emendazione
emendazióne s. f. [dal lat. emendatio -onis]. – L’azione e l’effetto dell’emendare o dell’emendarsi: e. della propria vita, dei proprî costumi; e. di una legge, più com. emendamento. In filologia, [...] termine usato (nella forma lat. emendatio) dai grammatici antichi, poi dagli umanisti e dai filologi, soprattutto classici, per indicare l’operazione di apportare a un testo le correzioni, in genere congetturali, per renderne la lezione più ...
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intentivo
agg. [der. dell’agg. intento; cfr. lat. tardo dei grammatici intentivus «rafforzativo»], ant. – Intento, o intenso: con i. sguardo (Boccaccio). ◆ Più com. l’avv. intentivaménte, attentamente, [...] con intensità: la quale io riguardando molto intentivamente, conobbi ch’era la donna de la salute (Dante) ...
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sub iudice
〈sub i̯ùdiče〉 locuz. lat. (propr. «sotto il giudice»), usata in ital. come avv. – Espressione usata spesso con riferimento a problemi, questioni, opinioni che non sono stati ancora risolti, [...] . est adhuc sub iudice, oppure adhuc sub iudice lis est, tutte espressioni che risalgono al verso di Orazio (Ars poetica, 78): Grammatici certant et adhuc sub iudice lis est «i dotti disputano, e la lite è ancora sotto il giudice», a proposito dell ...
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pi2
pi2 s. m., raro f. – Nome della consonante π, Π, 16a lettera dell’alfabeto greco, corrispondente alla consonante e al segno p dell’alfabeto latino. Nella numerazione greca, un π minuscolo con apice [...] (π′) indica il numero 80, con apice in basso a sinistra (′π) il numero 80.000. Secondo un uso che risale ai grammatici alessandrini, con Π viene indicato il 16° libro dell’Iliade, con π il 16° dell’Odissea. In matematica, il segno π (solitamente ...
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antistrofe
antìstrofe (o antìstrofa) s. f. [dal lat. tardo antistrŏphe e antistrŏpha, gr. ἀντιστροϕή, der. di στρέϕω «voltare» col pref. ἀντί «contro, in senso inverso»]. – 1. a. Parte dell’antico coro [...] , ed era a sua volta seguito dall’epodo: schema riprodotto poi nella canzone detta pindarica. 2. Figura retorica, detta dai grammatici latini anche conversio, consistente nel far terminare più membri di un periodo con la medesima parola. ...
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rintonico
rintònico agg. (pl. m. -ci). – Del poeta greco Rintóne (lat. Rhinton), vissuto a Taranto fra il 4° e 3° sec. a. C.: commedia r. (lat. fabula rhintonica), nome che i grammatici latini diedero [...] al tipo di rappresentazioni di parodie mitologiche, dette dai Greci ilarotragedie ...
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etimo
ètimo s. m. [dal gr. ἔτυμον, neutro sostantivato dell’agg. ἔτυμος «vero, reale»]. – 1. Presso i filosofi e i grammatici greci e latini, il significato «vero», «reale» di una parola, che veniva [...] una connessione, spesso arbitraria, tra la forma della parola stessa e l’oggetto da essa indicato (come quando Elio Stilone, grammatico latino del 2°-1° sec. a. C., intendeva il lat. vulpes «volpe» come sincopato per volipes «che vola con i ...
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endiadi
endìadi s. f. [dal lat. tardo (h)endiădys, nome formato dai grammatici latini sul gr. ἓν διὰ δυοῖν «una cosa per mezzo di due»]. – Figura retorica per cui un concetto viene espresso con due termini [...] coordinati, di solito due sostantivi al posto di un sostantivo determinato da aggettivo o complemento di specificazione. Es.: Di ceneri e di pomici e di sassi Notte e ruina (Leopardi), cioè «tenebrosa ...
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ettlissi
(anche ectlipsi o ectlissi) s. f. [dal gr. ἔκϑλιψις «spremitura; soppressione di suoni», der. di ἐκϑλίβω, propr. «spremere»]. – Nella terminologia dei grammatici greci, caduta di un fonema interno [...] o finale di parola: per es. dorico σκᾶπτον rispetto all’attico σκῆπτρον «scettro». Anche sinon. di elisione ...
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digamma
s. m. [dal lat. digamma, gr. δίγαμμα, propr. «doppio gamma» (comp. di δι- «due» e γάμμα, nome della lettera Γ), detto così per la forma], invar. – Sesta lettera dell’alfabeto greco più antico; [...] ) e ha la forma Ϝ, simile appunto all’aspetto di due Γ sovrapposti. In fonologia greca si suol chiamare digamma anche la semivocale u̯, come suono. I grammatici antichi dissero «eolico» il digamma perché ad essi era noto attraverso i poeti eolici. ...
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Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità ecc. In senso ristretto e più comunemente,...
sineresi Presso i grammatici greci, la contrazione di due vocali (ὁρῶντες da ὁράοντες). Nella poesia italiana, fusione in un’unica sillaba metrica di due o più vocali contigue nella medesima parola. Il fenomeno contrario è la dieresi (➔).