trainer /'treinə/, it. /'trɛiner/ s. ingl. [der. di (to) train "allenare"], usato in ital. al masch. e al femm. - 1. (sport.) [chi dirige gli allenamenti, spec. di una squadra di calcio] ≈ allenatore, [...] coach, mister. 2. (educ.) [chi, in un'organizzazione aziendale, ha il compito di addestrare il personale, guidando un training] ≈ addestratore, istruttore. ...
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perché [grafia unita di per che]. - ■ cong. 1. [in prop. interr. dirette o indirette, per chiedere il motivo per cui si verifica un dato fatto, o anche lo scopo per cui si fa qualcosa: p. non siete venuti [...] con il verbo al cong.: gli scrissi p. si ricordasse della promessa fattami] ≈ affinché. ■ s. m., invar. 1. [ciò che determina o origina qualcosa: se ha agito così, ci sarà un p.] ≈ (lett.) cagione, causa, motivazione, motivo, ragione, scopo. 2 ...
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iscritto¹ [part. pass. di iscrivere]. - ■ agg. 1. a. [annoverato in una lista, incluso in un elenco e sim., anche con la prep. in: risultare i. nel registro degli indagati] ≈ (non com.) inscritto, registrato, [...] depennato (da). ‖ escluso (da). b. (estens.) [che ha effettuato l'iscrizione a un'associazione, a un partito e sim., una circonferenza i. in un poligono] ≈ inscritto. ↔ ‖ circoscritto (a). ■ s. m. (f. -a) [chi è iscritto a un'associazione, a un ...
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perdigiorno /perdi'dʒorno/ s. m. e f. [comp. di perde(re) e giorno], invar. - [persona oziosa, vagabonda, che non ha voglia di lavorare] ≈ (ant.) badalone, (fam., tosc.) baloccone, bighellone, ciondolone, [...] fannullone, gingillone, (scherz.) girandolone, girellone, lavativo, (non com.) lazzarone, (tosc.) michelaccio, (non com.) ninnolone, (fam.) pelandrone, perditempo, poltrone, scansafatiche, scioperato, ...
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tramezza /tra'mɛdz:a/ s. f. [der. di tramezzare], region. - (edil.) [muro sottile che non ha funzione portante, ma solo di separazione di ambienti contigui] ≈ [→ TRAMEZZO]. ...
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perditempo /pɛrdi'tɛmpo/ s. m. e f. [comp. di perde(re) e tempo], invar. - [persona oziosa, vagabonda, che non ha voglia di lavorare] ≈ e ↔ [→ PERDIGIORNO]. ...
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tramezzo /tra'mɛdz:o/ s. m. [der. di mezzo¹, col pref. tra-]. - (edil.) [muro sottile che non ha funzione portante, ma solo di separazione di ambienti contigui] ≈ (muro) divisorio, (region.) tramezza. ...
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sberleffo /zber'lɛf:o/ s. m. [der. del ted. ant. leffur "labbro"]. - 1. (ant.) [segno di una ferita sul viso] ≈ cicatrice, sfregio. 2. [atteggiamento del volto che ha il significato di un gesto di scherno: [...] fare sberleffi] ≈ boccaccia, linguaccia, smorfia, versaccio ...
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sbevazzatore /sbevats:a'tore/ s. m. [der. di sbevazzare] (f. -trice), non com. - [chi ha l'abitudine di bere senza moderazione] ≈ e ↔ [→ SBORNIONE]. ...
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sbiadire [der. dell'agg. biado, forma ant. di biavo "azzurro chiaro", col pref. s- (nel sign. 4)] (io sbiadisco, tu sbiadisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. [fare perdere la vivezza, la lucentezza del colore, rendere [...] di tonalità più incerta e più chiara: una vecchia fotografia che il tempo ha sbiadito] ≈ decolorare, scolorire, stingere. ↔ colorire, ravvivare. 2. (fig.) [rendere vago e nebuloso: gli anni hanno sbiadito i nostri ricordi] ≈ affievolire, appannare, ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...