molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] m. fretta; ha m. volontà; uomo di m. ingegno; gli fu di m. aiuto; ne ho avuto m. piacere, casa arredata con m. gusto; ci vuole m. pazienza; oppure a lungo (con valore spaziale o, più spesso, temporale): da m. distanza; per m. tempo; così con verbi ...
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raffinare
v. tr. [der. di fine1]. – Rendere fine o più fine, puro o più puro. 1. In senso proprio, liberare, mediante opportune operazioni, sostanze grezze o allo stato naturale dalle sostanze estranee: [...] ingegno, la mente; r. l’educazione, i costumi, le maniere, togliervi quel che ci può essere di rozzo, di volgare; r. il gusto, renderlo più acuto e più delicato; r. la lingua, lo stile; r. troppo i concetti, cadere in sottigliezze concettuali. 3. Con ...
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raffinatore
raffinatóre s. m. e agg. [der. di raffinare]. – 1. (f. -trice) a. Chi provvede alle operazioni per la raffinazione di varî generi di prodotti (chimici, alimentari, articoli in pelle o cuoio, [...] carta, minerali, ecc.). b. non com. Chi raffina, in senso fig.: un r. della moda, del gusto; né erano molto raffinatori in fatto di disciplina, né, anche volendo, si vede come avrebbero potuto riuscire a stabilirla e a mantenerla (Manzoni). 2. a. ...
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splatter
〈splä′të〉 s. ingl. [forma abbreviata di splatter film, comp. di splatter «spruzzo, schizzo» e film] (pl. splatters 〈splä′të∫〉), usato in ital. al masch. (e pronunciato comunem. 〈splàtter〉). [...] , e poi fumettistico e letterario, caratterizzato da scene di violenza sanguinosa, rappresentate in maniera molto esplicita e spesso iperbolica tanto da sfociare talora nel cattivo gusto; anche in funzione attributiva: un film, un autore splatter. ...
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paccottiglia
paccottìglia (raro paccotìglia e pacotìglia) s. f. [dal fr. pacotille, spagn. pacotilla, affini a pacco]. – 1. Quantità di merci che un tempo i componenti dell’equipaggio di una nave potevano [...] di paccottiglia. 2. Merce scadente, fondi di magazzino; e più comunem. insieme di oggetti dozzinali, di scarso valore o di cattivo gusto: un negozio, un magazzino, un vecchio salotto pieno di p.; la roba migliore è stata venduta all’asta, quello che ...
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piacere2
piacére2 (ant. placére, piagére, plagére e altre var.) v. intr. [lat. placēre, affine a placare e, come questo, di origine sconosciuta] (pres. indic. piàccio, piaci, piace, piacciamo, piacéte, [...] esposti al sole; mi piace il rumore del mare; gli piace il silenzio della campagna. Di cibo che si mangia volentieri, con gusto: questo tipo di pasta mi piace; anche per indicare una disposizione abituale: gli piacciono i funghi, i tartufi. b. Con ...
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picacismo
s. m. [der. di pica1, per l’abitudine che hanno le gazze di alimentarsi indiscriminatamente di ciò che trovano]. – Nel linguaggio medico, alterazione del senso del gusto (detta anche pica) [...] per cui si desidera mangiare sostanze normalmente non commestibili o anche disgustose (terra, carbone, ecc.); è presente in alcune malattie nervose e talora durante la gravidanza ...
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picaresco
picarésco agg. [dallo spagn. picaresco, der. di pícaro (v. picaro)] (pl. m. -chi). – Relativo a un genere letterario sorto in Spagna nella seconda metà del sec. 16° (il cui prototipo è considerato [...] picari, popolani furbi, imbroglioni e privi di scrupoli: letteratura p.; romanzo p.; novelle picaresche. Anche, che ricorda o rispecchia l’atmosfera, le situazioni, le trame tipiche di tale genere letterario: avventure p.; un gusto p. per il rischio. ...
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picassiano
agg. e s. m. (f. –a). – Relativo al pittore spagn. Pablo Picasso (1881-1973), con riferimento alle sue opere, al suo stile e al suo modo di dipingere: le Tauromachie p.; una collezione di [...] ceramiche p.; la deformazione p. della figura umana. Anche, per lo più come sost., di artista seguace o imitatore della tecnica, dei temi, del gusto e dello stile di Picasso. ...
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cacofagia
cacofagìa s. f. [comp. di caco- e -fagia]. – Pervertimento del gusto consistente nell’ingestione di quelle sostanze che abitualmente sono respinte come ripugnanti; sintomo di grave decadimento [...] mentale, si può osservare nell’idiozia e nei gravi stati demenziali ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
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