tormento
torménto s. m. [lat. tormentum, der. di torquēre «torcere»]. – 1. a. letter. Strumento di tortura e di martirio; la tortura o il martirio stessi: mettere ai t.; neanche in mezzo ai t. rinnegò [...] del caldo, del non poter prendere sonno; i reumatismi sono un grande tormento. c. estens. Grave fastidio, noia e molestia: il e con archi facea d’alto, E con varii t. estrema guerra (Ariosto); di t. bellici ha munite Le rocche sue questa novella ...
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fondativo
agg. Che rappresenta la fondazione di qualcosa; che ne costituisce il fondamento, la base. ◆ L’esodo, la frattura culturale, col suo «morire per rinascere», è un tratto fondamentale del cristianesimo. [...] [Rigoni Stern] nasce ad Asiago nel novembre del 1921, tre anni dopo la fine della guerra che ha devastato l’Altopiano. È quello il Grande Evento fondativo della sua immaginazione. Ha radici profonde; una storia di famiglia lunga mille anni, tutta ...
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temporeggiare
v. intr. [lat. mediev. temporizare «passare il tempo», der. di tempus -pŏris «tempo»] (io temporéggio, ecc.; aus. avere). – 1. Indugiare, prendere tempo in attesa che giunga il momento [...] dipoi t. con gli accidenti (Machiavelli); in partic., in guerra, rimandare l’incontro decisivo col proposito di stancare e logorare la particella pron.: quando uno inconveniente ... è diventato tanto grande che e’ cominci a fare paura a ciascuno, è ...
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muovere
muòvere (pop. o letter. mòvere) v. tr. e intr. [lat. movēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòssi, movésti, ecc.; part. pass. mòsso; fuori d’accento le forme senza dittongo [moviamo, movéte, [...] m. querela; m. lite; m. accuse, rimproveri; m. guerra. c. Suscitare sentimenti, o provocarne la manifestazione: Sì che insieme (o di) casa; non muoversi dal letto, per malattia o grande pigrizia; prov., chi sta bene non si muove. Più chiaramente intr ...
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folgore
fólgore s. f. (ant. m.) [lat. fŭlgur -ŭris, neutro, dal tema di fulgēre «lampeggiare»]. – Sinon. di fulmine, soprattutto usato per indicare le scariche elettriche che colpiscono il suolo con [...] ucciso dalla f.; i f. di Giove (Ariosto). Fig., poet., persona di grande potenza distruggitrice, detto soprattutto di guerrieri: Nuova nube di polve ecco vicina Che folgori di guerra in grembo tiene (T. Tasso); meno com. con altri usi fig. di ...
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ritorno
ritórno s. m. [der. di ritornare]. – 1. a. L’azione, il fatto di ritornare, di venire cioè di nuovo al luogo dal quale si era partiti o ci si era allontanati: r. a casa, in città, in ufficio; [...] di avvenimenti o fenomeni varî che si ripresentano: r. di un’epidemia, della guerra; r. di una moda, di un’usanza; spesso con l’idea di successione indefinita di cicli, e all’interno di ogni ciclo («grande anno»: v. anno, n. 4) si ripresentano le ...
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passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. [...] appartiene al tempo trascorso: le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora (Petrarca); le gioie p., i p. dolori si sono verificati: il p. non ritorna più; gli artisti, i grandi personaggi del p.; le memorie del p.; in p. (o nel ...
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aiutante
s. m. e f. [part. pres. di aiutare]. – Chi aiuta altri nell’esercizio delle sue mansioni: avere bisogno di un a.; servirsi di un a., o di una a., per l’esecuzione di un lavoro. È denominazione [...] aspirante ufficiale di complemento (è conferito per meriti di guerra); a. di campo, ufficiale addetto a ogni addetto a un generale dell’aviazione militare, comandante di grande unità, con mansioni di collaboratore diretto e di segretario personale ...
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lavoro mirato
loc. s.le m. Lavoro programmato per risolvere un problema specifico. ◆ Forse mancano gli uomini. «Non mettiamo mille agenti sul confine, usiamone dieci, ma per fare un lavoro mirato. È [...] cambia per i lettori o gli spettatori se l’immagine arriva da una grande agenzia internazionale o da un fotografo del loro paese? «Tutto. Pensiamo al modo di vedere la guerra in Iraq e di raccontarla. Il fotoreporter può fare un lavoro “mirato” solo ...
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post-verita
post-verità s. f. Argomentazione, caratterizzata da un forte appello all'emotività, che basandosi su credenze diffuse e non su fatti verificati tende a essere accettata come veritiera, influenzando [...] quella che è stata chiamata - da quando Bush iniziò la guerra in Iraq - l'era della post-verità: degli eufemismi che ultima analisi le "forme della verità" ereditate dalla grande tradizione della metafisica occidentale. (Corrado Ocone, Huffington ...
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Venezia nella Grande guerra
Bruna Bianchi
Il periodo della neutralità
La crisi economica
Non è più lo spettacolo di una crisi, è l'immagine di una rovina. […] Laboratori chiusi; cantieri agonizzanti; negozi mantenuti in esercizio per rispetto...
La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con una successione di avvenimenti imprevisti...