negativa
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. negativo; il sign. 2 ricalca l’ingl. negative e il fr. négative]. – 1. a. L’atto del negare, soprattutto nelle locuz. mettersi, stare, tenersi, mantenersi [...] si nega qualche cosa: mere asserzioni o negative di fatti particolari (Beccaria); anche opposizione, disapprovazione; in grammatica, particella negativa (o avverbio negativo), negazione: la negativa «non». 2. In fotografia, negativa (o anche negativo ...
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esperanto
s. m. e agg. [dallo pseudonimo Doktoro Esperanto assunto dall’inventore, che in lingua esperanto significa «dottore speranzoso»], invar. – Lingua internazionale artificiale, la più diffusa [...] nel 1887 dal medico polacco L. L. Zamenhof, per favorire le relazioni e l’avvicinamento dei popoli; la sua grammatica consta di poche e semplici regole e il suo lessico consiste di vocaboli formati modificando, con determinati prefissi e suffissi ...
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sbagliare
v. intr. e tr. [lo stesso etimo di abbagliare, con altro prefisso] (io sbàglio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Incorrere in un errore, in un’inesattezza di valutazione o di giudizio: credo [...] ’inesattezza nel fare un calcolo: s. a prendere le misure; s. nell’applicazione di una formula; commettere un errore di grammatica o di ortografia nel parlare o nello scrivere, esprimersi o tradurre in modo errato: s. a leggere; s. nel copiare. Anche ...
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modale2
modale2 agg. [der. di modo]. – Di modo, relativo al modo. In partic.: 1. In grammatica, avverbî m., quelli che esprimono il modo, la maniera di compiere un’azione, più comunem. detti avverbî [...] di modo o di maniera (v. modo, n. 2 a). Proposizione m., proposizione subordinata che indica il modo con cui avviene ciò che è detto nella prop. reggente; è espressa per lo più con il verbo al gerundio ...
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strumentale
(letter. istrumentale, ant. instrumentale) agg. [der. di strumento]. – 1. Eseguito, attuato per mezzo di strumenti: a. Con riferimento a strumenti di misura: osservazioni, rilievi, dati s.; [...] s., organizzato per mettere in crisi il governo; talvolta la stampa fa un uso s. degli scandali politici. 3. In grammatica, caso s. (anche come s. m., lo strumentale), caso della declinazione indoeuropea, che esprime il concorso di persone, cose o ...
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negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella [...] sulla n. (v. negativa, nel sign. 1 a); raramente riferito a persona: mantenersi negativo, tenersi sulla negativa. In grammatica, particella n., la particella no; avverbî n., gli avverbî non, né; proposizione n., quella il cui verbo è accompagnato ...
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strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e [...] la maggior difficoltà, era s. per lui (Manzoni). Per un’accezione partic. della locuz. s. urbanistici, v. urbanistico. 5. In grammatica, complemento di s., più spesso complemento di mezzo o s. (v. mezzo2, n. 3 b). 6. Atto pubblico, redatto da un ...
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scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato [...] s’intende anche comporre con buono o cattivo stile, o esprimersi per iscritto con maggiore o minore rispetto della grammatica, in modo leggibile o illeggibile, ecc.); s. qualcosa di propria mano, di proprio pugno. d. Esprimere graficamente una parola ...
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struttura
s. f. [dal lat. structura, der. di struĕre «costruire, ammassare», part. pass. structus]. – In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione [...] , del sardo, del siciliano); s. fonologica, morfologica, sintattica o sintagmatica, lessicale, semantica. In partic., in grammatica generativa, s. superficiale, l’organizzazione sintagmatica che si rileva concretamente nell’esecuzione (frase, periodo ...
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trisillabismo
s. m. [comp. di tri- e sillaba, col suff. -ismo]. – Nella terminologia moderna della grammatica del greco antico, legge (o regola) del t., denominazione corrente del sistema di regolamentazione [...] dell’accento di parola, il quale può cadere solo su una delle tre ultime sillabe (sulla terzultima solo a patto che la vocale dell’ultima sillaba sia breve) ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale...
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; il medesimo codice contiene anche una trascrizione...