tecnoautoritarismo (tecno-autoritarismo) s. m. L’ideologia autoritaria che prevede l’uso delle tecnologie informatiche più avanzate, anche nel campo dell’informazione e della comunicazione, al fine di [...] alla raccolta di dati. Ora sono al potere con qualcuno che ha detto: “Diventerò un dittatore”. È un po’ come il Covid p. 44, Percorsi).
Composto da confisso tecno- aggiunto al s. m. autoritarismo.
Da confrontare con l’ingl. techno-authoritarianism ...
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trumputinismo (Trumputinismo) s. m. (iron.) In senso polemico, la convergenza di interessi tra gli uomini politici David Trump, statunitense, e Vladimir Putin, russo. ◆ [tit.] Sbandata strategica Anche [...] la Santa Alleanza del trumputinismo, a vocazione imperiale, che ha come idea strategica la guerra all’Europa. Guerra guerreggiata nella , 9 marzo 2025, Politica).
Parola macedonia che combina i s. m. trum(pismo) e putinismo.
Ecco una delle sparse ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, [...] Quintiliano) e tarda (Marziano Capella, Boezio). Nel medioevo la retorica, la grammatica e la dialettica (la quale ultima ha per scopo la dimostrazione non la persuasione) costituivano le tre arti liberali (arti del trivio, in lat. artes sermocinales ...
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presidènte s. f. e m. [dal lat. praesĭdens -entis, part. pres. di praesidere «presiedere»] (f. anche -éssa). – 1. Chi presiede, cioè la persona che, nominata elettivamente o per investitura dall’alto, [...] della Repubblica, il capo dello stato, negli stati a ordinamento repubblicano (in alcuni casi ha anche le funzioni di capo del governo). 2. Più genericam. (ma raro), chi ha il compito di sovraintendere a qualche cosa: il nostro padre Felice, che è il ...
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gentilézza s. f. [der. di gentile1]. – 1. ant. Nobiltà, sia ereditaria sia (secondo l’interpretazione degli stilnovisti) acquisita con l’esercizio della virtù e con l’elevatezza dei sentimenti: prende [...] una g., usare molte g., colmare di gentilezze; gli disse delle g.; trattare, accogliere con gran gentilezza. Spesso iron.: fammi la g. di levarti dai piedi; m’ha dato tutti questi epiteti e m’ha detto altre simili g. (cioè insolenze, impertinenze). ...
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impostóre s. m. (f. -a) [dal lat. tardo impostor -oris, der. di imponĕre nel senso di «far credere»]. – Chi, abusando della credulità altrui e allo scopo di trarne vantaggio, fa uso sistematico della menzogna, [...] quanto sia e sappia, o diffonde teorie, informazioni false: non è uno scienziato, ma solo un i.; la comunità scientifica lo ha sempre considerato un i.; l’ipocrita ha meno parole, l’impostore è loquace, cerca le moltitudini da ingannare (Tommaseo). ...
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patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, [...] o, al contr., sciogliere, rompere il p.; ant., tenere il p., osservarlo: Ma pensa poi di non tenere il patto, Perché non ha timor né riverenzia Di Dio o di santi (Ariosto); p. d’amicizia, tra persone, famiglie o popoli; p. coniugale, p. nuziale, la ...
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s. m. [in origine voce venez. (cfr. arzanà e darsena), dall’arabo dār aş-ṣinā῾a «casa del mestiere»]. – 1. Complesso di darsene, stabilimenti e officine per la riparazione, la manutenzione o anche la costruzione [...] quantità di armi, in possesso o a disposizione di uno Stato, di un gruppo organizzato o anche di una singola persona: in cantina la polizia gli ha ritrovato un vero e proprio arsenale. 3. fig., scherz. Raccolta, spesso disordinata, di oggetti diversi ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; [...] ’ boschetti al tremito (Foscolo). b. Nell’uso musicale moderno, la più acuta delle voci virili, e anche il cantante che ha tale registro, con una estensione normale nelle due ottave comprese tra do2 e do4, sebbene la tessitura migliore del tenore sia ...
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collaborazióne s. f. [der. di collaborare]. – 1. a. Il fatto di collaborare, cioè di partecipare insieme con altri a un lavoro, a una produzione; l’opera di chi collabora, e il risultato di tale opera: [...] propria c.; c. bene, male retribuita; spese di c.; contratto di collaborazione. b. Nel diritto del lavoro, obbligo che ha il prestatore di lavoro subordinato di prestare la propria attività manuale o intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...