detenzione /deten'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo detentio -onis, der. di detinēre "detenere"]. - 1. (giur.) a. [il fatto di detenere, di usufruire materialmente di un bene: l'affittuario ha la d., non il [...] ≈ possesso. 2. (giur.) a. [pena restrittiva della libertà personale] ≈ carcerazione, reclusione. ⇓ ergastolo. b. (estens.) [il fatto stesso di essere trattenuto in uno stabilimento di pena: ha scontato la d. nell'isola di Procida] ≈ pena (detentiva). ...
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barbaro /'barbaro/ [dal lat. barbărus, gr. bárbaros "straniero", propr. "balbettante" (in quanto incapace di farsi capire)]. - ■ s. m. (f. -a) 1. (ant., lett.) [che viene da un altro paese] ≈ ↓ forestiero, [...] appartiene a una civiltà primitiva o arretrata] ≈ arretrato, barbarico, primitivo, selvaggio. ↔ civile, evoluto. 3. (estens.) a. [che ha modi poco raffinati o che è caratterizzato da mancanza di raffinatezza e talora di civiltà] ≈ barbarico, cafone ...
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omologo /o'mɔlogo/ [dal gr. homólogos "concorde, consenziente, corrispondente", comp. di homo- "omo-" e lógos "discorso"] (pl. m. -ghi). - ■ agg. 1. [che corrisponde a un altro, che ha le stesse qualità, [...] una decisione o. allo spirito del gruppo] ≈ adeguato, armonico (con), concorde (con), integrato, ispirato, modellato (su). ↔ disarmonico (con), discorde (da). ■ s. m. (f. -a) [chi (o ciò che) corrisponde ad altri o ad altro: il ministro degli esteri ...
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stuccare² v. tr. [da stuccare¹] (io stucco, tu stucchi, ecc.). - 1. [dare la nausea: questa crema mi ha stuccato] ≈ disgustare, nauseare, spoetizzare, stomacare. 2. (estens.) [generare senso di noia e [...] : la sua compagnia mi ha stuccato] ≈ [→ STUFARE]. ■ stuccarsi v. intr. pron. [non riuscire più a sopportare, anche con la prep. di: è sentenzia degli antichi scrittori come gli uomini sogliono affliggersi nel male e s. nel bene (N. Machiavelli ...
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stucco¹ agg. [part. pass. di stuccare², senza suff.] (pl. m. -chi), non com. - 1. [che ha mangiato un cibo che gli ha provocato un senso di nausea] ≈ [→ STUCCATO (1)]. 2. (estens.) [che prova fastidio [...] per qualcosa: è così irritato, così fuor de' gangheri, così s. delle villanie di quel frate (A. Manzoni)] ≈ e ↔ [→ STUCCATO (2)]. ...
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onnipotente /on:ipo'tɛnte/ [dal lat. omnipŏtens -entis, comp. di omni- "onni-" e potens "potente"]. - ■ agg. 1. [che può tutto, detto spec. della divinità] ≈ (lett.) onnipossente, pantocratore. 2. (estens.) [...] grande potere: credersi o.] ≈ ↓ potente. ‖ indistruttibile, invulnerabile. ↔ impotente. ■ s. m. (con iniziale maiusc.) (relig.) [per antonomasia, l'ente supremo che ha creato tutte le cose: preghiamo l'O.] ≈ Creatore, Dio, Iddio, Padreterno, Signore ...
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Fabio Rossi
decente. Finestra di approfondimento
Nell’accezione morale - Gli ambiti semantici degli agg. d. e indecente sono fondamentalmente due: il primo riguarda la morale, il secondo l’appropriatezza [...] e cattivo e di bello e brutto.
In senso morale, d. ha come principali sinon. decoroso e dignitoso, adatti per lo più a raro a trovarsi nelle provincie che un finanziere amabile a Parigi (S. Bettinelli). In senso un po’ più accentuato, con opportuno ...
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onore /o'nore/ s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. - 1. a. [qualità di persona che possiede, o alla quale sono riconosciuti, principi apprezzati dalla società e che conferiscono stima e ottengono rispetto: [...] una persona d'o.] ≈ di parola, fidato. ↔ senza onore. 2. [che ha per fine di onorare: posto d'o.; ospite d'o.] ≈ di riguardo. b. fig., scherz., l'onor del mento [insieme di peli che l'uomo ha su mento, guance e gola] ≈ barba. □ dare la parola d' ...
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difficile /di'f:itʃile/ [dal lat. difficĭlis, der. di facĭlis, col pref. dis-¹]. - ■ agg. 1. a. [non facile, che richiede quindi sforzo, attenzione, abilità: d. a dire; lavoro di d. esecuzione] ≈ complesso, [...] d. a qualcuno] ≈ disagevole, malagevole, sgradevole. 2. [che ha poche probabilità di realizzarsi: è d. che accada] ≈ improbabile. . ↑ intrattabile. d. [che ha molte pretese: pubblico d.] ≈ esigente. ↑ incontentabile. ■ s. m., solo al sing. [punto ...
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riguardo s. m. [der. di riguardare]. - 1. [particolare attenzione verso cose e oggetti di valore] ≈ accortezza, attenzione, cautela, cura, precauzione, prudenza. ↔ incuria, trascuratezza. 2. a. [attenzione [...] a non mancare alle norme dell'educazione: è un maleducato che non ha r. per niente e nessuno] ≈ considerazione, rispetto. ↑ deferenza /rigwar'doso/ agg. [der. di riguardo]. - 1. [che ha e usa riguardi, pieno di riguardi: un contegno r.] ≈ premuroso, ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...