masticare
v. tr. [lat. tardo masticare, dal gr. μαστιχάω] (io màstico, tu màstichi, ecc.). – 1. a. Schiacciare, triturare il cibo tra i denti prima di inghiottirlo (v. masticazione): m. un pezzo di carne; [...] estens., anche con riferimento a sostanze non alimentari, che non s’inghiottiscono ma si rimuovono e schiacciano fra i denti per gusto, capriccio, abitudine e sim.: m. tabacco; m. una gomma americana; m. un filo d’erba, di paglia; m. la briglia, del ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] e sim., riuscir male (anche a. a rovescio). A. di moda, essere conforme ai canoni o alle usanze imposte da chi ispira il gusto prevalente: quest’estate andrà di moda il rosso (cfr. più avanti, al n. 5 g). 3. In marina, navigare in modo determinato ...
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parnassiano
agg. e s. m. [dal fr. parnassien]. – 1. agg. a. Scuola p.: scuola di poeti francesi che, a partire dal 1866, pubblicarono le loro opere nella raccolta Parnasse contemporain (donde il nome); [...] da quello del 1876, e considerati, verso il 1885, come maestri del simbolismo). b. Che si riferisce alla scuola parnassiana: poesia p.; poeti p.; stile, gusto parnassiano. 2. s. m. Chi appartiene alla scuola parnassiana o ne segue le tendenze. ...
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orpello
orpèllo s. m. [dal provenz. auripel, fr. ant. oripel, che è il lat. aurea pellis «pelle d’oro»]. – 1. Similoro, di solito ridotto in sottili lamine e usato come ornamento. 2. fig. a. Ciò che [...] oro quello (Pulci). b. Con valore concr., per lo più al plur., ornamento vistoso, appariscente, generalm. di cattivo gusto: arredamento pesante, pieno di orpelli; anche, artificio retorico, abbellimento letterario: stile incisivo e privo di orpelli. ...
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floreale
agg. e s. m. [der. del lat. floreus «fatto di fiori, fiorito»; come s. m., dal fr. floréal]. – 1. agg. Di fiori, fatto di fiori, o che ha come motivo ornamentale fiori e altri elementi vegetali: [...] vegetale, in opposizione a quelle geometriche della tradizione classica e accademica. Come sost., l’insieme delle manifestazioni dello stile, del gusto floreale: il f. è tornato di moda; il f. delle ville viareggine. 2. s. m. Nome dell’ottavo mese ...
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gradimento
gradiménto s. m. [der. di gradire]. – Atto e fatto del gradire; sentimento di piacere, di soddisfazione, di approvazione per qualche cosa che appaghi le nostre esigenze morali o materiali, [...] o che sia conforme al nostro gusto: esprimere, mostrare il proprio g.; ho esaminato il lavoro e l’ho trovato di mio g.; in partic., essere di mio, di tuo g., ecc., piacere, riuscir gradito a me, a te, ecc.: non so se queste pietanze saranno di vostro ...
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simpatico1
simpàtico1 agg. [der. di simpatia] (pl. m. -ci). – 1. Che ispira simpatia: una persona s.; quel tale non mi è s.; mio papà riusciva s. alla gente; era un moretto vivace, e stava bene anche [...] un viso, un modo di fare s.; anche sostantivato: quel tuo amico è un gran simpatico! Per estens., accogliente, di buon gusto, divertente, piacevole: un ritrovo s.; una serata, una compagnia s.; anche in funzione di predicato, con valore neutro, spec ...
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stilalgia
stilalgìa s. f. [comp. di stil(oide) e -algia (v. algia)]. – In medicina, nevralgia del nervo glosso-faringeo, provocata da esostosi, ipertrofia o neoplasia dell’apofisi stiloide dell’osso [...] temporale: compare generalmente nell’età matura o presenile, in modo graduale, con otalgie, disfagia dolorosa unilaterale, disturbi del gusto. ...
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gradire
v. tr. [lat. *gratire, der. di gratus «gradito, accetto»] (io gradisco, tu gradisci, ecc.). – 1. Ricevere, accogliere, accettare di buon animo, con soddisfazione, con piacere: g. un regalo, una [...] più imperioso: gradirei sapere chi vi ha dato quest’ordine. 2. non com. Con uso intr. (aus. avere), essere conforme al gusto, far piacere (parlando di cibi e sim.): le gradirebbe una tazza di caffè?; più genericam., andare a genio, garbare: non mi ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] . 19°), l’insieme dei caratteri di un artista o di una scuola (in sostituzione di maniera, in uso dal sec. 16°, e gusto, in uso dal sec. 18°): s. classico, e s. dorico, ionico, corinzio, composito, nell’architettura e nella scultura greca e in genere ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
Gli organi del...