giudicare
(letter. ant. iudicare) v. tr. e intr. [lat. iūdĭcare, der. di iudex -dĭcis «giudice»] (io giùdico, tu giùdichi, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. a. assol. Esercitare la facoltà del giudizio: [...] g. delle mie azioni); ti sei giudicato da te; cfr. anche i passi evangelici: non giudicate e non sarete giudicati (Luca 6,37, giudicato dal tribunale militare; in qualche caso, condannare: il Duca ... molti di quelli cittadini punì in denari, molti ne ...
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manto2
manto2 s. m. [dal lat. tardo mantum o mantus, tratto da mantellum «mantello»]. – 1. a. Mantello lungo con strascico, usato come vestimento solenne e anche come distintivo ereditario annesso ai [...] titoli di principe e di duca e concesso ai grandi dignitarî dello stato: m. reale, ducale; avvolgersi nel m.; coprirsi col manto. M e simbolo della dignità papale: vestire, deporre il m.; Sappi ch’i’ fui vestito del gran m. (Dante), che io fui papa. ...
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ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto [...] Milano nell’agosto 1447, dopo la morte del duca Filippo Maria Visconti, e cessata nel febbraio 1450 con cui si designano correntemente i membri di alcuni ordini e congregazioni religiose che si intitolano da sant’Ambrogio (i fratelli di s. Ambrogio, ...
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onde
ónde avv. [lat. ŭnde], letter. – 1. È propr. un avv. di moto da luogo, che significa «da dove» o «da cui» e si adopera (come il sinon. donde) in frasi interrogative, dirette o indirette, e in prop. [...] Raro e ant. come equivalente di «per dove»: Per mezz’i boschi inospiti e selvaggi, Onde vanno a gran rischio uomini et di periodo), per cui, cosicché, laonde: Onde che il duca deliberò non dipendere più dalle arme e fortuna d’altri (Machiavelli ...
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bollire
v. intr. [lat. bŭllire, der. di bŭlla «bolla1»] (io bóllo, ecc.; aus. avere). – 1. a. Entrare in ebollizione, detto di liquidi che, portati a una determinata temperatura, sviluppano nella loro [...] Nel linguaggio corrente, anche di vivande messe a cuocere nell’acqua: i fagioli bollono; e, per metonimia, del recipiente: la pentola allora bolliva, per la successione agli stati del duca Vincenzo Gonzaga (Manzoni). Locuzioni: conoscere quello che ...
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attendere
attèndere v. tr. e intr. [lat. attĕndĕre «rivolger l’animo a», comp. di ad- «verso» e tĕndĕre] (coniug. come tendere). – 1. tr. e intr. (aus. avere), ant. Ascoltare attentamente, rivolgere [...] Mantenere (la parola data): il castello si arrendé a patti, ... i quali non furono loro attesi (Compagni); anche assol.: Lunga promessa con , tenuto conto di: attesa la sua domanda; attesi i suoi precedenti; con lo stesso senso, nella locuz. ...
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compattata
s. f. [dal lat. uman. compactatum, pl. compactata, der. del lat. compactum «patto»]. – Convenzione reciproca, patto, accordo; per lo più al plur., le compattate (o latinamente i compactata), [...] patto concluso nel 1363 dal principe vescovo di Trento con il duca Rodolfo IV del Tirolo, che sancì sostanzialmente la fine del potere vescovi; le c. di Praga, compromesso concluso nel 1433 fra i padri del concilio di Basilea e gli ussiti boemi, con ...
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labbia
làbbia s. f. [lat. labia o labea «labbro», di solito usato al plur.], invar., ant. – 1. Faccia, volto, aspetto: I’ credo ben ch’al mio duca piacesse, Con sì contenta l. sempre attese Lo suon de [...] le parole vere espresse (Dante); E par che de la sua l. si mova Un spirito soave pien d’amore (Dante). Per estens., la figura umana: su per la groppa [del centauro] Infin ove comincia nostra l. (Dante). ...
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si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in [...] si è detto o che si sta per dire»: Sì cominciò lo mio duca a parlarmi (Dante); [il re] sel fece chiamare e sì gli da un agg. e da un verbo: trovomi sì nudo, Ch’i’ porto invidia ad ogni extrema sorte (Petrarca); Primavera dintorno Brilla nell’aria ...
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margravio
margràvio s. m. [dal lat. mediev. margravius, e questo dal ted. Markgraf, comp. di Mark «marca2» e Graf «conte»]. – 1. a. Nell’organizzazione politico-amministrativa dell’Impero carolingio, [...] Germania, principe dotato di poteri costituzionali e amministrativi, i quali, divenendo sempre più ampî, lo caratterizzarono nella quasi assolutamente indipendente). 2. Nella dignità nobiliare germanica, titolo d’importanza prossima a quello di duca. ...
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Figlio cadetto (Chambéry 1465 - Lione 1482) di Amedeo IX. Successe nel 1472 al padre, sotto la reggenza della madre Iolanda di Francia. Caduta questa nelle mani di Carlo il Temerario, F., dopo fortunose vicende, ottenne la protezione di Luigi...
Figlio (Carignano 1468 - Pinerolo 1490) di Amedeo IX e di Iolanda di Francia, successe al fratello Filiberto I nel 1482 sotto la tutela dello zio materno Luigi XI re di Francia. Avuto il potere nelle mani, allontanò lo zio Filippo di Bresse,...