perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., [...] felicità p.; fra loro c’è un’intesa p.; nella stanza regnava un silenzio perfetto. d. Aggiunto a una qualificazione, indica che la persona di cui si parla possiede quella qualità in altissimo grado; diversamente che nelle accezioni prec., e anche in ...
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performativo
agg. [dall’ingl. performative, der. di (to) perform «compiere, eseguire»]. – In linguistica, detto di enunciazioni (e per estens. anche di enunciati e di verbi) che non descrivono un’azione [...] » o «dò a questa nave il nome Tirrenia»; sono verbi p. quei verbi che, enunciati nella prima persona del presente indicativo, realizzano l’atto che descrivono, per es. «battezzo, ordino, maledico», e sim. Il termine, diffuso dal linguista e filosofo ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] cioè: tenendo conto della stagione, dei tempi che corrono, della sua posizione). Più spesso seguìto da che e un verbo all’indicativo con valore causale (analogo a visto che, dal momento che): dato che non t’interessa, puoi anche fare a meno di venire ...
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prego2
prègo2 interiez. – È propriam. la 1a persona del pres. indicativo di pregare, usata come formula di cortesia per rispondere a persona che ringrazia: «Molte grazie» «Prego!», o chiede scusa: «Mi [...] scuso per il ritardo» «Prego!», o per invitare ad accomodarsi, a entrare, a sedere, a uscire: s’accomodi, prego!; a prendere cosa che si offre e sim.: ne prenda ancora, prego!; anche prego?, con tono di ...
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perifrastico
perifràstico agg. [dal gr. περιϕραστικός, der. di περίϕρασις «perifrasi»] (pl. m. -ci). – Di perifrasi, che è costituito da una perifrasi, espresso mediante perifrasi: locuzione, espressione [...] ., nella grammatica latina si distinguono una coniugazione p. attiva e una coniugazione p. passiva, formate, nei varî tempi dell’indicativo, del congiuntivo e dell’infinito, con l’unione del verbo esse e il participio futuro attivo la prima (amaturus ...
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apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana [...] ’ per verso, nel tipo fior’ per fiori (ma fior per fiore), nel tipo pon’ per poni imperativo (ma pon per poni indicativo). L’uso dell’apostrofo in fin di riga è comunem. considerato errore, sul fondamento d’una regola più tipografica che grammaticale ...
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finito
agg. [part. pass. di finire]. – 1. a. Giunto o condotto a termine, compiuto: arrivare a spettacolo f.; sono ormai due anni f. che ha lasciato il paese. Frequente nell’uso fam. la locuz. farla [...] . b. In grammatica, modi f., i modi del verbo che distinguono la persona, il numero e il tempo (cioè l’indicativo, il congiuntivo, il condizionale e l’imperativo). ◆ Avv. finitaménte, in modo finito, cioè compiuto e quindi perfetto, oppure in modo ...
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sempre
sèmpre avv. [lat. sĕmper]. – 1. Con continuità ininterrotta, senza termine di tempo (cioè senza fine, e talora senza principio); estens., per un tempo lunghissimo, nel passato o nel futuro: Dio [...] una progressione in ordine di tempo, s. più (ant. o rara la grafia unita semprepiù e l’erronea sempreppiù) e s. meno, per indicare la continua e graduale crescita o diminuzione di qualche cosa: mi piace s. più; ci vado s. meno (letter., poco com., in ...
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sicche
sicché cong. [comp. di sì e che1]. – Serve a introdurre una proposizione consecutiva; nella tradizione letter. è per lo più scritto in due parole: Fieramente furo avversi A me e a miei primi e [...] fïate li dispersi (Dante); talvolta col verbo al congiuntivo (v. sì, n. 1 e). Oggi, scritto in grafia unita con il verbo all’indicativo, ha per lo più valore conclusivo, «di modo che, e perciò, e quindi»: non ho trovato nessuno che mi desse una mano ...
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dovunque
dovùnque avv. [comp. di dove e -unque]. – 1. In qualunque luogo dove (seguito da un verbo di quiete o di moto, all’indicativo o al congiuntivo): D. io son, dì e notte si sospira (Petrarca); [...] lo troverò d. sia nascosto; andrò d. tu desideri; d. vada, gli è sempre dietro. È per lo più avv. relativo (come negli esempî dati); ma si adopera anche, meno propriam., come avv. indefinito, con il sign. ...
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Linguistica
In alcuni sistemi verbali (per es., del latino e dell’italiano), modo del verbo che di norma esprime oggettivamente la semplice enunciazione o constatazione di un fatto e, soggettivamente, un’azione pensata o ritenuta reale.
Scienza...
INDICATIVO
L’indicativo è il modo verbale finito più comune e frequente, usato per indicare un fatto, un’azione, un’idea come reali, obiettivi, sicuri; ha otto tempi
L’indicativo è usato sia nelle proposizioni ➔principali
Domani tornerà...