abito-vestaglia
(abito vestaglia), loc. s.le m. Abito femminile dalle linee morbide e sciallate. ◆ Corsetti fin de siècle, abiti vestaglia color lavanda, gonne asimmetriche in pizzo su stivali alti, [...] Eva, la moglie-braccio-destro. (Paola Pisa, Messaggero, 28 febbraio 2004, p. 12, Cronache Italiane) • Spopola anche il gusto orientale: kimoni, fantasie ispirate ai vasi Ming, abiti vestaglia disseminati da fiori di pesco. (Stampa, 9 dicembre 2006 ...
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stampo
s. m. [der. di stampare]. – 1. a. Nome di varî arnesi adoperati per imprimere o riprodurre su una superficie disegni, numeri, lettere, fregi, o da usare come guida per ritagliare un foglio, un [...] riferimento ai sign. precedenti): fatti con lo s., di oggetti prodotti in serie o che comunque siano privi di originalità e di gusto artistico, o anche di persone che, per aspetto fisico o per altre qualità, siano simili a tante altre (i ragazzi di ...
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invecchiare
v. intr. e tr. [der. di vècchio] (io invècchio, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. Di persona, diventare vecchio, avanzare nell’età assumendo l’aspetto senile: aver paura d’i.; si [...] vent’anni; opera invecchiata, che dice cose superate ormai dal progresso degli studî o che non incontra più il gusto mutato dei lettori; una moda, un’ideologia, un’istituzione invecchiata, ormai invecchiata; malanni, vizî invecchiati, che durano da ...
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pirandellismo
s. m. – L’insieme dei caratteri distintivi del pensiero e dell’arte di L. Pirandello, l’essenza della sua opera, incentrata su una visione angosciosamente relativistica della vita e del [...] mondo, secondo la quale non è possibile distinguere tra vero e falso, tra la maschera delle convenzioni sociali e l’intima realtà delle cose. Anche, l’influsso esercitato dall’opera pirandelliana sulla letteratura e il gusto contemporanei. ...
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omolesbico
(omo-lesbico), agg. Relativo all’omosessualità lesbica. ◆ È curioso che il cacciatore di donne Francesco [Nuti] si riproponga con un film sul lesbismo, e sul lato femminile degli uomini, proprio [...] a chi dirà che cerco provocazioni con un film omo-lesbico. La storia riflette la mia attrazione per il musical, il mio gusto canterino». (Giovanna Grassi, Corriere della sera, 12 gennaio 2000, p. 37, Spettacoli) • fu a Torino che arrivò nel 1988 il ...
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provincialismo
s. m. [der. di provinciale]. – 1. spreg. Mentalità, modo di fare, atteggiamento considerati tipici di chi vive o è vissuto in provincia, quindi caratterizzati da limitatezza culturale, [...] meschinità di gusto e di giudizio e sim.: dare prova di un gretto p.; il p. consiste quasi sempre nel timore del p. e in una spasmodica cura di evitarlo (Soldati). In senso più ampio, con riferimento a manifestazioni letterarie, artistiche, culturali ...
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agropirata
s. m. e f. Chi trasgredisce le leggi vigenti nel settore agroalimentare. ◆ Arriva la macchina della verità per sconfiggere gli agropirati dell’olio, che truffano ogni anno ignari consumatori. [...] Mezzogiorno, 4 dicembre 2005, p. 11, Cronache italiane) • Il made in Italy, in quanto sinonimo di qualità e di un gusto che si mescola alla nostra cultura, rappresenta un plusvalore agli occhi del consumatore internazionale ed è un passe-partout in ...
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oroscoparo
s. m. e agg. Chi o che elabora oroscopi, predice il futuro. ◆ È questione di gusto, non di autorizzazione. Se uno dice «oroscoparo» dobbiamo tollerarlo come tolleriamo i calzini alla caviglia. [...] (Indro Montanelli, Corriere della sera, 11 marzo 1999, p. 41, Commenti) • Non è un caso che la Rai si apra, a gennaio, tra una lotteria di capodanno e una previsione oroscopara, proprio con tre fiction ...
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epater le bourgeois
épater le bourgeois ‹epaté l burˇ∫u̯à› locuz. fr. (propr. «sbalordire il borghese»). – Meravigliare a buon mercato la gente, con parole e affermazioni paradossali, con atteggiamenti [...] anticonformistici o spregiudicati, per il gusto di stupire e scandalizzare. ...
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permettere
perméttere v. tr. [dal lat. permittĕre, comp. di per-1 e mittĕre «lasciar andare», rifatto su mettere] (coniug. come mettere). – 1. Dare il permesso, concedere qualche cosa facendo uso della [...] di farle osservare che ciò che lei afferma non è esatto; fare o dire qualcosa che oltrepassi i limiti del buon gusto, della buona creanza, della discrezione, della morale e sim.: si è permesso delle espressioni poco simpatiche sul mio conto; non ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
Anatomia
Gli...
gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
Gli organi del...