napoletanismo
s. m. [der. di napoletano]. – 1. Parola o modo di dire proprî del dialetto napoletano, o che, napoletani originariamente, sono poi entrati a far parte della lingua nazionale (per esempio [...] largo nel senso di piazzetta; alice, vongola, pizza, mozzarella; guappo, scugnizzo; sceneggiata; iettatore e iettatura, ecc.). 2. non com. Napoletanità, come attaccamento a Napoli, ai suoi usi e alle sue tradizioni: questo abborrimento d’ogni cosa ...
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iettatore
iettatóre s. m. (f. -trice) [voce di origine merid., der. di iettare]. – Persona a cui si attribuisce il potere, anche con la sola presenza e contro la sua stessa volontà, di esercitare la [...] iettatura, cioè di portare sfortuna, di far succedere guai: una faccia da jettatore, ch’era una meraviglia a vedere (Pirandello). ...
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credere
crédere v. intr. e tr. [lat. crēdĕre]. – 1. intr. (aus. avere) e tr. Ritenere vera una cosa, avere la persuasione che una cosa sia tale quale appare in sé stessa o quale ci è detta da altri, [...] in: a. Essere certo dell’esistenza di qualcuno o di qualcosa: c. agli spiriti alle fate, c. nelle streghe, c. alla iettatura; non vuol c. ai miracoli; con riferimento a convinzioni religiose: c. in Dio, nella sua esistenza (e quindi anche, in genere ...
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IETTATURA
Raffaele Corso
. Parola napoletana (dal lat. iactare "gettare", cioè appunto il malocchio) divenuta di uso comune per indicare la presunta capacità di alcuni individui (e talvolta animali: rospo, ecc.) di nuocere altrui, senza volerlo,...
Potere malefico dello sguardo (sinonimo di iettatura) che si crede posseduto da determinate persone. A questa credenza, diffusa presso molte culture in tutti i continenti, è connesso l’uso di amuleti, di riti e formule ritenuti capaci di liberare...