glossa1
glòssa1 (ant. glòṡa) s. f. [dal lat. glossa e glosa, gr. γλῶσσα, propr. «lingua; vocabolo che ha bisogno di spiegazione»]. – 1. Termine che indicò in origine, presso i Greci, le locuzioni arcaiche, [...] dialettali, o comunque rare, in quanto furono oggetto di studio da parte di grammatici o di ricerca da parte di poeti dotti (soprattutto alessandrini) che ne infiorarono le loro composizioni. Passò poi ...
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parallelo
parallèlo (ant. paralèllo) agg. e s. m. [dal lat. parallelus, gr. παράλληλος, comp. di παρά «presso, lungo» e ἄλληλος (usato solo al plur.) «l’un l’altro»]. – 1. agg. a. In geometria, detto [...] a quello proprio, indica in più casi una semplice giustapposizione: concetti p., immagini p.; Vite p., titolo dell’opera maggiore dello scrittore greco Plutarco (1° -2° sec. d. C.), in cui sono poste a raffronto le vite di grandi personaggi romani e ...
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policromare
v. tr. [der. di policromo] (io polìcromo, ecc.), non com. – Rendere policromo; formare o decorare in policromia: i Greci policromavano le sculture. ◆ Part. pass. policromato, frequente con [...] valore di agg.: tempio policromato; vetro policromato; scultura, architettura riccamente policromata ...
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diorisma
s. m. [dal gr. διόρισμα, der. di διορίζω «delimitare»] (pl. -i). – Nel linguaggio degli antichi matematici greci, distinzione dei casi di possibilità o di impossibilità nella risoluzione di [...] determinati problemi, soprattutto geometrici ...
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sicinnide
sicìnnide (o sicinni) s. f. [dal gr. σίκιννις -ιδος]. – Antica danza frigia in onore del dio Sabazio (dai Greci identificato con Dioniso), così detta, secondo lo storico greco Arriano (2° sec. [...] d. C.), dal nome di una ninfa del corteggio della dea Cibele. Per estens., danza sfrenata: quella sicinnide grottesca di scheletri slogati in gonne discinte (D’Annunzio) ...
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policromia
policromìa s. f. [der. di policromo]. – Varietà, ricchezza di colori: sul candore ... delle nevi risalta la accesa p. delle rupi (E. Cecchi); anche, il particolare effetto ottico prodotto [...] colori nella decorazione di opere di scultura o di architettura: la vivace p. dei marmi, dei mosaici, delle vetrate; l’uso della p. presso i primitivi, presso i Greci, nell’arte barocca; resti di un rilievo in terracotta con tracce di policromia. ...
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entusiasmo
entuṡiasmo s. m. [dal gr. ἐνϑουσιασμός, der. di ἐνϑουσιάζω «essere ispirato», da ἔνϑεος, comp. di ἐν «in» e ϑεός «dio»]. – 1. Presso i Greci, la condizione di chi era invaso da una forza o [...] furore divino (ἔνϑεος), cioè della pitonessa, dell’indovino, del sacerdote, nonché del poeta, che si pensava ispirato da un dio. 2. Nell’uso com., sentimento intenso di gioia, di ammirazione, di desiderio ...
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ninfa
s. f. [dal lat. nympha, gr. νύμϕη, corradicali del lat. nubĕre «velare», e come intr. «velarsi, prendere marito»; quindi propr. «sposa» o «fanciulla da marito», e fig. «crisalide»; il sign. 3 è [...] dal fr. nymphes]. – 1. a. Nella mitologia classica, nome di divinità minori femminili, venerate dai Greci come genî benigni ai mortali, abitatrici delle fonti, dei fiumi e dei laghi (naiadi), delle foreste (driadi o amadriadi), dei monti (oreadi), e ...
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evocazione
evocazióne s. f. [dal lat. evocatio -onis]. – 1. L’atto di evocare. In partic.: a. Rito diretto a chiamare, per virtù magica, un’anima dall’oltretomba, per lo più a scopo divinatorio, quale [...] fu in uso specialmente presso gli antichi Caldei, Ebrei, Ittiti, Greci, Romani. b. Nella religione romana, l’azione rituale con la quale, in prossimità della fine di un assedio, quando l’esercito romano stava per conquistare una città nemica, le ...
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dramma2
dramma2 (o dracma; ant. dragma) s. f. [dal lat. drachma, gr. δραχμή, forse der. di δράξ «pugno», per indicare in origine la quantità di ὀβελοί (v. obolo) che poteva esser contenuta in un pugno]. [...] – Unità ponderale e monetaria degli antichi Greci, coniata solitamente in argento con leggere variazioni di massa secondo i tempi e le località: d. attica (4,366 g); d. eginetica (6,22 g). In senso generico e fig., nell’uso letter. e poet., peso ...
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Comune della prov. di Avellino (30,6 km2 con 828 ab. nel 2008). Il centro è situato a 821 m s.l.m. in posizione dominante la valle del Cervaro. Dopo un lungo periodo di abbandono, ripopolato da Albanesi nel 1522, conserva tuttora usi, costumi...
GRECI (A. T., 27-28-29)
Carmelo Colamonico
Paese della provincia di Avellino (da cui dista 68 km.), situato a 823 m. s. m., sulla fiancata sinistra della valle del Cervaro. Greci, distrutta dai Saraceni nel 908 e in seguito riedificata e abbandonata,...