rapido
1. MAPPA L’aggettivo RAPIDO si dice in riferimento a qualcosa che si sposta velocemente, compiendo un percorso in un tempo particolarmente breve (i rapidi mezzi di trasporto del nostro tempo); [...] corso. Come vola il tempo! Tutto passa rapido come una bella giornata; viene la sera, ed ecco che si è già vecchi, con la testa bianca, e bisogna pensare ad imbarcarsi per... laggiù!...
Achille Giovanni Cagna,
Alpinisti ciabattoni
Vedi anche Lento ...
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da
prep. [lat. de ab] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate dal, dallo, dalla, dai (da’), dagli, dalle. Seguìta da parola con consonante scempia iniziale, [...] dalla voce (anche alla voce); la qualità: un vecchio dai capelli bianchi, una casa dalla facciata rosa; la da me commettere simili azioni (cioè non si adatta a me). In altri casi, con i pron. pers. da me, da te, ecc., serve a rafforzare: lo farò da me ...
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ospizio
ospìzio s. m. [dal lat. hospitium «ospitalità; alloggio», der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. a. In genere, edificio dove forestieri e pellegrini possono trovare temporaneamente alloggio e [...] qui la frase fam. finire all’o., anche per significare, genericam., ridursi in miseria da vecchi); ormai disus. le locuz. o. per fanciulli, per i trovatelli; o. di mendicità. Per la connotazione negativa acquisita via via dal termine ospizio, questo ...
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vendetta
vendétta s. f. [lat. vindĭcta «rivendicazione; liberazione; vendetta; castigo», der. di vindicare: v. vendicare]. – 1. a. Danno materiale o morale, di varia gravità fino allo spargimento di [...] , generalmente con esclusione delle donne, dei bambini, dei vecchi. In molti casi è sostituita da un risarcimento alla l’oppressione dei poveri, il defraudare la mercede agli operai, «i quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio». b. ...
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restare
v. intr. [lat. restare, der. di stare] (io rèsto, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre: Perch’io sia giunto forse alquanto tardo, Non t’incresca restare [...] in un luogo dal quale altri vanno o sono andati via: tutti gli uomini validi erano al fronte, nella città restavano solo ivecchi, le donne, i bambini; chi resta in ufficio durante il mese d’agosto?; un’esitazione tra il fuggire e il r. (Manzoni); r ...
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sanitario
sanitàrio agg. e s. m. [der. di sanità]. – 1. agg. a. Che riguarda la sanità, lo stato di salute, le condizioni igieniche di una collettività o di una determinata categoria di persone: la situazione [...] con questo sign., è frequente nell’uso com. anche come sost., spec. al plur.: sanitarî bianchi, colorati; bisogna sostituire ivecchi sanitarî, ecc. Analogam., pompa s., nelle navi, pompa che preleva acqua dal mare e la fa circolare nelle latrine di ...
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smartphone
s. m. inv. Telefono cellulare multimediale, che include alcune funzioni tipiche di un computer palmare. ◆ E già che il suo ministero si è occupato delle nuove licenze per i telefonini di terza [...] più non sanno neppure cosa siano. (Natalia Lombardo, Unità, 8 giugno 2004, p. 27, Commenti) • Smartphone e tablet stanno scalzando ivecchi pc e notebook non solo nei desideri e nella lista degli acquisti in tutto il mondo, ma anche nei progetti dei ...
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spartire
v. tr. [der. di partire «dividere», col pref. s- (nel sign. 6)] (io spartisco, tu spartisci, ecc.). – 1. Dividere, e spec. dividere in parti, per distribuirle: s. la preda, il bottino; s. il [...] non abbiano nulla da s. tra loro (Manzoni). 2. tosc. S. una parola, scambiare poche parole con qualcuno, chiacchierare: ivecchi Spartendo tra due passi una parola (Pascoli). ◆ Part. pass. spartito, anche come agg., diviso: eredità spartita; capelli ...
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preservare
v. tr. [dal lat. tardo praeservare, comp. di prae- «pre-» e servare «conservare»] (io presèrvo, ecc.). – 1. Salvare, tenere lontano, da pericoli fisici o danni morali, mediante difese, accorgimenti [...] da una epidemia; Dio ci preservi dalle malattie, dalle calamità; le case di riposo preservano ivecchi dalla solitudine; i genitori hanno il compito di p. i figli dalle amicizie pericolose, dalla droga; in partic., rendere esente: la Vergine fu ...
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contratto di inserimento
loc. s.le m. Contratto di lavoro finalizzato a inserire o reinserire un lavoratore in un’impresa, attraverso un progetto individuale di adattamento delle sue competenze professionali [...] ◆ Per il resto, nel settore privato si possono già applicare i contratti di inserimento che hanno sostituito ivecchi contratti di formazione e lavoro: sono i preferiti dagli imprenditori, secondo un’indagine di Assolombarda prevedono di utilizzarli ...
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Architetto (Focşani 1852 - Bucarest 1912). Riportò in auge i vecchi elementi di architettura e di decorazione nazionali adattandoli alle esigenze moderne. Opere principali: la scuola superiore femminile e l'interno del Palazzo di giustizia a...
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