soggetto¹ /so'dʒ:ɛt:o/ agg. [dal lat. subiectus, part. pass. di subicĕre "assoggettare"]. - 1. a. [che sta sotto l'autorità e il potere di altri, con la prep. a: popoli s. a Roma; ente s. al controllo [...] , vassallo. ↔ autonomo, indipendente, libero. 2. (conla prep. a) (estens.) a. [di persona, che ha una particolare disposizione per determinate malattie: essere s. a raffreddori, a forti mal di testa] ≈ predisposto. ↔ immune (da). b. [di cosa, che ...
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sogno /'soɲo/ s. m. [lat. somnium, der. di somnus "sonno"]. - 1. [l'attività mentale che si svolge durante il sonno, e il contenuto stesso, la serie di immagini che in quell'attività si avvicendano: vedere [...] , fantasticheria, illusione, miraggio, utopia. ‖ ubbia, velleità. b. (estens.) [cosa vagheggiata con la fantasia: s. di gioventù; ha realizzato il suo s. d'amore] ≈ aspirazione, desiderio. c. (estens.) [persona o cosa bellissima, anche in funzione ...
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solfa /'sɔlfa/ s. f. [comp. con il nome delle due note musicali sol e fa]. - 1. (ant.) [sistema di lettura musicale consistente nel rendere sensibile all'orecchio, proferendo i nomi delle note, il loro [...] suono o rumore insistente e fastidioso: non ne posso più di questa s.] ≈ nenia, tedio. b. [ripetizione monotona e noiosa delle . nel muovere rimproveri e recriminazioni: tua madre ha ricominciato la sua s.] ≈ cantilena, (fam.) canzone, geremiade, ...
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sollecitudine /sol:etʃi'tudine/ s. f. [dal lat. sollicitudo -dĭnis "agitazione, affanno, cura"]. - 1. a. (lett.) [spec. al plur., stato d'animo carico di incertezza e timore: le s. lo hanno invecchiato [...] (lett.) cura, pensiero, preoccupazione. b. (estens.) [attenzione affettuosa e premurosa, anche con la prep. di: ha allevato i nipoti con la stessa s. di una madre] ≈ amorevolezza, cura, premura. 2. [l'essere sollecito, pronto nel fare una cosa, nell ...
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sollevare [lat. sublevare "rialzare, sollevare", der. di levare, col pref. sub "sotto"] (io sollèvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [spostare verso l'alto, rimuovendo da terra o da un altro piano di appoggio, [...] corpo e, anche, con riferimento allo sguardo, rivolgere verso l'alto: s. la testa; s. gli occhi] ≈ alzare. ↔ abbassare, chinare, piegare. 2. ( sia fisicamente sia moralmente: la notizia ci ha proprio sollevato] ≈ confortare, consolare, riconfortare ...
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solo /'solo/ [lat. sōlus, e come avv. sōlum e poi sōlō]. - ■ agg. 1. a. [di persona, privo di compagnia, che non ha nessun altro vicino, anche nella locuz prep. da solo: desidero restare s.; essere s.; [...] preceduto dall'art. un o da un agg. num., oppure dall'art. det. o da un agg. dimostr.: è il s. amico che ho; a Parigi ci sono stato una s. volta] ≈ unico. b. [risultante da una fusione, detto di più cose uguali che si fondono in una, spesso iperb ...
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sonoro /so'nɔro/ [dal lat. sonorus, der. di sonor -ōris, forma poet. per sonus "suono"]. - ■ agg. 1. (fis.) a. [che è sede di vibrazioni che trasmettono il suono: corpo s.; onde s.] ≈ acustico. b. [del [...] .) [di scritto, discorso e sim., pieno d'enfasi, esagerato nei toni e sim.: ci ha ammorbato con le sue frasi s. e vuote] ≈ altisonante, ampolloso, enfatico, magniloquente, pomposo, reboante, sonante. ↓ retorico. ↔ dimesso, semplice, sobrio. ↑ scarno ...
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soperchieria /soperkje'ria/ (o soverchieria) s. f. [der. di soperchiare, var. di soverchiare, nel sign. di "sopraffare"]. - 1. [l'imporsi sugli altri, abusando della propria maggiore forza, potenza o autorità] [...] , tracotanza. ↑ dispotismo, tirannia. 2. [anche al plur., atto di abuso contro chi non ha la possibilità di difendersi e di reagire: commettere una s.; subire delle s.] ≈ angheria, prepotenza, prevaricazione, sopraffazione, sopruso, tirannia. ...
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sopportazione /sopporta'tsjone/ s. f. [der. di sopportare]. - 1. [capacità di sopportare: anche la mia s. ha dei limiti!] ≈ pazienza, tolleranza. ↑ rassegnazione. ↔ insofferenza, intolleranza. 2. (estens.) [...] [atteggiamento di annoiata pazienza che si assume di fronte a persone o a fatti che si è costretti a sopportare: ascoltare qualcuno o qualcosa con s.] ≈ sufficienza, sussiego. ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...