prora
pròra s. f. [dal lat. prora, gr. πρῷρα]. – 1. Parte anteriore della nave o di un’imbarcazione in genere; è forma letter., più rara di prua nel linguaggio marin., ma in uso nella marina militare; [...] è più frequente di prua nelle locuz.: a prora!, comando col quale nelle imbarcazioni a remi si ordina ai prodieri di disarmare i remi e prepararsi con le gaffe alla manovra di attraccaggio; p. estrema o estrema p., la parte più avanzata della prua. 2 ...
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cat-boat
〈kät bóut〉 s. ingl. (propr. «battello gatto»; pl. cat-boats 〈kät bóuts〉), usato in ital. al masch. – Imbarcazione da diporto, simile al dingey, con scafo di legno, attrezzata con una sola grande [...] randa, portata da un albero disposto quasi all’estrema prora ...
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yuyu
yuyù s. m. [adattam. di una voce orient., forse da un dialetto cinese]. – Caratteristica piccola imbarcazione portuale cinese spinta da un solo rematore che, in piedi, muove un lungo remo curvo [...] fissato all’estrema poppa, senza sollevarlo dall’acqua ma imprimendogli un rapido movimento elicoidale che gli consente di svolgere anche funzioni di timone ...
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atterrare
v. tr. e intr. [der. di terra; nei sign. 2 a e c, calco del fr. atterrer] (io attèrro, ecc.). – 1. tr. a. Gettare a terra persone o cose: a. l’avversario; atterrò con un pugno il suo assalitore; [...] l’asta o con gli sci: il ginnasta è atterrato in modo perfetto. c. Di nave proveniente dal largo, dirigersi a terra, e compiere tutte le manovre necessarie per entrare in porto o per raggiungere l’ancoraggio stabilito: l’imbarcazione sta atterrando. ...
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portante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di portare]. – 1. agg. a. Genericam., che porta, che sostiene: fune p., negli impianti di funivie, teleferiche e sim., la fune ferma sulla quale scorre il carrello [...] . In marina, con riferimento alla spinta propulsiva del vento sulle vele, andature p., quelle in cui il veliero (o altra imbarcazione a vela) è sospinto alla massima velocità grazie all’ottimale angolo d’incidenza (da 90° a 170°) della direzione da ...
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stabile
stàbile agg. e s. m. [dal lat. stabĭlis, der. di stare «stare fermo»]. – 1. a. agg. Ben basato o equilibrato, ben fermo e capace di resistere a forze e sollecitazioni esterne: fondamenta s., [...] normale anche se sottoposto ad azioni inclinanti, o a conservare la rotta nonostante cause esterne deviatrici: una nave, un’imbarcazione s.; un aviogetto molto stabile. Nell’uso del passato, oggi raro, beni s., beni immobili (contrapp. a beni mobili ...
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stabilita
stabilità s. f. [dal lat. stabilĭtas -atis, der. di stabĭlis «stabile»]. – 1. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere stabile, sia in senso proprio, cioè ben basato ed equilibrato, [...] traiettoria, nonostante l’azione di cause perturbatrici. b. Nell’architettura navale, attitudine di una nave o di un’imbarcazione a riprendere la sua posizione normale di equilibrio quando ne sia scostata a causa delle oscillazioni (rollio o ...
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doppiare1
doppiare1 v. tr. [lat. tardo dŭplare, der. di duplus «doppio»; nel sign. 2, è un calco dello spagn. doblar] (io dóppio, ecc.). – 1. a. Raddoppiare, far doppio: Doppia Borea lo sforzo, incalza, [...] placcare. c. Nel pugilato, d. i colpi, colpire l’avversario con una doppietta. 2. In marina, passare (di una nave o imbarcazione in genere) oltre un determinato punto (capo, promontorio, estremità di un molo, boa, ostacolo, ecc.): d. il Capo di Buona ...
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jangada
‹ˇ∫ãṅġàdħḁ› s. f., port. [voce di origine malayalam]. – Tipo di imbarcazione costituita da due o più travi o tronchi connessi fra loro a formare una specie di zattera. ...
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Nome generico di ogni piccolo galleggiante, con al massimo 50 t di stazza lorda (per stazze superiori si parla più propriamente di nave). Le i. prendono nome diverso a seconda del tipo, della forma, dell’attrezzatura, del motore: zatterino,...