chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità [...] che egli sia autorizzato ad accedere a quella determinata zona. Con altro sign., sempre in informatica, chiave è sinon. di indicativo; per la locuz. parola chiave, v. parola, n. 10. e. Libri a ch., opere letterarie nelle quali, per finalità diverse ...
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bisdrucciolo
bisdrùcciolo agg. [comp. di bis-1 e sdrucciolo1]. – Di parola che ha l’accento tonico sulla quartultima sillaba. Nella lingua ital. tali parole sono esclusivam. forme verbali, nella terza [...] persona plurale dell’indicativo e congiuntivo, e parole composte con enclitiche (per es.: fàbbricano, lìtigano, prèstamelo, andàndosene, èccotene). ...
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licet
v. lat. [propr. indicativo presente del verbo licere, che significa «è permesso»], usato in ital. come s. m. – Espressione usata nel passato, oggi raramente, per indicare la latrina, spec. in scuole [...] e collegi (dalla domanda licet?, che anticamente lo scolaro rivolgeva al maestro quando aveva bisogno di uscire): andare al licet ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] o che mi si ubbidisca; intendo che venga qui subito. In tutti questi casi, il verbo è usato per lo più nel presente indicativo e con soggetto di prima persona; quando il soggetto è di terza persona, ci si riferisce a quello che è il pensiero, la ...
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secondo2
secóndo2 prep. [lat. secŭndum, dall’agg. secundus «secondo1»]. – 1. a. In modo conforme a, nel modo richiesto o voluto da: regolarsi s. coscienza; agire s. la legge; vivere s. natura; decidere [...] 2. In funzione di cong. subordinante, unita a che (meno com. la grafia secondoché), può introdurre proposizioni modali, con il verbo all’indicativo, con il sign. di «così come, nel modo che»: parla s. che gli viene in mente; Giudica e manda s. ch ...
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solere
solére v. tr. e intr. [lat. solēre] (pres. sòglio, suòli [ant. sògli o suògli], suòle, sogliamo, soléte, sògliono; pass. rem. soléi, solésti, ecc.; pres. cong. sòglia, ecc.; part. pass. sòlito). [...] Di paura tremando, come suole Per picciol ventolin palustre canna (Poliziano). Nell’ital. ant., era frequente l’uso del pres. indic. con valore di imperfetto: io ardo come foco in la fornace, Membrando quel che da lei aver soglio (Angiolieri); anche ...
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iterativo
agg. [dal lat. tardo iterativus, der. di iterare «ripetere»: v. iterare]. – In generale, che contiene o esprime ripetizione, che si attua mediante operazioni ripetute, e sim. In partic.: 1. [...] dalla ripetizione della parola, come il lat. quisquis «chiunque» e l’ital. checché. Analogam. si parla di locuzioni i. per indicare locuzioni, di varia natura, in cui si ha la ripetizione della parola, come a mano a mano, mogio mogio, lemme lemme ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole [...] pensa di potere e dover attuare. Per estens., al di fuori della vita politica, p. massimo, p. minimo, espressioni di uso comune per indicare il risultato più alto, o la somma dei risultati, che si aspira a raggiungere o ci si propone di ottenere, e ...
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perche
perché avv. e cong. [comp. di per e che1 o che2]. – Grammaticalmente, oltre alle funzioni di avverbio interrogativo e di congiunzione, che sono le più frequenti, può avere quella di pronome relativo [...] l’uso sostantivato con articolo). 2. a. Come congiunzione con valore causale, per introdurre una proposizione secondaria (con il verbo all’indicativo): sono in collera con te, p. non hai risposto alla mia lettera; ho con me l’ombrello, p. quando sono ...
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aoristo
s. m. [dal gr. ἀόριστος «indeterminato», comp. di ἀ- priv. e tema di ὀρίζω «determinare»]. – Categoria verbale propria dell’indoeuropeo, conservata soprattutto in antico indiano e greco; indica [...] un’azione temporalmente indeterminata, spoglia di ogni proiezione nel tempo (salvo nel modo indicativo, dove indica normalmente fatti passati, con valore corrispondente al perfetto «storico» del latino e al passato remoto dell’italiano), concepita ...
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Linguistica
In alcuni sistemi verbali (per es., del latino e dell’italiano), modo del verbo che di norma esprime oggettivamente la semplice enunciazione o constatazione di un fatto e, soggettivamente, un’azione pensata o ritenuta reale.
Scienza...
INDICATIVO
L’indicativo è il modo verbale finito più comune e frequente, usato per indicare un fatto, un’azione, un’idea come reali, obiettivi, sicuri; ha otto tempi
L’indicativo è usato sia nelle proposizioni ➔principali
Domani tornerà...