invariabile
invariàbile agg. [comp. di in-2 e variabile]. – Non variabile, non soggetto a variazione: norme, leggi i.; quindi anche costante: mantenere i. la temperatura di un ambiente; persona di carattere, [...] di umore i.; a ogni mia richiesta, la sua i. risposta è «no». In grammatica, di vocabolo la cui terminazione non cambia col mutare del numero e del genere o, nelle lingue in cui esiste la declinazione, del caso: gli aggettivi «pari» e «dispari» sono ...
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glottodidattica
glottodidàttica s. f. [comp. di glotto- e didattica]. – Settore della linguistica, e più propriam. della linguistica applicata, che ha per oggetto l’insegnamento delle lingue (cioè della [...] scolastici sia adottandone altri fondati su concezioni e teorie linguistiche diverse (strutturalismo, linguistica generativo-trasformazionale, grammatica contrastiva, ecc.) e col sussidio delle tecniche e degli apparati più avanzati (computer, mezzi ...
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provenienza
proveniènza s. f. [der. di proveniente, part. pres. di provenire]. – Il provenire da un luogo, e più comunem. il luogo da cui si proviene: la p. dei viaggiatori, delle merci in transito; [...] dell’azienda ove è stata prodotta; certificato di p., documento, rilasciato da un pubblico ufficiale o sim., che attesta la provenienza, per lo più geografica, di una merce. Per il complemento di p., o di origine, in grammatica, v. origine, n. 3. ...
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possessivo
agg. [dal lat. possessivus, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. Che esprime il concetto di possesso, che indica a chi una cosa appartiene. In grammatica: a. Aggettivi [...] p., espressione con cui è talora indicato anche il genitivo sassone (v. sassone); caso p., denominazione che i grammatici latini talvolta usarono per il genitivo, essendo questo caso adoperato prevalentemente per esprimere un rapporto di possesso. c ...
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possibilita
possibilità s. f. [dal lat. tardo possibilĭtas -atis]. – 1. Il fatto di esser possibile, la caratteristica di ciò che può esistere, realizzarsi, avvenire: c’è la p. che tutto finisca bene; [...] esiste la p. che le cose cambino; non vedo la p. di salvarlo. In grammatica, periodo ipotetico della p., quello in cui si pone come condizione un fatto possibile (v. ipotetico, n. 2). Talvolta, con senso affine a probabilità: c’è ancora qualche p. ...
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appositivo
appoṡitivo agg. [dal lat. appositivus, der. di apponĕre «apporre»]. – 1. Aggiunto a completamento di qualche cosa: titolo a. e non essenziale. 2. In grammatica, che funge da apposizione: proposizione [...] a.; complemento appositivo. 3. ant. Fittizio, posticcio: sotto nome a. d’altro padre, teneramente la nutricò (Boccaccio) ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si [...] rapporto di dipendenza o somiglianza: che cosa hanno di c. (o che cosa c’è di c. tra) questi due fatti? In grammatica, sostantivi di genere c., quei sostantivi (come custode, parente, artista) che hanno un’unica terminazione per il maschile e per il ...
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declinare
v. intr. e tr. [dal lat. declinare, comp. di de- e clinare «chinare, piegare»; in alcune accezioni (v. oltre), dal fr. décliner]. – 1. intr. (aus. avere) a. Piegare, volgersi verso il basso; [...] (da parte del giudice) la propria mancanza di giurisdizione a conoscere dell’azione proposta. 4. tr. In grammatica, enunciare ordinatamente le forme che un sostantivo, un aggettivo, un pronome assumono nella declinazione. 5. Manifestare, dichiarare ...
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aumento
auménto s. m. [dal lat. augmentum, der. di augere «accrescere»]. – 1. L’aumentare, accrescimento: a. del raccolto, delle spese, dei prezzi, del costo della vita; a. di peso, di statura, di volume, [...] di passato (per es., in greco, l’imperfetto ἔλειπον e l’aoristo ἔλιπον si oppongono al presente λείπω). Nella grammatica scolastica, con riferimento al verbo greco, si distinguono un a. sillabico, quando per esso la parola viene aumentata di una ...
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futuro
agg. e s. m. [dal lat. futurus, part. futuro di esse «essere»]. – 1. agg. Che sarà o verrà in seguito; che, rispetto al presente, deve ancora avvenire: i secoli f.; la vita f. (in partic., quella [...] l’incertezza del f.; speranze per il f., ecc.; locuz. avv. in futuro, nel tempo avvenire. 3. agg. e s. m. In grammatica, tempo f., o assol. futuro, categoria del verbo che indica l’azione in quanto si deve svolgere nel futuro (appartiene quindi alle ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale...
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; il medesimo codice contiene anche una trascrizione...