causativo
cauṡativo agg. [dal lat. tardo causativus, der. di causari «causare»]. – 1. Che è causa, che ha potenza di causare: assai ben si può comprendere la tristizia esser c. dell’ira (Boccaccio). [...] 2. In grammatica: a. ant. Caso c., il quarto caso, il caso accusativo (lat. casus causativus, in Prisciano, calco del gr. αἰτιατικός: cfr. accusativo). b. Verbi c. (o fattivi), verbi derivati che esprimono un’azione non compiuta dal soggetto ma fatta ...
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composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi [...] c., in grammatica, quelli formati con l’ausiliare e il participio passato; interesse c., v. interesse. Con funzione di participio: l’uomo è c. di anima e di corpo; appartamento c. di sette vani; e riferito alla composizione tipografica: pagina mal c ...
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logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio [...] : logico!, è ovvio, è naturale); sarebbe più l. attendere; a questo punto, non sarebbe l. ritirarsi. Per il soggetto l. in grammatica, v. soggetto. c. Riferito a persona, che ragiona con logica, in modo conforme alla ragione e anche al buon senso: un ...
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prossimo
pròssimo agg. e s. m. [dal lat. proxĭmus, superl. di prope «vicino»]. – 1. Molto vicino (nello spazio), che si trova a brevissima distanza: l’albergo è p. alla stazione; siamo p. alla meta; [...] dentro a’ suoi orti ebbe con seco (Machiavelli); in un p. passato; il mese p. passato, quello immediatamente trascorso. In grammatica, passato p., uno dei tempi del verbo, nel modo indicativo; si contrappone a passato remoto, e serve a indicare un ...
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specificativo
agg. [der. di specificare], non com. – Che serve a specificare: al contratto va aggiunta una postilla s.; in grammatica, determinazione s.; complemento s., di specificazione. ...
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specificazione
specificazióne s. f. [dal lat. mediev. specificatio -onis, der. del lat. tardo specificare «specificare»]. – 1. Lo specificare e l’essere specificato; indicazione esplicita, descrizione [...] spetterà al proprietario della materia prima, che dovrà però pagare il prezzo della mano d’opera). 3. In grammatica, complemento di specificazione, complemento indiretto che specifica, ossia determina e precisa, un aggettivo (per es., pieno di buona ...
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enunciativo
(o enunziativo) agg. [dal lat. enuntiativus]. – 1. Atto a enunciare, che serve a enunciare: termini enunciativi. In grammatica, proposizioni e. (o assertive), quelle con cui si afferma o [...] enuncia qualche cosa, senza dare alla frase un particolare tono interrogativo, o esclamativo, o volitivo; possono essere di forma positiva (per es., Oggi fa caldo) o negativa (per es., Non ho appetito). ...
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svarione
svarióne s. m. [der. di svariare]. – Grosso errore, sproposito riguardante soprattutto l’uso della lingua e della grammatica, o che rivela mancanza d’informazione, di cultura: nel tuo compito [...] ci sono molti s.; un libro pieno di s. tipografici; uno s. di calcolo; uno s. di geografia; ne dice degli s., quando parla! Anche con riferimento a errore compiuto in una competizione sportiva: per uno ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] all’u.; l’accentazione corretta di «edile» è piana, ma nell’u. ormai è sdrucciola; è l’u., più che la grammatica, che fa legge; vocabolario, dizionario dell’u., che attesta lo stato corrente, contemporaneo, di una lingua, in contrapp. al dizionario ...
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dipendere
dipèndere (ant. depèndere) v. intr. [dal lat. dependēre «pendere da, dipendere», comp. di de- e pendēre «pendere», con mutamento di coniugazione (cfr. pendere)] (pass. rem. dipési, dipendésti, [...] uffici, stabilimenti, istituti, ecc., la cui attività sia diretta o controllata da organi superiori. 4. In grammatica, essere in rapporto di subordinazione: proposizione consecutiva che dipende direttamente dalla principale. ◆ Part. pres. dipendènte ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale...
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; il medesimo codice contiene anche una trascrizione...