ragazzo
s. m. [dall’arabo raqqāṣ «fattorino, corriere», passato già nel lat. mediev. ragatius e varianti]. – 1. Chi è nell’età dell’adolescenza o della giovinezza (per il femm., ragazza, che ha anche [...] al plur., che può anche indicare insieme figli e figlie): come stanno i suoi r.?; i r., la mattina, sono a scuola. b. Fidanzato, e più spesso suo signore] (Dante); con un cavaliere d’un conte paesano per fante si pose, tutte quelle cose faccendo che ...
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gastro-follia
gastrofollia (gastro-follia), s. f. (scherz.) Eccentricità gastronomica; preparazione gastronomica stravagante e insolita. ◆ È un Natale di «gastrofollia». Nell’era del fitness e delle [...] in una vasca di Salice salentino. Eccentrici? Forse, ma non sono i soli. (R[affaele] Lor [usso], Repubblica, 23 dicembre 2001, ) • «Un gelato al limòn», cantava qualche anno fa Paolo Conte. Oggi, suonerebbe più facilmente «Un gelato al porcìn». O al ...
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valligiano
agg. e s. m. (f. -a) [der. di valle]. – Abitante di una valle: le genti v.; i v.; perché quella valle è fortissima e i v. armigeri, vi fu il conte Oddo morto (Machiavelli). ...
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profumata
s. f. [der. di profumare], non com. – L’atto di spruzzare o aspergere con un profumo, con una sostanza profumata, spec. nelle frasi: dare, darsi una p. (anche, pop. e scherz. o iron., una sprofumata); [...] con uso più generico: il signor Conte ... riceveva con molta gravità i saluti di Monsignore ... nonché le tre p. d’incenso se la messa era cantata (I. Nievo). ...
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poetologo
s. m. (iron.) Studioso, esperto di poesia. ◆ Su Tuttolibri Giovanni Tesio dà conto di un’antologia di Giorgio Manacorda appena pubblicata da Castelvecchi con il titolo «La poesia italiana oggi». [...] al poeta e poetologo Giuseppe Conte: poeta che cucina poeticamente con i «ricettari», affetto da «manierismo un «Annuario di poesia» […] molto militante, carta vetrata per i nervi di poeti e poetologi investiti dall’ardito piglio polemico del curatore ...
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divertire
(ant. divèrtere) v. tr. [dal lat. divertĕre, propr. «volgere altrove», comp. di di(s)-1 e vertĕre «volgere»] (io divèrto, ecc., ant. io divertisco, tu divertisci, ecc.). – 1. letter. Volgere [...] si studiò allora di d. il discorso da quella faccenda (I. Nievo); d. le forze nemiche, nel linguaggio milit., linguaggio giur.). Anche, distogliere: volendo pertanto d. il conte dallo assedio (Machiavelli). Con senso più astratto, e riferito ...
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diviso1
diviṡo1 agg. [part. pass. di dividere]. – 1. a. Disgiunto, separato: Vidi conte Orso e l’anima divisa Dal corpo suo (Dante); diviso dalla moglie, divisa dal marito, di coniuge che ha fatto separazione [...] vivono divisi, che non convivono, pur senza essere legalmente separati. Come contrario di unito: le forze sono d.; fig., discorde: i giudizî sono d.; gli animi dei cittadini erano divisi. b. In botanica, di organo che presenta incisioni più o meno ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] privo di personalità e carattere. b. Con sign. più ristretto, servo, dipendente: c’è qui l’u. del conte, del direttore; oggi ho da pagare i miei uomini; u. nero, ant., servitore di famiglie signorili, o anche servo che si vestiva di nero in occasione ...
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combustione
combustióne s. f. [dal lat. tardo combustio -onis, der. di comburĕre «bruciare», part. pass. combustus]. – 1. Reazione chimica esotermica, consistente nell’ossidazione di una sostanza, detta [...] prosegue, una volta innescata, con velocità tale da portare i prodotti della reazione a elevata temperatura, con formazione di , e della fine del mondo (Salvini). b. fig. Forte eccitazione, trambusto: Vedeva il conte in gran combustïone (Berni). ...
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comes
s. m., lat. (pl. comites 〈kòmites〉). – Termine che nel lat. classico significò «compagno di viaggio» e indicò specificamente coloro che assistevano i magistrati nelle province e, dall’età di Costantino, [...] gli alti funzionarî; nel lat. mediev., attraverso il sign. di «persona del seguito», assunse quello di «conte». In quest’ultima accezione è ancora usato talvolta dagli storici. ...
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Figlio cadetto (Aiguebelle, Chambéry, 1207 - Roussillon, Bugey, 1285) di Tommaso I e avviato alla carriera ecclesiastica, fu vescovo di Valenza e arcivescovo di Lione (1246). Nel 1267, tornato allo stato laicale, sposò Alice di Merano nella...
Figlio (n. 1023 o 1024 - m. 1076) di Berengario Raimondo I, cui successe (1035); rinsaldò la contea allargandone i confini con fortunate lotte contro gli Arabi e mirò a espandersi anche oltre i Pirenei, con alleanze matrimoniali. I gravi dissensi...