paradigma
s. m. [dal lat. tardo paradigma, gr. παράδειγμα, der. di παραδείκνυμι «mostrare, presentare, confrontare», comp. di παρα- «para-2» e δείκνυμι «mostrare»] (pl. -i). – 1. Esempio, modello. In [...] partic., in grammatica, modello di declinazione o di coniugazione dato dai manuali di studio (per es., in latino, la flessione di rosa, di rivus, ecc., per le declinazioni; di amare, monere, legĕre, audire per le quattro coniugazioni); anche, l’ ...
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paradigmatico
paradigmàtico agg. [dal gr. παραδειγματικός] (pl. m. -ci). – 1. Che serve di paradigma, cioè di esempio, di modello; che ha valore esemplare. In grammatica, che costituisce il paradigma, [...] un paradigma. 2. In linguistica, rapporti p., i rapporti che intercorrono tra gli elementi della frase e gli elementi che virtualmente potrebbero alternarsi con essi nella frase, distinti dai rapporti ...
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indicativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo indicativus, der. di indicare «indicare»]. – 1. agg. a. Che ha lo scopo d’indicare, o è atto a indicare: segno, segnale i.; una freccia i. della direzione (in [...] della selezione di atleti per la formazione di una squadra per competizioni internazionali. In partic., in grammatica: aggettivi i., denominazione che definisce complessivamente, per distinguerli dai qualificativi, gli aggettivi pronominali, cioè i ...
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apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana [...] in questo Vocabolario, indica pronuncia palatalizzata di una consonante: l’, n’, = gl(i) e gn come nell’ital. aglio e gnomo.
Grammatica. – Nell’ortografia italiana, l’apostrofo serve a indicare: 1) l’elisione di una vocale finale, per es. l’arte, l ...
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finito
agg. [part. pass. di finire]. – 1. a. Giunto o condotto a termine, compiuto: arrivare a spettacolo f.; sono ormai due anni f. che ha lasciato il paese. Frequente nell’uso fam. la locuz. farla [...] il quale non è possibile stabilire una corrispondenza biunivoca tra i suoi elementi e gli elementi di un suo sottoinsieme. b. In grammatica, modi f., i modi del verbo che distinguono la persona, il numero e il tempo (cioè l’indicativo, il congiuntivo ...
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dimestichezza
dimestichézza s. f. [der. di dimestico]. – Familiarità, confidenza: avere, prendere d. con qualcuno, trattare con d.; anche con allusione a relazioni più intime: teneva stretta d. con una [...] cortigiana (M. Adriani). Per estens.: avere d. con la grammatica, con un autore, con un’arte, ecc., averne conoscenza pratica, spec. in frasi negative e scherz.: ho poca d. con l’aritmetica. ...
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competence
〈kòmpitëns〉 s. ingl. (propr. «competenza»), usato in ital. al femm. – In linguistica, termine della grammatica generativa, tradotto in ital. con competenza (v. questa voce, nel sign. 2). ...
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diminutivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo deminutivus]. – Propr., atto a diminuire, che vale a diminuire. In grammatica, forma d. (o più comunem. diminutivo s. m.), derivazione morfologica di un nome che [...] serve a indicare una diminuzione quantitativa, una misura ridotta, o ad attribuire un valore affettivo: casetta «casa piccola» o «casa graziosa e cara»; morfologicamente, si ottiene di regola per mezzo ...
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compilare
v. tr. [dal lat. compīlare «saccheggiare», quindi «comporre uno scritto prendendo qua e là»] (io compìlo, meno corretto còmpilo, ecc.). – 1. Scrivere, comporre, raccogliendo e ordinando materiale [...] tratto da altre opere o fonti: c. un vocabolario, una grammatica, un’antologia, un codice di leggi; c. un giornale. Più genericam., scrivere, stendere, redigere, ma sempre di opere che non richiedono originalità e in cui si debbano raccogliere e ...
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attivo
agg. e s. m. [dal lat. activus, der. di actus, part. pass. di agĕre «fare»]. – 1. a. Che agisce e ha capacità di agire, operoso: un uomo molto a.; Questa picciola stella si correda D’i buoni spirti [...] molto lavoro: un negozio, un ufficio, un ente, uno studio (professionale), un pubblico esercizio attivo, attivissimo. 2. In grammatica, definisce un sistema di forme verbali che esprimono l’azione in quanto fatta dal soggetto, in contrapp. alla ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale...
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; il medesimo codice contiene anche una trascrizione...