croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non [...] superiore; c. di san Giacomo, in forma di spada, gigliata, di rosso, ecc. b. Distintivo e nome di onorificenze o di ordini cavallereschi: c ogni guerra successiva, nel 1870 dall’imperatore Guglielmo I, nel 1914 da Guglielmo II, e nel 1939 da Hitler ...
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Corso Italia
(corso Italia), loc. s.le m. inv. Per metonimia topografica, la Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil), che ha sede a Roma in Corso Italia. ◆ da corso Italia ieri è arrivata [...] un vittoria così ampia del centrodestra. Lo stesso segretario generale, Guglielmo Epifani, sperava almeno in un pareggio al Senato. L’unica consolazione per il sindacato rosso è di essersi smarcato in tempo dalla Sinistra arcobaleno. (Gabriele ...
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willemite
〈vi-〉 s. f. [dal nome di Guglielmo (oland. Willem) I, re dei Paesi Bassi (1772-1843)]. – Minerale, di colore variabile (bruno, rosso, giallo, ecc.), nesosilicato di zinco, trigonale, sfruttato [...] per l’estrazione dello zinco; in cristalli prismatici o in aggregati vitrei, si trova unito ad altri minerali di zinco in alcune località del Belgio e del New Jersey ...
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anti-incidenti
agg. inv. Finalizzato a prevenire sciagure, scontri e manifestazioni violente o a ridurre il verificarsi di incidenti automobilistici. ◆ A ribadire che finora il governo «non ha preso [...] riunirà questa mattina per mettere a punto il piano anti-incidenti (Guglielmo Buccheri, Stampa, 3 marzo 2005, p. 33, Sport) «Stars», le macchine fotografiche che immortalano chi passa col rosso. (Valerio Varesi, Repubblica, 3 settembre 2006, Bologna, ...
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DE MARI, Guglielmo Bucuccio
Giovanni Nuti
Figlio di Raimondo, nacque nella prima metà del sec. XIII a Genova. Discendente da Bocuccio De Mari, illustre personaggio del Comune consolare, nei documenti genovesi è ricordato anche semplicemente...
ARAGONA, Vinciguerra d'
Francesco Giunta
Figlio di Sanciolo d'Aragona e di Lucia Palizzi, nipote perciò del grande Matteo, cominciò ad avere attività pubblica al tempo del re Federico IV, che lo impiegò in incarichi di fiducia sia nel dicembre...