dimostrativo
agg. [dal lat. demonstrativus]. – 1. a. Atto a dimostrare, che tende a dimostrare: discorso d.; fatti, ragionamenti dimostrativi. b. Attributo di uno dei tre generi dell’eloquenza quali [...] con cui si distrae l’attenzione del nemico fingendo di attaccarlo da un lato per attaccarlo risolutamente altrove. 2. In grammatica, aggettivo d., pronome d., l’aggettivo o il pronome con il quale il parlante accenna, quasi con gesto manuale, a ...
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semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. [...] a composto: fiore, foglia, infiorescenza s. (sempre in botanica, perianzio s., il perigonio a un solo verticillo); in grammatica, tempo s., il tempo verbale formato senza verbo ausiliare (per es. andai, pass. rem., rispetto al tempo composto sono ...
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complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue [...] piccole professioni, trasformata più tardi in scuola secondaria di avviamento professionale, a sua volta soppressa nel 1965. 2. a. In grammatica, proposizioni c., v. completivo, n. 2. b. In fonologia, distribuzione c., quella di due o più tipi fonici ...
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complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici [...] a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica, ogni elemento che serve a completare la frase, oltre a quelli, soggetto e predicato, che ne formano la parte essenziale e oltre agli elementi aggiuntivi, attributi e apposizioni: c. diretto, o c. oggetto ...
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completivo
agg. [dal lat. tardo completivus, der. di complere «compiere»]. – 1. letter. raro. Che serve a rendere completo: articolo c. di una legge. 2. In grammatica, proposizione c. (o completiva s. [...] f.), proposizione subordinata che ha la funzione di soggetto o di complemento diretto o indiretto; lo stesso che proposizione complementare. Le proposizioni oggettive, soggettive o interrogative indirette ...
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sceva
scevà s. m. [dall’ebr. shĕwā, der. di shaw «niente»]. – 1. Simbolo grafico ebraico che viene sottoscritto a un grafema consonantico e che denota assenza di vocale dopo la consonante soprascritta. [...] 2. In glottologia, termine (desunto dalla grammatica ebraica) col quale si indica una vocale di timbro indistinto (vocale neutra), di quantità ridotta, di scarsa sonorità e scarsa tensione articolatoria, graficamente rappresentata dai glottologi con ...
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paragone
paragóne s. m. [der. di paragonare]. – 1. Antico nome di una varietà di diaspro nero (oggi detta più spesso pietra di p., e scientificamente lidite) adoperata per saggiare l’oro, per determinarne [...] p. (con sign. simile anche la locuz. fig. pietra di p.: prendere come pietra di paragone). Complemento di p., in grammatica, quello costituito dal secondo termine di paragone dopo un aggettivo o un avverbio di grado comparativo (per es.: «egli è più ...
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sfarfallone
sfarfallóne (meno com. farfallóne) s. m. [der. di farfalla], fam. – Grave errore, spec. nell’uso di una lingua e nel rispetto della grammatica; con sign. più ampio, sproposito di varia natura: [...] un tema, un discorso pieno di sfarfalloni ...
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appellativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo appellativus]. – 1. agg. Di appello, capace di appello: atto a., con cui si appella ad altro tribunale. 2. In grammatica, non com., nome a., o assol. appellativo, [...] il nome comune, concreto o astratto (uomo, verità), in quanto distinto dal proprio (Romolo, Roma, Italia). 3. s. m. Soprannome o epiteto dato a persona: a. ingiurioso, scherzoso; tutti lo conoscono con ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] enunciato: parola che compie la f. di soggetto, di predicato, di complemento, di attributo (e più genericam., in grammatica e nel lessico: aggettivo con funzione o con funzioni di avverbio; participio con funzione di sostantivo, ecc.). Si distingue ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale...
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; il medesimo codice contiene anche una trascrizione...