gracile
gràcile agg. [dal lat. gracĭlis]. – 1. a. Di persona (e più spesso di bambini o di fanciulle), magro, delicato, di costituzione fisica debole e poco resistente alla fatica e ai disagi: è una [...] cosa che sia o sembri debole e sottile o che manchi di forza, di nerbo: il g. gambo di un fiore; anche fig.: idee, pensieri g.; la trama di questo romanzo è davvero molto gracile. 2. In anatomia: muscolo g., muscolo della coscia (detto anche muscolo ...
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nonna
nònna s. f. [lat. tardo nonna «monaca; balia»]. – 1. La madre del padre o della madre (rispettivam. n. paterna e n. materna). Ha usi analoghi al masch. nonno (per cui v. questa voce), ma è più [...] di questo frequente per riferisi a tempi, costumi, modi di un passato non molto lontano ma ormai superato (le idee della n., le camicie da notte della n., i mutandoni delle nostre n.), o per datare oggettivamente un’epoca (il cassettone della n., le ...
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nonno
nònno s. m. [lat. tardo nonnus «monaco; balio»]. – 1. Il padre del padre o della madre: n. paterno o da parte di padre; n. materno o da parte di madre; il mio, tuo, suo n. (e più spesso senza l’articolo: [...] ., i nostri n., gli antenati; al tempo dei nostri n., nel passato più o meno recente; e per significare usi o idee antiquate: vivere, vestire come il n., alla moda del n., della nonna. È usato talvolta come appellativo familiare nel rivolgersi a uomo ...
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simpatia
simpatìa s. f. [dal lat. sympathia, gr. συμπάϑεια, comp. di σύν «con» e πάϑος «affezione, sentimento»]. – 1. a. Sentimento di inclinazione e attrazione istintiva verso persone, cose e idee (contr. [...] di antipatia): avere, provare, sentire, dimostrare s. verso (o per) qualcuno; piccoli atti che non mi significavano una grande s. (Svevo); E in fondo provo quasi s. Quando il nemico Mostra di riconoscermi ...
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bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, [...] . scrivere b.), dire cose giuste o con belle parole (ma parlare b. di qualcuno, farne le lodi); pensare b., avere idee sane (cfr. benpensante; ma pensare b. di qualcuno, averne buona opinione; e pensarci b., riflettere a lungo prima di prendere ...
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luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità [...] per lo suo forame Più lune già (Dante); sono passate da allora quattro l.; e di persona instabile, volubile: cambia d’idee a ogni luna. Per traslato (poet.), tempo, periodo dell’anno: Tale, balbuziendo ancor, digiuna, Che poi divora, con la lingua ...
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infatuare
infatüare v. tr. [dal lat. infatuare «rendere balordo; stordire», der. di fatuus «fatuo, sciocco», col pref. in-1] (io infàtuo, ecc.). – 1. ant. Rendere fatuo, stolido; privare del senno. 2. [...] eccessivo o irragionevole, e per lo più passeggero, per qualche cosa: sono stati gli amici a infatuarlo di quelle idee. Più com. l’intr. pron., entusiasmarsi in modo eccessivo, fanatico: infatuarsi del calcio, del cinema; infatuarsi di una donna ...
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eco
èco (ant. ècco) s. f. o m. [dal lat. echo, gr. ἠχώ] (pl. echi, unicamente masch.). – 1. a. Fenomeno acustico per il quale un suono, riflettendosi contro un ostacolo, torna a essere udito nel punto [...] alle sue affermazioni e ai suoi giudizî ripetendone le parole; farsi l’e. di qualcuno, ripeterne pedissequamente le idee e le parole, anche senza intenderle. b. Séguito, reminiscenza, imitazione: la poesia petrarchesca ha avuto lungamente eco nella ...
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sottomettere
sottométtere v. tr. [comp. di sotto- e mettere; cfr. il lat. submittĕre e v. sommettere] (coniug. come mettere). – 1. non com. Mettere sotto: s. i buoi al giogo; in partic., di animali, [...] . b. Nel rifl., assoggettarsi, piegarsi all’autorità e alla volontà di altri: da buoni cattolici, pur credendo giuste le proprie idee, si erano sottomessi all’autorità della Chiesa; quella povera madre, per amore del figlio, si è dovuta s. alla nuora ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] a intendere frottole. b. Con valore limitativo, al plur., frasi vuote, espressioni prive di un effettivo contenuto, in contrapp. alle idee, ai concetti: un mare, un diluvio di parole; quante p.!; si riempiono la testa di parole; nel suo articolo non ...
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IDEE FISSE
Ernesto Lugaro
. Si dicono idee fisse o coatte o incoercibili o ossessive certe rappresentazioni che per il loro contenuto non avrebbero nulla di morboso, ma che acquistano valore morboso per la loro insistenza intempestiva e invincibile,...
IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia delle idee. - La nozione di storia...