lettura s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre "leggere"]. - 1. [il fatto di leggere ad alta voce, per informare altri del contenuto di uno scritto: l. di versi, di un atto unico] ≈ declamazione, [...] , opera, pubblicazione, scritto, testo. 3. (non com.) [intervento su un argomento letterario, scientifico, ecc., letto pubblicamente: ha tenuto una l. all'Accademia] ≈ conferenza, discorso, lezione. 4. (estens.) a. [operazione dell'interpretare una ...
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leva¹ /'lɛva/ (ant. lieva) s. f. [der. di levare "alzare"]. - 1. (fis.) [macchina semplice utilizzata per sollevare pesi] ≈ ‖ bastone, stanga. 2. (fig.) [elemento che stimola all'azione: questa è la l. [...] che lo ha convinto] ≈ impulso, incentivo, incitamento, molla, movente, spinta, sprone, stimolo. ● Espressioni: fig., fare leva (su qualcosa) [utilizzare a proprio vantaggio: far l. sui sentimenti di qualcuno] ≈ agire, contare, puntare, sfruttare (ø). ...
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ubi consistam locuz. lat. (propr. "dove posso stare"), usata in ital. come s. m., lett. - [punto stabile d'appoggio: è un uomo che non ha ancora trovato il suo ubi consistam] ≈ base, fondamento, punto [...] fermo (o di riferimento), stabilità ...
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levare [lat. lĕvare "alleviare, alleggerire, alzare", der. di lĕvis "leggero"] (io lèvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [spingere verso l'alto: l. le braccia; l. il capo] ≈ alzare, innalzare, sollevare, (fam.) [...] leva alle 4,45] ≈ alzarsi, salire, sorgere. ↔ calare, tramontare. ■ s. m., solo al sing. [l'apparire di un astro sull'orizzonte: il di torno). 2. (fig.) [far morire: la malavita lo ha levato di mezzo] ≈ ammazzare, assassinare, eliminare, (fam.) fare ...
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levatore /leva'tore/ s. m. [der. di levare]. - (mest.) [operaio delle cartiere che ha il compito di togliere il foglio dai feltri dopo la pressatura] ≈ levafogli. ...
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sciagurataggine /ʃagura'tadʒ:ine/ s. f. [der. di sciagurato]. - 1. [comportamento di chi è incline al male] ≈ abiezione, cattiveria, crudeltà, malvagità, perfidia, scelleratezza. ↔ bontà, generosità, umanità. [...] 2. (estens.) [azione malvagia: ha commesso un'altra delle sue s.] ≈ cattiveria, crudeltà, infamia, malvagità, misfatto, nefandezza, scelleratezza, turpitudine. ↑ atrocità. ...
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scialacquare v. tr. [etimo incerto] (io scialàcquo, ecc.). - [consumare in modo dissennato beni e sim., anche assol.: ha scialacquato tutto il patrimonio; a forza di s. si è ridotto in miseria] ≈ dilapidare, [...] dissipare, sperperare, [con uso assol.] (fam.) fare il magnifico. ↓ scialare, sciupare, sprecare. ↔ [→ SCIUPARE (3. b)] ...
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carità s. f. [lat. carĭtas -atis, propr. "affetto, amore", der. di carus "caro"]. - 1. a. [disposizione a soccorrere chi ha bisogno del nostro aiuto materiale: mostrare c. verso i poveri] ≈ compassione, [...] generosità, misericordia, pietà. ‖ altruismo, amorevolezza, benevolenza, bontà, fratellanza, solidarietà, umanità. ↔ ‖ avarizia, egoismo, indifferenza, individualismo. b. [donazione ispirata da carità] ...
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plafond /pla'fɔ̃/, it. /pla'fon(d)/ s. m., fr. [da un ant. platfond, propr. "fondo piatto"]. - 1. (region.) [superficie inferiore del solaio] ≈ plafone, soffitto. 2. (aeron.) [quota più alta a cui può [...] arrivare un aeromobile] ≈ plafone, tangenza. 3. (econ.) [limite stabilito di quantità o di prezzo oltre il quale non è consentito andare: il governo ha posto un p. all'inflazione] ≈ tetto. ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...