geyser
‹ġài∫ë› s. ingl. [dall’island. Geysir, nome di una sorgente termale] (pl. geysers ‹ġài∫ë∫›), usato in ital. al masch. – Tipo di sorgente termale caratteristica di regioni vulcaniche quiescenti, [...] e, talora, altissimi, acqua (di origine per lo più freatica e surriscaldata da gas iuvenili) contenente in genere sostanze varie (come silice, idrogenosolforato), che, ricadendo al suolo, lascia spesso un deposito opalino biancastro di geyserite. ...
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etanol-
etanòl- [tratto da etanolo]. – In chimica, prefisso che indica la presenza, in un composto organico, del radicale monovalente −C2H4OH, derivato dall’alcole etilico; per es.: etanolam(m)ine, composti [...] dall’ammoniaca, detti anche colam(m)ine, liquidi incolori, usati per l’assorbimento di anidride carbonica e idrogenosolforato dai gas e come inibitori di corrosione; etanolpiridina, derivato della piridina usato come insetticida e nella preparazione ...
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solfatara
(meno com. zolfatara) s. f. [der. di solfo, zolfo]. – Apparato vulcanico la cui attività consiste essenzialmente nell’emanazione di vapore acqueo misto ad anidride carbonica e idrogenosolforato [...] (dall’ossidazione del quale si ha formazione di zolfo cristallino): rappresenta lo stato di riposo di un vulcano non estinto oppure una manifestazione di un vulcano in via di esaurimento. Alcune solfatare ...
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solfidrismo
(o sulfidrismo) s. m. [der. di solfidrico, col suff. -ismo]. – In medicina del lavoro, intossicazione da idrogenosolforato, che può manifestarsi con gravi fenomeni respiratorî (dispnea, [...] cianosi, edema polmonare) e neurologici (midriasi, perdita della conoscenza), frequentemente mortali, e in forma cronica con sintomi respiratorî (bronchite cronica), neurologici (cefalea), astenia, colorazione ...
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solfoemoglobinemia
solfoemoglobinemìa s. f. [comp. di solfoemoglobina e -emia]. – In medicina, rara forma di paraemoglobinemia caratterizzata dalla presenza nel sangue di solfoemoglobina, che si formerebbe [...] per reazione dell’emoglobina con l’idrogenosolforato che in modica quantità passa dall’intestino nel sangue. Una s. secondaria e transitoria si può osservare anche nel corso di trattamenti con solfamidici. ...
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intestinale
agg. [der. di intestino2]. – Dell’intestino, relativo all’intestino: tubo, condotto i.; anse i.; succo i.; tumori, calcoli, coliche i.; febbre, catarro, infiammazione i., sinon. popolari [...] e della vecchia medicina per enterite; gas i., i gas prodotti durante la digestione e formati prevalentemente da azoto, anidride carbonica, idrogenosolforato, metano. ...
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euxinico
euxìnico agg. [der. di (Pontus) Euxinus, nome lat. del Mar Nero] (pl. m. -ci). – In ecologia, ambiente e., ambiente marino di sedimentazione, tipico, per es., nel Mar Nero, caratterizzato da [...] scarsità di ossigeno, presenza di idrogenosolforato, livelli di acque relativamente dolci sovrastanti livelli più salati, andamento termico generalmente sfavorevole alla vita. ...
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epatico
epàtico agg. [dal lat. hepatĭcus, e questo dal gr. ἡπατικός, der. di ἧπαρ -ατος «fegato»] (pl. m. -ci). – 1. a. Del fegato, pertinente al fegato: malattie e.; insufficienza e.; cirrosi e.; ascesso [...] , erba e. o trifoglio e., altro nome dell’erba trinità. 3. a. In chimica, acqua e., soluzione acquosa satura di idrogenosolforato che dà, con gli alcali, una miscela di sali chiamata un tempo fegato di zolfo. b. In mineralogia, rame e., altro ...
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reduttasi
reduttaṡi (o riduttaṡi) s. f. [dall’ingl. reductase, der. di reduct(ion) «riduzione», col suff. –ase «-asi»]. – In chimica, nome generico di ogni enzima capace di esercitare su di un composto [...] azione riducente: si hanno, per es., reduttasi capaci di ridurre l’acetaldeide ad alcole etilico, i nitrati ad azoto libero, lo zolfo a idrogenosolforato. ...
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cisteinsulfidrasi
cisteinsulfidraṡi s. f. [comp. di cisteina e sulfidr(ico), col suff. -asi degli enzimi]. – In biochimica, enzima, appartenente alle liasi, che catalizza la scissione della cisteina [...] in acido piruvico, ammoniaca e idrogenosolforato; è presente nel fegato e agisce sul metabolismo intermedio degli aminoacidi solforati. ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de Morveau, con A.-L. Lavoisier e altri,...
Nei Vertebrati, il tratto del tubo digerente o canale alimentare che segue allo stomaco e sbocca all’esterno con l’orifizio anale. Negli altri gruppi animali si indica con questo nome tutto il canale digerente. Nei Metazoi un vero e proprio...