sano agg. [lat. sanus]. - 1. a. [che è in buone condizioni di salute: è una donna s.] ≈ florido, in (buona) salute, prospero. ‖ forte, prosperoso, robusto. ↔ ammalato, (non com.) infermiccio, infermo, [...] dannoso, insalubre, insano, malsano, nocivo, pernicioso. e. [che non ha subìto sofisticazioni: un cibo s.] ≈ genuino, naturale. ↔ adulterato, sofisticato. 2. a. (estens.) [di cosa, che non ha subìto danni: con quell'esplosione, non un vetro è rimasto ...
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Fabio Rossi
paura. Finestra di approfondimento
Tipi di paura - Numerosi sono i termini che esprimono il senso di forte insicurezza e smarrimento provato di fronte a pericoli o a cose o persone spaventose. [...] cui egli si cullava [G. Verga]; un fantasma spaventevole s’era buttato sopra di me e mi stringeva [I. U primi, pauroso (con il fam. fifone) è appropriato per chi caratterialmente ha sempre paura di tutto (con i sinon. più formali pavido, pusillanime, ...
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savio /'savjo/ [dal provenz. savi, lat. ✻sapius, der. di sapĕre "esser saggio"]. - ■ agg. 1. [di cosa o persona, che dimostra equilibrio, avvedutezza e sim.: una s. risposta] ≈ assennato, avveduto, equilibrato, [...] , (fam.) matto, mentecatto, (fam.) pazzo, squilibrato. 3. (ant.) [di persona, che ha molte e profonde cognizioni] ≈ e ↔ [→ SAPIENTE agg. (1. a)]. ■ s. m. 1. (f. -a) [chi ha il pieno possesso delle proprie facoltà mentali] ≈ e ↔ [→ SAVIO agg. (2)]. 2 ...
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pensare [dal lat. pensare, intens. di pendĕre "pensare"] (io pènso, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [assol., esercitare l'attività del pensiero: agire senza p.] ≈ meditare, ponderare, ragionare, riflettere. [...] l’attività del pensiero. P. è il verbo più generico e ha una molteplicità di sign., il più com. dei quali è quello cercare di trovare una soluzione o di ricordare qualcosa che sfugge: s’era chiusa in sé, cupa, a rimuginare perché si fosse sentita ...
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sbattere /'zbat:ere/ [der. di battere, col pref. s- (nel sign. 6)]. - ■ v. tr. 1. a. [muovere con vigore e rapidità qualcosa: s. i tappeti] ≈ agitare, battere, (non com.) sbatacchiare, scuotere. b. [rimescolare [...] naso] ≈ battere, picchiare, urtare. 3. [spingere lontano da sé con violenza qualcuno o qualcosa: s. uno per terra; la tempesta ha sbattuto la barca sugli scogli] ≈ gettare, sbatacchiare, scagliare, scaraventare. ● Espressioni: fig., fam., sbattere in ...
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piano¹ [lat. planus "di superficie uguale; facile, chiaro, intelligibile"]. - ■ agg. 1. a. [che presenta una superficie senza avvallamenti o rilievi: terreno p.] ≈ levigato, liscio, livellato, piatto, [...] e di corsa, come sinon. di forte, che però non s’adattano a tutti i contesti, bensì più ad azioni esprimenti un moto altro. Quando p. indica «con cautela, con attenzione e sim.» ha altri contr.: vacci piano con gli insulti!; piano coi progetti, debbo ...
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pieno /'pjɛno/ [lat. plēnus]. - ■ agg. 1. a. [che contiene tutto quello che può contenere, anche con la prep. di: un bicchiere p. di vino; avere lo stomaco p.] ≈ ↑ colmo, (pieno) zeppo, ricolmo. ↔ vuoto. [...] (fam.) pienotto. ↔ magro, scarno, secco. 6. [di cosa che ha raggiunto la sua completezza: in p. estate; in p. giorno; arrivare alla . regola] ≈ autentico, bell'e buono, vero e proprio. ■ s. m. 1. (solo al sing.) [in alcune espressioni, limite massimo ...
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ultimo /'ultimo/ [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra "oltre"]. - ■ agg. 1. [che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi, anche con funz. appositiva e nella locuz. [...] scorso, [solo nelle date] (burocr.) ultimo scorso (o u. s.). ↔ prossimo, seguente, successivo, venturo. e. [al femm., non il più trascurabile, uno tra i più apprezzabili e sim.: ha varie responsabilità, non u. quella di aver fatto ammalare suo figlio ...
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vantaggio /van'tadʒ:o/ s. m. [dal fr. ant. avantage, der. del lat. tardo abante "avanti"]. - 1. a. [condizione favorevole che uno ha rispetto ad altri con cui sussiste una gara o un confronto: ha sull'altro [...] distacco, distanziamento. ↔ ritardo, svantaggio. b. (sport.) [quantità di tempo, spazio o punteggio che un concorrente, o una squadra, ha acquistato sopra un altro: è arrivato per primo al traguardo con cinquanta metri di v. sul gruppo] ≈ ‖ distacco ...
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andare¹ [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- dal lat. vadĕre "andare"] (pres. indic. vado [tosc. o lett. vo, radd. sint.], vai, va [radd. sint.], [...] più generica rispetto a come stai? Talora, anziché con uso impers., a. ha anche un sogg.: come ti va la vita?; come vanno gli affari?; » ed è spesso accompagnato dall’avv. via (che in realtà s’accompagna spesso anche ad a.: vado via): vattene via, non ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...