ordinale
agg. [dal lat. tardo (dei grammatici) ordinalis, der. di ordo -dĭnis «ordine»]. – Che indica un ordine, una progressione: numeri o. (o, assol., gli o. s. m. pl.), quelli che esprimono il posto, [...] , spec. nella denominazione di sovrani e pontefici, I, II, III, ecc.; in lettere: primo, secondo, terzo, ecc.); in grammatica, si designano come ordinali gli aggettivi numerali che indicano il posto d’ordine progressivo (come primo, secondo, terzo ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. [...] in p., di persona che non si dà pace di qualche dolore, o che è spiritualmente o fisicamente irrequieta). d. In grammatica, complemento di p., complemento che esprime la pena a cui qualcuno è condannato (in latino si rende comunem. con l’ablativo ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; [...] , si dice piuttosto virile). In botanica, impropriamente, fiore m., o anche pianta m., che porta solo stami. 3. a. In grammatica, genere m. (anche s. m., il m.), classe della categoria del genere grammaticale, presente in molte lingue, alla quale ...
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moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è [...] d’Europa: i m. carbonari del 1821; i. m. europei del 1848; i m. mazziniani; i m. del Risorgimento. 4. In grammatica, in senso ampio, verbi di moto, i verbi che esprimono un movimento (per es., andare, correre, spedire); complementi di moto, quelli ...
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analisi
anàliṡi s. f. [dal gr. ἀνάλυσις, der. di ἀναλύω «scomporre, risolvere nei suoi elementi»]. – 1. Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a [...] o l’interpretazione di un concetto complesso attraverso l’esame degli elementi semplici che lo compongono. In grammatica, a. grammaticale, identificazione del valore grammaticale delle parole, ossia della classe o parte del discorso cui ciascuna ...
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triale
trïale agg. e s. m. [der. di tri-, sul modello di duale]. – In linguistica e in grammatica, numero t. (e, come s. m., il triale), categoria morfologica, esistente in alcune lingue dell’Australia [...] sud-orientale, che specifica nel pronome o nelle forme personali del verbo il valore di tre unità (in opposizione al singolare, al duale e al plurale) ...
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analizzare
analiżżare v. tr. [adattam. del fr. analyser (der., senza suffisso, di analyse «analisi»), inteso come se appartenesse alla serie dei verbi in -iser «-izzare»]. – Sottoporre ad analisi, scomporre [...] concetto; a. i proprî sentimenti; a. un periodo, una proposizione, un brano, fare l’analisi dei varî elementi rispetto alla grammatica o alla sintassi; a. chimicamente, fare l’analisi chimica; a. la situazione del mercato, i metodi di lavorazione, le ...
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conclusivo
concluṡivo agg. [der. di concludere]. – 1. Che conclude, o è atto a concludere: vorrei una risposta c.; sono argomenti poco c.; il suo intervento è stato conclusivo. 2. In grammatica, congiunzioni [...] c. (o, come s. f., le conclusive), le congiunzioni perciò, quindi, dunque, ebbene, pertanto, cosicché e sim., con le quali s’introduce una proposizione coordinata che esprime la conseguenza, la conclusione ...
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sillabico
sillàbico agg. [dal lat. tardo syllabĭcus (gr. συλλαβικός)] (pl. m. -ci). – 1. Di sillaba, delle sillabe, che consiste in una sillaba, che si riferisce a una sillaba o alle sillabe, singolarmente [...] , diversa dalla quantità vocalica che riguarda la sola vocale della sillaba; sovrapposizione s., lo stesso che aplologia. b. Nella grammatica greca scolastica, aumento s. (v. aumento, n. 2). c. Nella didattica elementare, metodo s., uno dei metodi d ...
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lucere
lùcere v. intr. [lat. lūcēre, der. di lux lucis «luce»], ant. e poet. – Mandar luce, risplendere. Usato soprattutto nella 3a pers. sing. e pl. del presente (luce, lùcono), dell’imperfetto (lucéva, [...] ). In senso fig. (come sinon. meno com. di splendere, brillare): facevo lucere innanzi alla gioventù uno schema di grammatica filosofica (F. De Sanctis); detto in partic. della gloria, della virtù, della bellezza, e d’altre qualità o sentimenti ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale...
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; il medesimo codice contiene anche una trascrizione...