autoedizione
s. f. Edizione in proprio, curata dall’autore stesso. ◆ Accende gli entusiasmi della piccola platea sprezzante di best seller e operazioni realizzate troppo in stile libero, la storia raccontata [...] poesie, «Le Fiale» nel 1903 facendolo illustrare da Adolfo De Carolis, prediletto di [Gabriele] D’Annunzio e per l’impresa investe intera l’eredità (800 lire) lasciatagli dalla povera nonna. (Repubblica, 21 febbraio 1998, Roma, p. IX) • Adesso poi i ...
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irto
agg. [dal lat. hirtus, forse affine a hirsutus «irsuto»]. – 1. Ispido e ritto, quasi pungente, detto dei peli: capelli, baffi i., barba i.; l’elmo ... il cui cimiero Era pur di cavallo un’i. coda [...] et irto, Con voce e razionale anima vivi (Ariosto: di Astolfo trasformato in mirto); Piove su i pini Scagliosi ed irti (D’Annunzio), per le foglie aghiformi; più generalmente, in botanica, di qualsiasi organo vegetale coperto da numerosi peli patenti ...
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no
‹nò› avv. [lat. nōn] (radd. sint.). – 1. Parola olofrastica equivalente a una proposizione negativa. a. Si usa soprattutto in risposte (con valore contrario al sì): «Sei stato alla posta?» «No, ci [...] letter. forse che sì, forse che no è un motto antico che si trova scritto sul soffitto d’una sala del palazzo Gonzaga a Mantova, da cui trasse G. D’Annunzio il titolo di un suo romanzo del 1910); più sì che no, probabilmente sì (al contr., più no che ...
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partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. [...] (Bembo); Con te partisco l’acqua il pane e il sale (D’Annunzio). d. Allontanare, staccare da persone o cose: egli aveva l’anello assai ma per lo più fig., di chi affronta con ardore e impeto eccessivo un’impresa o una discussione. Riferito al ...
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apportare
v. tr. [lat. appŏrtare, comp. di ad- «presso» e portare «portare»] (io appòrto, ecc.), letter. – Portare, recare: quel [il Sole] ch’apporta mane e lascia sera (Dante); a. nuove forze, nuove [...] energie; a. il proprio contributo in un’impresa. Più com., di notizie: Onde vien’, figlio, o qual n’apporti nuove? (Poliziano); Parve un tuono la voce, e ’l ferro un lampo Che di folgor cadente annunzio apporte (T. Tasso); e usato assol. (col sign. ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] siete nati?», o, «dove avete la residenza abituale?»); è di Milano, di Napoli; è di buona, di povera famiglia, ecc. e. Avvenire, accadere: l’audaci imprese io canto, Che furo al tempo che passaro i Mori D’Africa il mare (Ariosto); non amo che le cose ...
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CASALINI, Giovanni Battista
Alberto M. Rossi
Nato a Rovigo il 20 sett. 1841 da Vincenzo e Teresa Durazzo, frequentò prima il ginnasio vescovile di Rovigo e quindi il liceo pubblico di Verona. Nel 1859, dopo lo scoppio della seconda guerra...
GHIGLIANOVICH, Roberto
Rita Tolomeo
Nacque a Zara il 17 luglio 1863 da Giacomo, avvocato e deputato alla Dieta provinciale di Dalmazia per il partito autonomista dalmata, e da Luisa Africh.
Cresciuto in un ambiente familiare liberale e tollerante,...