acquista per...
Presso gli antichi Ebrei, anno dichiarato santo (detto anno del yōbēl, «del capro», perché la festività era annunciata dal suono di un corno di capro) che cadeva ogni 50 anni e nel quale la legge mosaica prescriveva che la terra, di cui Dio...