autore /au'tore/ s. m. [dal lat. auctor -oris, der. di augēre "accrescere"; propr. "chi fa crescere"] (f. -trice). - 1. a. [chi ha la responsabilità di un reato, di una cattiva azione e sim.: l'a. di un [...] furto; essere l'a. di uno scherzo di cattivo gusto] ≈ colpevole, macchinatore, orditore, (lett.) reo, responsabile. b. [chi ha il merito di avere ideato un piano, di avere promosso un'iniziativa, ecc.: essere l'a. di un importante progetto editoriale ...
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Fabio Rossi
usare. Finestra di approfondimento
Fare uso - U. è un termine dal sign. estremamente generico, che come tale può spesso essere sostituito da sinon. più appropriati al contesto. Un sinon. adatto [...] Spesso è riferito al tempo o al denaro e, in entrambi i casi, ha come sinon. più com. spendere: non sa come spendere il suo tempo. ad aiuti, favori, consigli, diritti, fortuna e sim.: s’affrettava a giovarsi di quegl’ultimi favori della fortuna (I. ...
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successo /su'tʃ:ɛs:o/ s. m. [dal lat. successus -us "avvenimento, buon esito"]. - 1. [esito favorevole: ha partecipato con s. a molti concorsi] ≈ buon fine, riuscita, vittoria. ↑ trionfo. ↔ fallimento, [...] ≈ affermazione, celebrità, fama, notorietà, popolarità. ▲ Locuz. prep.: di successo [che ha riscosso successo: uno scrittore di s.] ≈ affermato, celebre, di fama, famoso, noto, notorio, [di professionista] di grido. ↔ fallito, ignoto, sconosciuto. 3 ...
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Fabio Rossi
faccia - finestra di approfondimento
Le facce dell’uomo - Tra i termini che indicano la parte anteriore della testa dell’uomo, f. è quello più com. e fam. (e infatti è usato in numerose espressioni, [...] rispetto alla realtà effettiva: Renzo, che strepitava di notte in casa altrui, che vi s’era introdotto di soppiatto, e teneva il padrone stesso assediato in una stanza, ha tutta l’apparenza d’un oppressore; eppure, alla fin de’ fatti, era l’oppresso ...
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Fabio Rossi
fine. Finestra di approfondimento
Problemi di genere - Il sign. principale di f., parola dall’area semantica molto estesa, è quello temporale di «stadio terminale di un evento o momento preciso [...] argine, freno, limite: le spalle, il collo, il viso s’infiammarono sotto la violenza di quel piangere dilagato, a cui il intende la parte terminale di determinati oggetti (la f. della manica ha l’elastico,alla fine della strada c’è un bar), esiste ...
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inganno /in'gan:o/ s. m. [der. di ingannare]. - [espediente illegale per ostacolare o agevolare la riuscita di un'impresa: carpire con l'i. la buona fede di qualcuno; un pietoso i.] ≈ frode, imbroglio, [...] indignazione della piazza per la frode scoperta delle banche (L. Pirandello); è stato arrestato per truffa. Il primo termine, tuttavia, ha anche usi fig., di registro molto formale: il poeta si spassa a rappresentar la frode delle varie illusioni e a ...
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carattere /ka'rat:ere/ s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. kharaktḗr -ē̂ros, propr. "impronta"]. - 1. a. [figura tracciata, impressa o incisa, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici] ≈ icona, [...] si direbbe un uomo di c., rispondeva che i fornai s’erano avvantaggiati molto e poi molto nel passato [A. Manzoni palle, e sim.: è un uomo (o una donna) con le palle quadrate; ha due palle così. Al contr., senza palle (o coglioni).
Altri significati - ...
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rotto /'rot:o/ [part. pass. di rompere]. - ■ agg. 1. a. [diviso in due o più parti: un ramo r.] ≈ spaccato, spezzato. ↔ intatto, integro, intero, sano. b. [ridotto in pezzi: un vaso, un bicchiere r.] ≈ [...] pianto] ≈ infranto, interrotto, spezzato. ↓ incrinato. 5. (fig.) [che ha lunga pratica di qualcosa, con la prep. a: un uomo r. alle fatiche] ≈ abituato, assuefatto, avvezzo. ↔ disabituato, disavvezzo. ■ s. m. 1. (solo al sing.) (ant.) [il rompere o ...
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salto¹ s. m. [lat. saltus -us, der. di salire "saltare, danzare"]. - 1. a. [lo staccarsi di slancio da terra, rimanendo per un attimo sospeso in aria e ricadendo poi sullo stesso punto o a una certa distanza, [...] ; fig., fare i salti mortali [impiegare tutte le proprie energie per raggiungere uno scopo, con la prep. per: ha fatto i s. mortali per comprare quell'appartamento] ≈ (fam.) buttare il sangue, fare delle acrobazie, (fam.) fare carte false, fare di ...
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salvo [lat. salvus, della stessa radice di salus "salute"]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che ha superato un pericolo senza conseguenze negative: nonostante lo scontro i passeggeri sono s.] ≈ sano e salvo. [...] ↑ illeso, incolume, indenne. ↔ morto. ↓ contuso, ferito, infortunato, sinistrato. b. [di cosa, che non ha subìto danni: l'automobile è s.] ≈ intatto, integro, sano. ↔ compromesso, danneggiato. ↑ perduto, rovinato. c. [che non corre più alcun pericolo ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...