praxis
pràxis s. f. – Traslitterazione del gr. πρᾶξις, usata talora nel linguaggio filos. o letter. invece di prassi: ivecchi partiti ... furono inariditi da un insuperabile dissidio tra la loro opera [...] di interpretazione del reale e la loro praxis (Gobetti) ...
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demarche
démarche 〈demàrš〉 s. f., fr. [propr. «modo di camminare», der. di marcher «camminare»]. – Tentativo, passo fatto presso qualcuno per sapere o ottenere qualche cosa: fare una démarche. In Italia [...] , è usata nel linguaggio di banca per indicare il lavoro di propaganda che una banca svolge allo scopo di procurarsi nuovi clienti o di accrescere i rapporti con ivecchi, per mezzo di visite personali di un apposito impiegato detto démarcheur. ...
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vecchiezza
vecchiézza s. f. [der. di vècchio]. – L’essere vecchio, età e condizione di chi è vecchio; meno com. rispetto a vecchiaia, indica di solito età avanzata e non include l’idea dei varî incomodi [...] che affliggono ivecchi, sicché ha in genere tono più gentile, meno aspro: il passaggio dalla virilità alla v.; D’una v. valida e robusta Era Sobrino (Ariosto); un uomo tra la virilità e la v., il cui aspetto era come un attestato di ciò che la fama ...
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tolkienismo
s. m. Lo stile e le tematiche dell’opera e del pensiero dello scrittore inglese John Ronald Reuel Tolkien e il dibattito che hanno suscitato. ◆ negli altri paesi il tolkienismo è onnicomprensivo, [...] e include in un amplissimo spettro gli ecologisti, ivecchi ribelli del ’68 che gridavano «Frodo lives», underground di provata fede come il primo regista cinematografico della trilogia, Ralph Bakshi. In Italia, invece, Il signore degli anelli ...
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facciatista
agg. Di facciata, che si preoccupa solo dell’aspetto esteriore. ◆ Occorre evitare che ivecchi edifici vengano lasciati in abbandono, conservati e resi asettici, spogliati del loro senso [...] e della loro anima, svuotati con un rispetto benpensante del passato che fa emergere spesso un atteggiamento «facciatista», che lascia «carcasse» di edifici per mettersi la coscienza in pace. (Gianni Mociocco, ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] richiamare e implicare: non t. in ballo sua moglie, che non c’entra affatto; è inutile t. in ballo queste vecchie questioni. i. Con la particella pron. di valore rifl.: tirarsi addosso, farsi cadere addosso qualcosa, e, in senso fig., fare ricadere ...
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trovare
v. tr. [forse lat. pop. *tropare (der. del lat. tropus «tropo»), documentato nel lat. tardo contropare «esprimere con tropi»; cfr. fr. ant. trover (mod. trouver), provenz. trobar] (io tròvo, [...] è, o quale è, o dov’è: O, se tu sai, più astuto I cupi sentier trova Colà dove nel muto Aere il destin de’ popoli si cova ( pugno di mosche in mano; gli anni passano, e ci si trova vecchi a un tratto. Con partic. costruzioni: mi trovo a dover avere ...
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essemmesse
(esse-emme-esse), s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Sms, Short message service. ◆ «Noi ci siamo occupati dei grandi messaggi, i ventenni di adesso si mandano [...] separati, di quelli fortunati che rimangono legati, dei ragazzi che si scambiano promesse via «esse-emme-esse», dei più vecchi per i quali «amore» fa rima con «calore», quello di una minestrina bollente, da gustare al dente. (Stampa, 14 febbraio 2008 ...
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albergo
albèrgo s. m. [dal got. *haribergo «alloggiamento militare», attrav. le varianti mediev. haribergum, harbergum, albergum] (pl. -ghi). – 1. a. Edificio appositamente costruito o adattato, attrezzato [...] gli animali, anche uccelli e volatili: D’un popol di formiche i dolci a., Cavati in molle gleba Con gran lavoro (Leopardi); ’a., quella che si esercita nel luogo (alberi, rocce, vecchi edifici) ove determinate specie di uccelli si rifugiano di notte; ...
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plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica [...] aio, -eio, -oio, -uio (bacio-baci, vecchio-vecchi, grigio-grigi, mugghio-mugghi, taglio-tagli, uscio-usci, saio-sai, leguleio-legulei, corridoio-corridoi, buio-bui); negli altri casi c’è scelta fra le grafie -i, î, -ii (premio: premi o premî o premii ...
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Architetto (Focşani 1852 - Bucarest 1912). Riportò in auge i vecchi elementi di architettura e di decorazione nazionali adattandoli alle esigenze moderne. Opere principali: la scuola superiore femminile e l'interno del Palazzo di giustizia a...
I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori di una costa divisa in zone di influenza...