attrazione
attrazióne s. f. [dal lat. attractio -onis, der. di attrahĕre «attrarre»]. – 1. Azione e forza di attrarre, anche in senso fig.: a. tra due corpi; l’a. sessuale; esercitare grande a.; essere, [...] da altra subordinata con il verbo al congiuntivo o all’infinito, si trova di norma il congiuntivo anziché l’indicativo che sarebbe richiesto dal rapporto logico fra le due proposizioni. c. In statistica, la tendenza a contrarre matrimonio nell ...
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causale
cauṡale agg. e s. f. [dal lat. tardo causalis]. – 1. agg. a. Di causa, che è causa di qualcosa: rapporto c.; principio c.; collegamento c.; nesso c.; atto causale. b. In grammatica, proposizioni [...] la causa per cui avviene ciò che è detto nella proposizione reggente; possono essere esplicite, con il verbo di modo indicativo introdotto da una delle congiunzioni perché, poiché, ché, siccome, giacché, ecc. (dette appunto congiunzioni causali) o da ...
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prossimo
pròssimo agg. e s. m. [dal lat. proxĭmus, superl. di prope «vicino»]. – 1. Molto vicino (nello spazio), che si trova a brevissima distanza: l’albergo è p. alla stazione; siamo p. alla meta; [...] vo noiando e prossimi e lontani (Petrarca). 2. In senso temporale: a. Che sta per raggiungere la condizione o il limite indicati dal verbo o dal complemento seguente: il sole era p. a tramontare; i nostri sogni sembravano p. a realizzarsi; il termine ...
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explicit
〈èkspličit〉 v. lat. [«finisce»; forma tarda d’indicativo del v. explicare, rifatta sulle forme explicui, explicĭtum del perfetto e del supino, per influenza di incipit, a cui nel linguaggio [...] medievali, parola iniziale della formula che si poneva di solito a termine di un’opera o di parte di opera, con indicazioni più o meno precise del titolo o del nome dell’autore: explicit (anche explicit feliciter) liber ... Nell’uso filologico e ...
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seppure
(o 'se pure') cong. – Se anche, anche se, ammesso pure che, e sim.; ha insieme valore condizionale e concessivo: voglio arrivare in fondo, s. mi dovesse costare un patrimonio. In molti casi (col [...] verbo all’indicativo e in forma d’inciso), esprime piuttosto una riserva, un dubbio, un atteggiamento scettico: lo farò domani, s. ne avrò voglia; ormai il suo aiuto, s. arriverà, sarà inutile; l’unico merito è suo, s. si possa parlare di merito (più ...
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comunque
comùnque avv. e cong. [comp. di come e -unque]. – 1. Seguito da verbo al congiuntivo: a. In qualunque modo: c. vadano le cose, bisogna rassegnarsi; c. tu la pensi, io agisco così. b. non com. [...] Quantunque, nonostante che: è rimasto male, c. faccia finta di nulla. 2. ant. Con il verbo all’indicativo, appena che: C. questo romor fu sentito, A furia ognun si lieva da sedere (Pulci). 3. Usato ellitticamente, in frasi di tono risolutivo o ...
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conato
s. m. [dal lat. conatus -us, der. di conari «tentare»]. – 1. Sforzo, tentativo: ogni loro c. riuscì vano; faceva con le mani scarne ... vaghi c. di prendere qualche cosa nel vuoto (D’Annunzio); [...] delle scuole oggi superata) soprattutto con riferimento al latino, presente di c., imperfetto di c., il presente e l’imperfetto indicativo che esprimono l’azione non nell’atto di compiersi ma nel momento in cui il soggetto si dispone a compierla ...
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sigillo
s. m. [dal lat. sigillum, dim. di signum «segno»]. – 1. a. Impronta ottenuta su un supporto malleabile mediante l’apposizione di una matrice recante i segni distintivi di un’autorità, di una [...] a tutte le leggi dopo che esse sono state promulgate. Nel diritto internazionale, s. diplomatico, il segno indicativo del carattere ufficiale di un documento attinente alle relazioni internazionali, e anche il contrassegno della natura ufficiale dei ...
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pseudoclono
pseudoclòno s. m. [comp. di pseudo- e clono]. – Particolare risposta che si ottiene all’esame neurologico delle attività riflesse, consistente in una rapida successione di contrazioni e rilasciamenti [...] muscolari che, a differenza di quelli proprî del vero clono, sono di ampiezza ineguale e finiscono con l’esaurirsi; si osserva in soggetti nevrotici, ipereccitabili e non è indicativo di lesioni piramidali. ...
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serpere
sèrpere v. intr. [dal lat. serpĕre «strisciare»] (io sèrpo, ecc.; è usato soltanto nei tempi semplici dell’indicativo), letter. – Serpeggiare, per lo più in usi fig.: Qual per trunco o per muro [...] edera serpe (Petrarca); Ecco il tedio a la fin serpe tra i vostri Così lunghi ritiri (Parini); Oh come soavissimi diffusi Moti per l’ossa mi serpeano (Leopardi); [il contagio] andò covando e serpendo lentamente ...
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Linguistica
In alcuni sistemi verbali (per es., del latino e dell’italiano), modo del verbo che di norma esprime oggettivamente la semplice enunciazione o constatazione di un fatto e, soggettivamente, un’azione pensata o ritenuta reale.
Scienza...
INDICATIVO
L’indicativo è il modo verbale finito più comune e frequente, usato per indicare un fatto, un’azione, un’idea come reali, obiettivi, sicuri; ha otto tempi
L’indicativo è usato sia nelle proposizioni ➔principali
Domani tornerà...