sveglio /'zveʎo/ agg. [part. pass. di svegliare, senza suff.]. - 1. [che non dorme, che è nello stato di veglia] ≈ (lett.) desto, (fam.) in piedi. ↔ addormentato. ↓ (fam.) appisolato, assopito. 2. (fig.) [...] d'ingegno, perspicace, pronto, sagace, svelto. ↔ addormentato, ottuso, tardo, tonto. b. [che ha furbizia, scaltrezza: un tipo s.] ≈ astuto, (region.) dritto, furbo, (region.) ganzo, scaltro, smaliziato, svelto. ↔ ingenuo, semplicione, sempliciotto ...
Leggi Tutto
riprendere /ri'prɛndere/ [lat. repre(he)ndĕre, der. di pre(he)ndĕre "prendere", col pref. re-] (coniug. come prendere). - ■ v. tr. 1. a. [prendere di nuovo qualcosa: r. a nolo un'automobile] ≈ (fam.) ripigliare. [...] . da del secondo arg.: la lingua italiana ha ripreso molte parole dal francese; ha ripreso quel caratteraccio dal nonno] ≈ derivare, ereditare integrità fisica e morale: dopo la morte del figlio non s'è più ripresa] ≈ riaversi, (lett.) rinfiorarsi, ( ...
Leggi Tutto
intero /in'tero/ (lett. o region. intiero) [lat. integer -ĕgri (lat. volg. ✻-ègri)]. - ■ agg. 1. a. [che ha tutte le sue parti, che non è stato privato di nulla] ≈ completo, integrale, integro, [di contenitore [...] latte, completo di tutte le parti grasse] ↔ scremato. 2. [che non ha subìto danni: il vaso è caduto ma è rimasto i.] ≈ inalterato, indenne, abietto, corrotto, disonesto, immorale, sordido, turpe. ■ s. m. [l'insieme di qualcosa, considerato nella sua ...
Leggi Tutto
rustico /'rustiko/ [dal lat. rustĭcus, der. di rus "campagna"] (pl. m. -ci). - ■ agg. 1. a. [di campagna: chiesetta r.] ≈ e ↔ [→ RURALE agg. (1)]. b. [proprio delle persone di campagna e dei piccoli centri: [...] elegante, raffinato. c. [che appartiene alla campagna o ha relazione con essa, spec. per quanto riguarda lo : pizza (o torta) rustica [focaccia salata per lo più ripiena] ≈ focaccia. ■ s. m. 1. (f. -a) (non com.) [persona di campagna o, soprattutto ...
Leggi Tutto
brontolone /bronto'lone/ [der. di brontolare]. - ■ s. m. (f. -a) [chi ha l'abitudine di brontolare o è sempre scontento] ≈ bisbetico, borbottone, (non com.) mugolone, scorbutico. ■ agg. [che ha l'abitudine [...] di brontolare o è sempre scontento] ≈ [→ BRONTOLONE s. m.]. ...
Leggi Tutto
parte [lat. pars partis]. - ■ s. f. 1. a. [ciascuna delle cose in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che esse siano materialmente staccate l'una dall'altro, sia che possano essere considerate [...] di cose o persone, con la prep. di: la maggior p. degli impiegati ha aderito allo sciopero] ≈ il grosso, i più, la maggioranza, (non com.) scene casalinghe [A. Oriani]), frantume (raro al sing.: s’udì il tonfo e quindi il rumore di qualcosa andata in ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
ridere. Finestra di approfondimento
Gradi di riso - L’allegria può essere manifestata in vari modi. I verbi più com. sono r. e sorridere, il primo dei quali indica un lasciarsi andare più [...] fare r. (che oltre al senso letterale di «provocare il riso» ha anche quello fig. di «meritare la derisione») e l’agg. der. per il passato, a farlo men solo … o più solo (S. Corazzini). Un modo partic. di piangere è detto piagnucolare, gnaulare ...
Leggi Tutto
sapere² (ant. o dial. savere) [lat. volg. ✻sapēre, per il lat. class. sapĕre "aver sapore; esser saggio, capire", che in epoca tarda ha sostituito nelsign. il lat. class. e lett. scire] (pres. indic. so [...] si acquistano con l'esperienza, con l'esercizio e sim., con la prep. di: s. di storia] ≈ e ↔ [→ SAPERE v. tr. (1)]. 2. a. ). □ sapere il fatto proprio [conoscere bene tutto quanto ha relazione con la propria attività o professione: un meccanico che ...
Leggi Tutto
saporito agg. [part. pass. di saporire "insaporire"]. - 1. [di cibo, che ha molto sapore, che ha un sapore accentuato: una minestra s.] ≈ gustoso, (lett.) sapido, (pop., tosc.) sapiente, saporoso. ↑ (non [...] , ma non tanto da risultare sgradevole: questo sugo è un po' s.] ≈ salato. ↔ insipido, (region.) sciapido, (region.) sciapito, . (fig., pop.) [di prezzo, troppo alto: ho pagato un conto s.] ≈ caro, esagerato, (fam.) pepato, (fam.) profumato, (fam.) ...
Leggi Tutto
sbancare [der. di banco, col pref. s- (nel sign. 3)] (io sbanco, tu sbanchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. (gio.) [in certi giochi d'azzardo, guadagnare l'intera somma di cui il banco dispone, spec. assol.: [...] fortuna al gioco che ha sbancato] ≈ fare saltare il banco, stravincere. ↓ vincere. ↔ perdere. b. (estens., fam.) [assol., riportare un successo superiore a ogni previsione: nella gara i nostri hanno sbancato] ≈ stravincere. 2. (fig.) [far spendere ...
Leggi Tutto
Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...