citazione
citazióne s. f. [dal lat. tardo citatio -onis]. – 1. L’atto del citare o dell’esser citati; nel processo civile, l’atto con cui si propone la domanda giudiziale: mandare, notificare, ricevere [...] testimoni; c. a giudizio. 2. a. Allegazione di documenti, riferimento di passi d’autore: un testo carico di citazioni; avere il gusto delle c.; fare una c. fuori luogo. Per estens., nel linguaggio della critica più recente, ripresa di motivi già noti ...
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stilnovista
s. m. e agg. [der. di stil novo] (pl. m. -i). – Appartenente al gruppo dei poeti dello stil novo; che segue concettualmente o stilisticamente la poesia di quello stile: Dante e gli altri [...] s. chiamavano sé stessi «i fedeli d’Amore». Come agg., degli stilnovisti: poesia, lirica, ispirazione, gusto stilnovista. ...
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stilnovistico
stilnovìstico agg. [der. di stil novo] (pl. m. -ci). – Che si riferisce allo stil novo o ai poeti appartenenti allo stil novo: atteggiamento, gusto s.; la concezione s. della donna angelicata. [...] ◆ Avv. stilnovisticaménte, secondo i principî dello stil novo: una donna stilnovisticamente idealizzata ...
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salato
agg. e s. m. [part. pass. di salare]. – 1. agg. a. Che contiene del sale: acqua s.; sorgenti salate. b. Con riferimento a cibi e vivande, insaporito, condito con sale: pane s.; formaggio s.; burro [...] : il brodo è s., bisogna allungarlo; l’arrosto mi sembra un po’ salato; con uso sostantivato e valore neutro, sapore, gusto salato: preferire il s. al dolce; con funzione avverbiale, mangiare s., troppo s., eccedere abitualmente nell’uso del sale, e ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia [...] modi stilistici, temi, concetti e atteggiamenti spirituali della lirica petrarchesca, incontrando il favore degli ambienti raffinati, che ne apprezzavano sia il gusto per le arguzie e i concetti sottili sia l’eleganza e l’impeccabilità dello stile. ...
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delicatezza
delicatézza s. f. [der. di delicato]. – 1. a. La qualità di ciò che è delicato, finezza, morbidezza, leggerezza: d. di pelle, di carnagione, di tinte; d. di un profumo; d. di tono, di tocco, [...] , squisitezza di sentimenti o di modi: dimostrare grande d. d’animo; d. di sentire; trattare con estrema d.; d. di gusto (anche in senso estetico); discrezione, riservatezza: spero che avrai la d. di non dire queste cose a nessuno; talora, anche ...
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delicato
(ant. dilicato) agg. [dal lat. delicatus, der. di deliciae «delizia»]. – 1. Che dà, ai varî sensi dell’uomo, un’impressione gradevole di finezza, leggerezza e sim. (si contrappone ora a ruvido, [...] , o anche discreta, coscienziosa; per estens., gesto d., pensiero d., che rivela gentilezza e nobiltà d’animo; orecchio d., gusto d., che percepiscono le finezze dei suoni, dei sapori, della bellezza estetica; mano d., che in operazioni manuali ha il ...
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paroressia
paroressìa s. f. [comp. di para-2 e gr. ὄρεξις «appetito», sul modello di anoressia]. – Nel linguaggio medico, qualunque anomalia o pervertimento del gusto; ne sono forme particolari la pica [...] e la malacia ...
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mistella
mistèlla s. f. (non com. mistèllo s. m.) [der. di misto]. – In enologia, prodotto, detto anche sifone, ottenuto dal mosto (di uve con almeno il 20 per cento di zucchero e di bassa acidità) di [...] di solito nella preparazione di vini liquorosi (soprattutto del marsala) quale aggiunta al vino base per aumentarne la gradazione, ma può anche essere destinato all’invecchiamento ottenendo un prodotto di gusto molto simile al vinsanto toscano. ...
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immillare
(ant. inmillare) v. tr. [der. (prob. coniato da Dante) di mille, col pref. in-1], letter. – Aumentare a migliaia, moltiplicare indefinitamente: ordine e armonia che facendo riuscire da più [...] ); Il gran lampadario vetusto che pende a mezzo il salone E immilla nel quarzo le buone cose di pessimo gusto (Gozzano). Nell’intr. pron., moltiplicarsi a migliaia, crescere o ripetersi indefinitamente: [le scintille, cioè gli angeli] eran tante, che ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
Anatomia
Gli...
gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
Gli organi del...