silfio
sìlfio s. m. [dal lat. silphium, gr. σίλϕιον]. – 1. Presso gli antichi Greci, nome (presso i Romani laser, laserpitium) di una pianta della Cirenaica, prob. un’ombrellifera, e anche del succo [...] resinoso che se ne estraeva, prezioso, usato in medicina e in culinaria. 2. Genere di piante composite tubuliflore (lat. scient. Silphium), con una ventina di specie dell’America Settentr.: sono erbe perenni ...
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anadiomene
anadïòmene (alla greca anadiomène) agg. e s. f. [dal gr. ᾿Αναδυομένη, der. di ἀναδύομαι «emergere»; lat. Anadyomĕne]. – Propr., che emerge; è l’epiteto dato dai Greci ad Afrodite, con allusione [...] alla nascita della dea dalle onde del mare (spesso con iniziale maiuscola): Quando le ioniche Aure serene Beò la Venere Anadiomène (Carducci). Con il sign. etimol., l’agg. è stato attribuito dal D’Annunzio ...
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mascalismo
s. m. [dal gr. μασχαλισμός, der. di μασχαλίζω, da μασχάλη «ascella»]. – Usanza di alcuni popoli primitivi o antichi (come gli antichi Greci), consistente nel tagliare mani e piedi a una persona [...] uccisa, per poi attaccarli, legati con una cordicella, al proprio corpo, sotto l’ascella: l’uso si spiega ora con l’intento di impedire al morto di tornare a vendicarsi, ora con quello di assorbire la ...
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maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti [...] il carnevale), o semplicemente per non farsi riconoscere (e in questo caso potrà avere forma molto semplice): gli attori del teatro greco e romano recitavano con la m.; m. tragica; m. comica; m. da stregone; mettersi, portare, levarsi, togliersi la m ...
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personificazione
personificazióne s. f. [der. di personificare]. – 1. In antropologia culturale e nella storia delle religioni, concettualizzazione simbolica degli esseri e degli oggetti percepiti e [...] foresta, ecc.; la p. degli antenati; la p. della Terra, della Giustizia nelle concezioni religiose degli antichi Greci. Più in generale, attribuzione dei caratteri della persona umana in rappresentazioni artistiche e letterarie, come nelle allegorie ...
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iod
iòd (o yòd) s. m. [adattam. dell’ebraico yōd]. – Nome della decima lettera degli alfabeti fenicio ed ebraico, che indica la i semiconsonante 〈i̯〉 ed è per lo più traslitterata con il simbolo y. La [...] voce originaria fenicia fu adattata dai Greci in ἰῶτα «iota», per denominare la lettera I (minuscola ι) del loro alfabeto. In linguistica, il termine iod è spesso adoperato per designare ogni tipo di i semiconsonante. ...
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epigramma
s. m. [dal lat. epigramma, gr. ἐπίγραμμα, der. di ἐπιγράϕω «scrivere sopra»] (pl. -i). – Breve componimento in versi che, sorto originariamente come iscrizione, spec. funeraria, poi componimento [...] mirante a fermare il ricordo di una vita, di un’impresa, di un’offerta, ha infine assunto, già tra i Greci e i Romani, il tono e il carattere che ha conservato nelle letterature moderne, di arguzia ironica e mordace, talora caricaturale, in cui l’ ...
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flabello
flabèllo s. m. [dal lat. flabellum, der. di flabrum «soffio di vento», dal verbo flare «soffiare»]. – 1. Sorta di ventaglio, di metallo e d’altro materiale più leggero, che, adattato a una lunga [...] e manovrato da un inserviente, era in uso già in tempi molto antichi (i monumenti babilonesi, assiri, egiziani e greci ne offrono infatti esempî in rappresentazioni di sovrani e di alti personaggi), ed è stato poi adottato nella liturgia cristiana ...
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triade
trìade s. f. [dal lat. tardo trias -ădis, gr. τριάς -άδος, der. del tema di τρεῖς «tre»]. – Complesso, gruppo unitario e organico di tre persone o divinità, di tre enti o elementi: la t. dei grandi [...] religione e filosofia); t. strofica, l’insieme di strofe, antistrofe e epodo, nei cori della melica e della tragedia greca. In partic.: 1. Nella terminologia musicale, accordo di tre suoni sovrapposti (nello stato fondamentale) a intervalli di terza ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] di bove). In partic.: a. In senso proprio (e per lo più nella forma occhi di bove), occhi grossi e sporgenti; presso i Greci, fu appellativo di Era, βοῶπις (v. boopide), e di altre dee. b. Uovo all’o. di bue, cotto nel tegamino, versandolo nel burro ...
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Comune della prov. di Avellino (30,6 km2 con 828 ab. nel 2008). Il centro è situato a 821 m s.l.m. in posizione dominante la valle del Cervaro. Dopo un lungo periodo di abbandono, ripopolato da Albanesi nel 1522, conserva tuttora usi, costumi...
GRECI (A. T., 27-28-29)
Carmelo Colamonico
Paese della provincia di Avellino (da cui dista 68 km.), situato a 823 m. s. m., sulla fiancata sinistra della valle del Cervaro. Greci, distrutta dai Saraceni nel 908 e in seguito riedificata e abbandonata,...