raid〈rèid〉 s. ingl. [propr. voce scozz. corrispondente all’ingl. road «strada», ma col sign. di «incursione» (come strada che si percorre per andare in guerra), diffusa da W. Scott] (pl. raids 〈rèid∫〉), [...] , bombardarono il porto. Spesso con usi estens.: un r. della polizia in un covo della malavita; una squadra di picchiatori ha fatto un r. in un locale controllato da una banda rivale. 2. Prova motoristica di durata o di velocità, oppure crociera ...
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s. f. [lat. scient. Bletilla, dim. di Bletia: v. la voce prec.]. – Genere di piante orchidacee, con una sola specie (Bletilla hyacinthina), dell’Asia orientale; si coltiva anche in Italia, col nome di [...] bletia: ha fusti ingrossati a tubero alla base, foglie larghe, fiori rosa-violacei in racemo terminale. ...
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v. tr. e intr. [lat. calare, chalare, dal gr. χαλάω «allentare»]. – 1. tr. a. Far discendere, mandare giù lentamente, a poco a poco: c. una corda dalla finestra; c. in mare una scialuppa; lo calarono con [...] fig. cedere vilmente, arrendersi, dichiararsi sconfitto: quando il mondo s’accorge che uno, sempre, in ogni incontro, è pronto assol., ingerire sostanze stupefacenti: calarsi una pasticca di ecstasy; ha smesso da tempo di calarsi. 2. intr. (aus. ...
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ciarpa2 s. f. [forse uso estens. della voce prec.]. – 1. Cosa vecchia divenuta inutile e senza pregio; per lo più usato al plur.: mette mano alla scarsella, Ov’ha più ciarpe assai d’un rigattiere (L. Lippi). [...] 2. fig. Al sing., ciance, parole inutili: gli «Amori di Dafni e Cloe» ... tradotti dal Caro con molta c. (Settembrini). ◆ Pegg. ciarpàccia ...
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convergènza s. f. [der. di convergere]. – 1. Il convergere, l’essere convergente, cioè diretto verso un unico punto o limite: c. di due linee, di due strade; negli autoveicoli, c. delle ruote, la particolare [...] le due distanze focali uguali, l’inverso della distanza focale, misurata in diottrie con segno positivo (in contrapp. alla divergenza che ha segno negativo). 2. fig. Il tendere a un medesimo fine, il concorrere a un determinato effetto, o sim.: c. di ...
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dignità s. f. [dal lat. dignĭtas -atis, der. di dignus «degno»; nel sign. 3, il termine ricalca il gr. ἀξίωμα, che aveva entrambi i sign., di «dignità» e di «assioma»]. – 1. a. Condizione di nobiltà morale [...] ; d. senatoria, ecc. Nel diritto canonico, ogni titolo beneficiale ed ufficio che, nei varî gradi della gerarchia ecclesiastica, ha annessa una certa preminenza e giurisdizione. b. Al plur., le persone stesse che ricoprono tali cariche o uffici: con ...
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pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta [...] : essere di p. (o di grave p.) per la salute, per la reputazione; recare p., danneggiare; bel modo quell’onesto curato ha saputo trovare per buttar via danari, con non mediocre pregiudizio d’un suo chierichetto, che deve essere un dì suo erede perché ...
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domino3
dòmino3 s. m. [dal fr. domino, che ha preso il nome dalla maschera omonima; v. la voce prec.], invar. – Antichissimo gioco, che si esegue con 28 tessere rettangolari e piane, aventi la faccia [...] inferiore di ebano o di osso annerito e quella superiore di osso bianco o d’avorio (oggi si realizzano anche tessere in materie plastiche, colorate da una parte, bianche dall’altra), divisa da una riga ...
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rappresàglia (ant. ripresàglia) s. f. [dal lat. mediev. represalia, der. di prehendĕre «prendere»; propr., diritto di riprendere con la forza quanto bastasse a risarcire del danno patito]. – 1. Nel medioevo, [...] e si combattano, o di altre organizzazioni e fazioni: la mafia, per r. contro le severe condanne di alcuni mafiosi, ha fatto assassinare due giudici del processo. Più genericam., rivalsa, vendetta personale: da quando l’ho licenziato, per r. non fa ...
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periferìa s. f. [dal lat. tardo peripherīa «circonferenza», gr. περιϕέρεια, der. di περιϕέρω «portare intorno, girare»]. – 1. non com. Contorno, bordo, orlo circolare: i raggi dai vari punti della p. di [...] dal cuore alla p. del corpo; stimoli che dalla p. convergono ai centri nervosi (accezioni e usi più precisi ha l’agg. periferico). d. Per metonimia, spec. nel linguaggio sociale, politico, sindacale, il complesso degli abitanti che vivono in ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...