rassegna /ra's:eɲa/ s. f. [der. di rassegnare]. - 1. a. (milit.) [il fatto di ispezionare] ≈ ispezione, rivista. ● Espressioni: passare in rassegna → □. b. (estens.) [presentazione talora sommaria e veloce [...] lett.) disamina, esame, vaglio. ↓ (fam.) scorsa. 2. a. [enunciazione di cose in serie, accompagnata da osservazioni e giudizi: mi ha fatto una lunga r. delle cause del suo fallimento] ≈ [→ RAPPORTO (1)]. b. (bibl.) [recensione esauriente di più libri ...
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spintone /spin'tone/ s. m. [accr. di spinta]. - 1. [atto di spingere in modo forte e deciso: con uno s. mi ha fatto cadere a terra] ≈ ↓ spinta, urto. ‖ colpo. 2. (fig., fam.) [consistente intervento esterno, [...] per lo più scorretto, inteso a favorire qualcuno: ha fatto carriera a forza di spintoni] ≈ ↓ (fam.) calcio (in culo), raccomandazione, sollecitazione, spinta, (fam.) spintarella. ...
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spontaneo /spon'taneo/ agg. [dal lat. tardo spontaneus, der. dell'avv. sponte "di propria volontà"]. - 1. a. [fatto o detto per libera scelta: una protesta popolare s.] ≈ libero, volontario. ↔ coatto, [...] involontario. ▲ Locuz. prep.: di mia (tua, ecc.) spontanea volontà [in modo spontaneo, di propria volontà: ha dato le dimissioni di sua s. volontà] ≈ e ↔ [→ SPONTANEAMENTE (1. a)]. b. [con riferimento a situazioni, attività e manifestazioni psichiche ...
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sposare /spo'zare/ [lat. tardo sponsare, intens. di spondēre "promettere (in moglie)"] (io spòso, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [unirsi in matrimonio con qualcuno: ha sposato una donna bellissima] ≈ accasarsi [...] (da), separarsi (da). b. [unire in matrimonio: ci ha sposati il sindaco] ≈ (non com.) coniugare. ⇓ ammogliare, maritare in matrimonio, con la prep. a del secondo arg.: non voglio s. mia figlia a quel fannullone] ≈ accasare (con), (fam.) sistemare ...
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spudorato [dal lat. tardo expudoratus "privo di pudore", der. di pudor -oris, col pref. ex-]. - ■ agg. 1. a. [che non ha e non mostra alcun pudore] ≈ impudico, (lett.) inverecondo. ↑ indecente, sconcio, [...] , o non teme di comportarsi scorrettamente: siete degli s. mentitori] ≈ impertinente, impudente, insolente, sfacciato, è una s. menzogna] ≈ indecente, indegno, scandaloso, sfacciato. ↔ decente, dignitoso. ■ s. m. (f. -a) 1. [persona che non ha e non ...
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niente /'njɛnte/ (ant. neente, neiente, e altre var.) [etimo incerto; tra le varie etimologie proposte (lat. ne inde, nec entem, ✻nec gentem), è ritenuta più accettabile l'ultima, accolta anche per spiegare [...] , inetto. ↔ capace. 2. [di cosa, che ha scarsa importanza: un libro da n.] ≈ insignificante, irrilevante ■ agg., fam. [che è assente, che manca: n. compiti oggi?] ≈ nessuno. ■ s. m., solo al sing. 1. [il non essere, ciò che non è, anche preceduto ...
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stantio /stan'tio/ (ant. o dial. stantivo) [dal lat. pop. e mediev. stantivus, der. di stans stantis, part. pres. di stare "stare"]. - ■ agg. 1. [di alimento, che ha perso la freschezza e ha acquistato [...] . ↔ fragrante, fresco. 2. (fig., spreg.) [di idea, usanza e sim., non più valido, fuori uso, fuori moda: consuetudini s.] ≈ antiquato, démodé, obsoleto, out, polveroso, sorpassato, superato, vecchio, (lett.) vieto. ↔ attuale, in, in voga, moderno ...
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stazione /sta'tsjone/ s. f. (ant. m.) [dal lat. statio-onis "modo di stare; fermata, dimora, riposo"]. - 1. (trasp.) a. [stazionamento di veicoli che eseguono un percorso: l'autocorriera fa s. in tutti [...] ecologico, in cui una specie animale o vegetale vive in modo stabile: s. soleggiata, arida] ≈ Ⓖ località. 8. [punto in cui ha sede un determinato servizio: s. di rifornimento] ● Espressioni: stazione autostradale [luogo dove devono fermarsi i veicoli ...
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novizio /no'vitsjo/ [dal lat. novicius "novello, recente"]. - ■ s. m. (f. -a) 1. (eccles.) [chi si prepara a entrare in un ordine o in una congregazione religiosa e compie il prescritto periodo di noviziato] [...] poco all'esercizio di un mestiere o ha appena iniziato un'attività e manca perciò di pratica e di esperienza] ≈ e ↔ [→ NOVELLINO s. m.]. ■ agg. [che si è avviato da poco all'esercizio di un mestiere o ha appena iniziato un'attività, anche iron.] ≈ e ...
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stordire [prob. der. del lat. turdus "tordo"] (io stordisco, tu stordisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [far svenire: s. una persona con un colpo in testa] ≈ (ant.) sbalordire, tramortire. b. (estens.) [causare [...] stravolgere. ↓ meravigliare, sorprendere, stupire. b. [disturbare per il troppo rumore o con molestie: tutto quel frastuono mi has.] ≈ assordare, (fam.) fare la testa come un pallone (a), frastornare, intontire, (fam.) rompere i timpani (a), stonare ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...