sconfessare v. tr. [der. di confessare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io sconfèsso, ecc.). - 1. [non riconoscere ciò che si era affermato, sostenuto o fatto: s. le proprie scelte] ≈ abiurare, disconoscere, [...] le affermazioni o il comportamento di qualcuno: il ministro si è dimesso perché il governo ha sconfessato il suo operato] ≈ disapprovare, disconoscere, dissociarsi (da), respingere, (fam.) sbugiardare, (volg.) sputtanare. ↑ condannare, delegittimare ...
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favola /'favola/ s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari "parlare"]. - 1. (lett.) a. [breve narrazione che racchiude un insegnamento morale e che ha per protagonisti uomini, animali, piante o esseri inanimati: [...] le f. di Esopo] ≈ apologo. b. (estens.) [qualsiasi narrazione fantastica] ≈ fiaba, (lett.) fola. ‖ leggenda, mito. ⇑ racconto, storia. 2. (estens.) a. [cosa non vera, raccontata per spacconeria o per scherzo] ...
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favore /fa'vore/ s. m. [dal lat. favor -oris, der. di favēre "favorire"]. - 1. [buona disposizione verso qualcuno, dimostrata con atti di protezione, aiuto e sim.: godere del f. di qualcuno; incontrare [...] a (o in) favore di ≈ a (o in) beneficio di, a sostegno di, a vantaggio di. b. [ampia approvazione: la proposta ha ottenuto vasto f.] ≈ consenso, (non com.) incontro, plauso, seguito. 3. [al plur., accondiscendenza a rapporti erotici: godere dei f. di ...
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sconnettere /sko'n:ɛt:ere/ [der. di connettere, col pref. s- (nel sign. 1)] (coniug. come annettere). - ■ v. tr. 1. [dividere elementi che formavano un tutto organico e compatto: il temporale ha sconnesso [...] le tegole del tetto] ≈ disgiungere, dissociare, distaccare, disunire, scollegare, (non com.) scommettere, separare, staccare. ↔ accostare, collegare, congiungere, connettere, unire. 2. (fig., fam.) [assol., ...
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sconsideratezza /skonsidera'tets:a/ s. f. [der. di sconsiderato]. - [l'essere sconsiderato: lo ha fatto per s., non per cattiveria] ≈ avventatezza, disavvedutezza, imprudenza, impulsività, (non com.) inconsideratezza, [...] irriflessività, leggerezza, sventatezza. ↑ dissennatezza, incoscienza, irresponsabilità. ↔ accortezza, assennatezza, avvedutezza, buonsenso, giudizio, ponderatezza, senno ...
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sconsigliare v. tr. [der. di consigliare, col pref. s-(nel sign. 1)] (io sconsìglio, ecc.). - 1. [dire a qualcuno che qualcosa non è idoneo, opportuno, conveniente e sim.: vi sconsiglio questo appartamento [...] non fare qualcosa, col secondo arg. costituito da prop. implicita introdotta da di: il medico mi ha sconsigliato di farmi operare] ≈ dissuadere (da), scoraggiare. ↑ proibire (a), vietare (a). ↔ consigliare, esortare, incoraggiare, spingere, suggerire ...
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lob /lɒb/, it. /lɔb/ s. ingl. [da (to) lob "respingere a pallonetto"], usato in ital. al masch. - (sport.) [nel tennis, tiro a parabola per scavalcare l'avversario portatosi sotto rete] ≈ pallonetto.
lobare [...] agg. [der. di lobo]. - (anat.) [che è costituito da lobi, che ha la forma di lobo e sim.: struttura l. di un organo; fegato l.] ≈ lobato, lobulare, lobulato. ...
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poliandria /polian'dria/ s. f. [comp. di poli- e -andria; cfr. gr. polýandros, "che ha molti sposi"]. - 1. (etnol.) [matrimonio plurimo di una donna con più uomini] ≈ ⇑ poligamia. ⇓ bigamia. ↔ monogamia. [...] ‖ poliginia. 2. (etol.) [tendenza delle femmine di una specie ad accoppiarsi con più di un maschio nella stessa stagione riproduttiva] ≈ ⇑ poligamia. ↔ monogamia. ‖ poliginia. 3. (zool.) [forma di polimorfismo ...
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locale² s. m. [dal fr. local, uso sost. dell'agg. local "locale¹"]. - 1. a. [ambiente o complesso di ambienti di costruzioni edilizie: la casa ha quattro l.] ≈ camera, stanza, vano. b. (estens.) [ambiente [...] adibito a un uso specifico: l. adatto per una conferenza; l. caldaie] ≈ ⇑ spazio. 2. (comm.) a. [luogo di pubblico ritrovo in cui ci si trascorre tempo libero, si beve, si ascolta musica, ecc.: un l. notturno; ...
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unno s. m. [dal lat. Hunni, Unni, nome latinizzato della tribù mongola degli Hjung-nu] (f. -a). -1. [appartenente alla popolazione nomade degli Unni]. 2. (fig., spreg.) [chi ha scarso rispetto per le cose [...] altrui] ≈ barbaro, teppista, (spreg.) vandalo ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...