bevanda di fantasia
(bevanda fantasia), loc. s.le f. Bevanda, perlopiù di produzione industriale, che ricorda il gusto di un determinato prodotto senza contenerne le sostanze nutritive. ◆ Il Dm 219/1997, [...] infine, ha disposto l’esonero dal contrassegno [Iva] per le bevande preparate con impiego di vini aromatizzati, liquori, acquaviti, alcole etilico confezionate in recipienti di capacità non superiore a ...
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osceno
oscèno agg. [dal lat. obscenus o obscaenus, di etimo incerto: propr. «di cattivo augurio», donde i sign. di «laido d’aspetto; osceno»]. – 1. a. Che offende gravemente il senso del pudore, soprattutto [...] (Parini, con allusione ai combattimenti delle belve nel circo). 2. In senso fig. e iperb., spiacevolmente brutto, o privo di gusto, tanto da costituire quasi un’offesa al senso estetico: le facciate di questi palazzi sono o.; scrive in una prosa o ...
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penetrativa
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. penetrativo], non com. – Capacità di penetrare con la mente verità difficili; prontezza e acutezza d’intelligenza: ho la presunzione di esser egregiamente [...] dotato di gusto, di sensibilità e di p. in fatto d’arte (Soffici). ...
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secessione
secessióne s. f. [dal lat. secessio -onis, der. di secedĕre «allontanarsi, separarsi», comp. di se- (pref. indicante separazione) e cedĕre «allontanarsi, andarsene»]. – 1. Separazione, distacco [...] e delle associazioni artistiche ufficiali e la formazione di gruppi artistici autonomi aventi come scopo il rinnovamento del gusto. In partic., s. viennese, gruppo di avanguardia artistica fondato nel 1897, i cui massimi esponenti furono il pittore ...
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soddisfazione
soddisfazióne (tosc. o letter. sodisfazióne, ant. satisfazióne) s. f. [dal lat. satisfactio -onis, der. di satisfacĕre «soddisfare»]. – 1. a. Il fatto di soddisfare, di appagare: la s. [...] in faccia quel che penso di lui; queste sono s. meschine!; dammi, o lasciami, almeno questa soddisfazione! b. Con sign. più generico, gusto, piacere: non c’è s. a giocare con lui, è un principiante!; non so che s. ci sia a farmi arrabbiare!; gioia ...
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discutibile
discutìbile agg. [der. di discutere]. – Che può essere oggetto di discussione, che non va accettato senz’altro per certo o per valido: è una teoria d.; le sue affermazioni sono assai d.; [...] prevalentemente negativo: è un rimedio d., di incerta efficacia; persona di d. moralità; arredamento che dimostra un gusto piuttosto d.; è certamente un parlatore piacevole, ma la sua preparazione culturale è assai discutibile. ◆ Avv. discutibilménte ...
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lavorare
v. intr. e tr. [lat. labōrare, der. di labor -oris «fatica, lavoro»] (io lavóro, ecc.; aus. avere). – 1. intr. a. Operare, impiegando le risorse fisiche o mentali, nell’esercizio di un mestiere, [...] persuasione o con abili raggiri a fare il nostro vantaggio; lavorarsi una bistecca, un piatto di spaghetti, ecc., mangiare di gusto, di buon appetito. ◆ Part. pres. lavorante, anche come sost. (v. la voce). ◆ Part. pass. lavorato, anche come agg. (v ...
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fogliante
s. m. e f. e agg. (iron.) Lettore abituale che si riconosce nella linea proposta dal quotidiano «il Foglio», diretto da Giuliano Ferrara; diffuso dal «Foglio». ◆ Quando nei giorni scorsi Daniele [...] Caimano lo dimostra. Avrebbe potuto solleticare il pubblico «de sinistra» alla vigilia della Liberazione, lasciargli in bocca il gusto di un’imminente vittoria. Invece nella bottiglia ha infilato un messaggio malinconico, che per noi foglianti è da ...
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folclorismo
(o folklorismo) s. m. [der. di folclore]. – Gusto, amore per il folclore; con senso leggermente spreg., ricerca o ostentazione, talora artificiosa, di aspetti e caratteri folcloristici. ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del [...] Canova; il c. dell’architettura palladiana; c. di forme in un gruppo marmoreo. In partic., il termine è usato per designare l’indirizzo spirituale e culturale cui si contrappone il romanticismo e, più ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
Anatomia
Gli...
gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
Gli organi del...