ricco [dal longob. rihhi] (pl. m. -chi). - ■ agg. 1. [che possiede denari, beni e sim., in misura maggiore di quanto occorra per vivere in modo normale: è gente r.] ≈ danaroso, (lett.) dovizioso, facoltoso. [...] portate] ≈ lauto, (scherz.) luculliano. ↑ (scherz.) pantagruelico. ■ s. m. (f. -a) [persona di grandi possibilità economiche: i avere problemi e sim. (suo padre non se la passa male: ha appena comprato una casa da un milione di euro). D’uso ancora ...
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Fabio Rossi
eterno. Finestra di approfondimento
Infinito nel tempo e nello spazio - Ciò che non finisce (o che è reputato non finire o, per iperb., che sembra non finire mai) è detto eterno. Il sign. originario [...] losofia nella mente, che superi quella de’ tempi in cui s’imprende la storia (P. Borsieri). Decisamente più lett. (ma e sim.: gli ho fatto una domanda semplicissima, alla quale ha risposto con un discorso contorto e chilometrico), incessante (d’uso ...
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cominciare [lat. ✻cominitiare, der. di initiare "dar principio", col pref. com- (= cum)] (io comìncio, ecc.). - ■ v. tr. [fare il primo atto di un'azione, dare principio a qualcosa, anche con la prep. [...] ⇓ esordire. ↔ chiudersi, concludersi, finire, terminare. ■ s. m., solo al sing. [parte iniziale: al cominciar il via ai nuovi progetti dell’azienda. Dare la stura, invece, ha accezione per lo più negativa, per indicare l’inizio di lunghi discorsi ...
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testa /'tɛsta/ s. f. [dal lat. tardo testa "cranio, testa", in origine "guscio, vaso"]. - 1. [parte del corpo animale e umano in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico: [...] (fig.) a. [essere in vita, in quanto sia o possa essere tolta: ha pagato con la t. il suo tradimento] ≈ (fam., spreg.) pellaccia, (fam e persistere in tale idea, anche seguito da prop. oggettiva: s'è messo in t. che io lo perseguito] ≈ fissarsi ( ...
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paura s. f. [dal lat. pavor -oris "timore, paura", rifatto col suff. -ura]. - 1. [stato emotivo di chi si sente insicuro, smarrito e sim., di fronte a un pericolo reale o immaginario: essere preda della [...] cui egli si cullava [G. Verga]; un fantasma spaventevole s’era buttato sopra di me e mi stringeva [I. U primi, pauroso (con il fam. fifone) è appropriato per chi caratterialmente ha sempre paura di tutto (con i sinon. più formali pavido, pusillanime, ...
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scherzare /sker'tsare/ v. intr. [dal longob. ✻skerzōn, cfr. ted. scherzen "scherzare"] (io schérzo, ecc.; aus. avere). - 1. [fare giochi o altre attività divertenti: smettila di s. con l'acqua!] ≈ divertirsi, [...] o sul serio) (ø), stare attento (a).
Finestra di approfondimento
Fabio Rossi
scherzare. Finestra di approfondimento
Modi di scherzare - S. ha un sign. molto vicino a quello di giocare e divertirsi (v. scheda giocare), ma più incentrato sull’atto e ...
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schiantare (pop. tosc. stiantare) [forse lat. explantare "spiantare, sradicare"]. - ■ v. tr. 1. [rompere con violenza, staccare dalla propria sede: il forte vento ha schiantato un pino] ≈ abbattere, divellere, [...] fig.) [privare della vita, anche iperb.: l'urto lo ha schiantato; questo lavoro mi schianta!] ≈ abbattere, (pop.) 4. (fig.) [provocare un grande dolore, spec. nell'espressione s. il cuore: come se quelle parole le avessero schiantato il cuore ...
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arte s. f. [lat. ars artis]. - 1. a. [attività umana che richiede la conoscenza di determinate regole e tecniche: l'a. del fabbro] ≈ lavoro, mestiere, professione. b. (estens.) [attività e tecnica di chi [...] altre volte era un talento, oggi è un mestiere [S. Bettinelli]). All’antico sign. di «insieme di cognizioni teoriche (in poesia è affatto niegato di riuscire con l’a. chiunque non vi ha la natura [G. B. Vico]; si ricordi anche il proverbio: dove ...
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cosa /'kɔsa/ [lat. causa "causa", che ha sostituito il lat. class. res]. - ■ s. f. 1. a. (filos.) [tutto quanto esiste, nell'immaginazione, di astratto o d'ideale] ≈ entità, essenza, idea. b. [tutto quanto [...] che serve questa roba qui sul tavolo?; su a rubare, che v’ha roba assai! (G. Villani).
Usi più specifici - Tra i pochi .
Anche ciò che si compie o produce può essere detto c. (ha compiuto cose di cui potrebbe pentirsi; ho fatto tante c. per aiutarti ...
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bagnare [lat. tardo balneare, der. di balneum "bagno"] (io bagno, ... noi bagniamo, voi bagnate, e nel cong. bagniamo, bagniate). - ■ v. tr. 1. a. [spargere d'acqua o d'altro liquido una persona o cosa [...] inumidirsi, irrorarsi. 3. (eufem.) [orinarsi addosso: il bambino s'è bagnato] ≈ (fam.) farsela addosso (o sotto), (fam per catastrofi naturali o in senso fig.: la piena dell’Arno ha più volte inondato Firenze; o amanza del primo amante, o diva [...] ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...