contumaciale
agg. [der. di contumacia]. – 1. Nel linguaggio giur., di processo o giudizio che si svolge, o di sentenza che si emette, in contumacia dell’imputato nel processo penale, o di una delle parti [...] abrogato dal vigente codice: poteva essere proposta dal convenuto contumace dinanzi al giudice che aveva pronunciato la sentenza impugnata, dando così luogo a un nuovo giudizio. 2. Ospedale c., campo c., centro c., edificio o area in cui si ...
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perentorio
perentòrio agg. [dal lat. tardo peremptorius, der. di perimĕre «distruggere, annientare», part. pass. peremptus]. – 1. Che non ammette dilazioni: termine p., nel linguaggio giur. e amministr., [...] sanabile in alcun modo, di un diritto o di una facoltà (per es., il termine stabilito dalla legge per l’impugnazione delle sentenze, oppure il termine stabilito da un bando di concorso per la presentazione delle domande di partecipazione, ecc.). 2 ...
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rimedio
rimèdio (ant. remèdio) s. m. [dal lat. remedium, der. del tema di mederi «medicare, curare»]. – 1. Nome generico di ogni preparato medicinale, o cura medica, o altro mezzo, adoperati per combattere [...] offerto dall’ordinamento per ottenere la modificazione di un provvedimento del giudice (ha quindi sign. affine a impugnazione). Nel diritto canonico, r. penale, mezzo penale perentorio (ammonizione, correzione, precetto, vigilanza) che l’autorità ...
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mezzo2
mèżżo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Propriam., lo spazio, il fluido o in genere la sostanza che s’interpone fra due oggetti o che un oggetto in movimento deve attraversare per [...] pace. 5. Nel linguaggio giuridico-forense, la parola è usata talora come sinon. di motivo (di ricorso, d’appello, d’impugnazione e sim.): la Cassazione ha respinto il primo m. e ha accolto il secondo. ◆ Spreg. meżżùccio, espediente meschino: codesti ...
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oppugnazione
oppugnazióne s. f. [dal lat. oppugnatio -onis, der. di oppugnare: v. oppugnare], letter. – Assalto armato contro una città o fortezza che si vuole espugnare. In senso fig., contrasto, impugnazione. ...
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comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti [...] e, se pronunziata fuori dell’udienza, l’ordinanza: dalla comunicazione della sentenza decorre il termine per l’impugnazione della sentenza medesima con regolamento di competenza. C. giudiziaria: comunicazione di procedimento che il giudice istruttore ...
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extrapetizione
extrapetizióne (o estrapetizióne) s. f. [dalla locuz. giuridica lat. extra petita, propr. «fuori delle cose chieste»]. – Nel processo civile, vizio nella decisione del giudice, che consiste [...] nell’uscire dai limiti di ciò che viene chiesto dalle parti (è causa di invalidità della decisione ed eventuale motivo di impugnazione della sentenza). ...
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motivo2
motivo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; cfr. movente]. – 1. Stato d’animo, convinzione intellettuale, principio morale e sim. che, influendo sulla volontà, spinge ad agire in un determinato [...] . di motivazione: il m. (o i m.) di una sentenza, di una ricompensa, d’una promozione. Nel diritto processuale, motivi di impugnazione di una sentenza, gli elementi, di fatto o di diritto, per i quali si chiede al giudice superiore la riforma di una ...
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reclamo
s. m. [der. di reclamare]. – 1. L’azione e il fatto di reclamare, di lamentarsi di un’ingiustizia subita, o anche solo di una irregolarità qualsiasi avvenuta a proprio danno: per qualsiasi r. [...] o una giurìa, presentato agli organi federali competenti. 2. a. Nel linguaggio giur., oltre a essere usato come sinon. generico di impugnazione, indica in partic. la domanda con cui si cerca di ottenere il riesame di un’ordinanza o di un decreto da ...
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ultra petita
locuz. lat. (propr. «oltre il richiesto»), usata in ital. come agg. e avv. – Espressione del linguaggio giur. (forma abbreviata della frase ne eat iudex ultra petita partium «non vada il [...] , consistente nell’accordare alla parte più di quanto abbia domandato, cioè nell’esorbitanza della pronuncia del giudice dal petitum; come vizio di attività processuale, invalida la decisione e costituisce motivo di impugnazione della sentenza. ...
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In generale, attività processuale, successiva a una precedente fase del procedimento, che si svolge su istanza di una delle parti ed è diretta a controllare la giustizia della precedente decisione giurisdizionale. Nel diritto processuale civile,...
Rinuncia all'impugnazione
Katia La Regina
In materia di rinuncia all’impugnazione, è emerso un contrasto tra un indirizzo maggioritario, secondo cui il difensore dell’indagato o imputato non munito di procura speciale non può validamente...