sbilanciare [der. di bilanciare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io sbilàncio, ecc.). - ■ v. tr. 1. [far perdere l'equilibrio: quei pacchi sbilanciano il carico]≈ squilibrare. ↔ bilanciare, controbilanciare, [...] (fig.) [mettere in uno stato di difficoltà o di crisi, provocare uno squilibrio: l'acquisto della casa ci ha un po' sbilanciati] ≈ dissestare, (fam.) sballare. ↑ rovinare. ↔ rassestare, riequilibrare. ■ v. intr. (aus. avere) [gravare più da una parte ...
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perfezione /perfe'tsjone/ s. f. [dal lat. perfectio -onis, der. di perficĕre "compiere"]. - 1. a. [l'essere portato a termine: un lavoro che ha raggiunto finalmente la sua p.] ≈ compimento, compiutezza, [...] pienezza. ‖ completezza, maturità. ↔ imperfezione, incompiutezza. ‖ incompletezza. b. [l'essere eccellente: raggiungere la p. nel disegno] ≈ eccellenza. ‖ apice, massimo, optimum. ▲ Locuz. prep.: a (o ...
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ermafrodito [dal gr. Hermaphróditos, lat. Hermaphroditus, figlio di Ermete e di Afrodite]. - ■ agg. (biol.) [di individuo animale o vegetale che possiede organi riproduttivi maschili e femminili] ≈ monoico. [...] ■ s. m. 1. (biol.) [individuo animale o vegetale che presenta ermafroditismo] ≈ androgino. 2. (estens., non com.) [uomo attratto sessualmente da altri uomini, o che ha rapporti sessuali con essi] ≈ (lett., spreg.) bardassa, (volg.) buco, (region.) ...
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isterilire (o insterilire) [der. di sterile, col pref. in-¹] (io isterilisco, tu isterilisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere sterile, infecondo e sim.: la siccità ha isterilito il terreno] ≈ ↓ impoverire. [...] capacità, facoltà intellettuale, ecc., diventare arido, giungere all'esaurimento e sim.: la sua vena poetica s'è isterilita] ≈ esaurirsi, inaridirsi. ↓ affievolirsi, impoverirsi, intorpidirsi, svigorirsi. ↔ potenziarsi, rinvigorirsi, rivitalizzarsi ...
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sbornione /zbor'njone/ s. m. [der. di sborniarsi] (f. -a), fam. - [chi ha l'abitudine di bere senza moderazione] ≈ beone, (non com.) sbevazzatore, ubriacone. ↔ astemio. ...
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sbottare v. intr. [der. di botta¹] (io sbòtto, ecc.; aus. essere), fam. - [non riuscire più a contenere un impulso, un sentimento, uno stato d'animo e sim., con le prep. a, in o assol.: s. in un pianto [...] dirotto; s. a ridere; per un po' ha taciuto, ma alla fine è sbottato] ≈ esplodere, prorompere, (non com.) sboccare, scattare, scoppiare. ...
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sbotto /'zbɔt:o/ s. m. [der. di sbottare]. - [manifestazione improvvisa e irrefrenabile di sentimenti, stati d'animo e sim., tenuti più o meno a lungo repressi: ha avuto uno s. di pianto] ≈ esplosione, [...] (non com.) sbottata, scatto, scoppio ...
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sbracalato agg. [der. di braca, col pref. s- (nelsign. 2)], non com. - 1. [di chi ha i calzoni calanti perché non ben sostenuti alla vita] ≈ [→ SBRACATO (1)]. 2. (estens.) [di persona, trascurato nel vestire, [...] nei gesti e nell'agire] ≈ [→ SBRACATO (2)] ...
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sbranare [der. di brano, col pref. s- (nel sign. 5)]. - ■ v. tr. 1. a. [di bestie feroci e rapaci, ridurre in brandelli con gli artigli e con i denti, per poi mangiare: il lupo ha sbranato l'agnello] ≈ [...] (lett.) dilacerare, dilaniare, smembrare, squartare. b. (estens.) [cibarsi avidamente di qualcosa, anche scherz.] ≈ divorare. ⇑ mangiare. 2. (fig.) [addolorare profondamente: il rimorso gli sbrana l'anima] ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...