irreale
agg. [comp. di in-2 e reale2]. – Privo di realtà, di esistenza effettiva, che è fuori della realtà o la supera (spesso sinon. di fantastico, immaginario): ipotesi, sogni i.; vivere in un mondo [...] paesaggio i.; creare un’atmosfera i.; descrivere fatti, situazioni i.; una creatura così bella da parere irreale. Nella grammatica tradizionale, di modi e forme verbali usati per esprimere condizioni di fatto impossibili: periodo ipotetico i., o, più ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] Bruder «fratello», plur. Brüder); inoltre (in opposizione a debole o determinato), di aggettivo che non segua la flessione determinata. Nella grammatica greca, sono detti forte e fortissimo due tipi di aoristo. 10. Come s. m. con valore neutro: a. La ...
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irrealta
irrealtà s. f. [der. di irreale, sul modello di realtà]. – Carattere di ciò che è irreale, e più astrattamente la negazione stessa della realtà, la non-realtà: i. di una supposizione; le chimere [...] appartengono alla sfera dell’irrealtà. In grammatica, periodo ipotetico dell’i., v. ipotetico. ...
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soggettivo
(ant. suggettivo) agg. [dal lat. tardo subiectivus, der. di subiectum: v. soggetto2 e cfr. subiettivo]. – 1. a. Che riguarda il soggetto, che ha fondamento nel soggetto: valore s. dei giudizî. [...] le parestesie, le false vertigini, ecc. In tutti questi sign. si oppone a oggettivo e obiettivo. 2. In grammatica: a. Proposizione s., proposizione subordinata che compie la funzione di soggetto rispetto al verbo della proposizione reggente. In ital ...
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irregolare
agg. [dal lat. tardo irregularis, comp. di in-2 e regularis «regolare1»]. – 1. a. In genere, che non è conforme alle regole o a una determinata regola, che è in contrasto con le disposizioni [...] un cavallo per andatura i., nelle corse al trotto quando il cavallo tende a passare al galoppo. In grammatica, nomi, verbi i. (o con declinazione, coniugazione i.), che si allontanano dalla flessione regolare seguita dalla maggioranza degli ...
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desiderativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo desiderativus]. – 1. agg. Che esprime desiderio: congiuntivo d. (o ottativo), in grammatica latina, quello con cui si esprime un desiderio (per es.: velim «vorrei»; [...] utinam pater adesset «oh, se il padre fosse qui», ecc.). Anticam. significò anche «desiderabile» e «desideroso». 2. s. m. In morfologia, formazione verbale, la quale indica il desiderio di compiere l’azione ...
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esercizio
eṡercìzio s. m. [dal lat. exercitium, der. di exercere «esercitare»]. – 1. L’esercitare, nei varî sign. del verbo: e. della memoria, della mente; e. della virtù, della carità, della pazienza; [...] si esercita nell’applicazione delle regole studiate e acquista pratica di una materia: esercizî di pronuncia, di grammatica, di versione; e. facili, difficili, graduali; fare, eseguire, correggere un esercizio. In matematica, problema alla cui ...
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antecedente
antecedènte agg. e s. m. [dal lat. antecedens -entis, part. pres. di antecedĕre «precedere, andare avanti»]. – 1. agg. Che precede: il giorno a.; nel capitolo, nella lezione antecedente. [...] un soggetto, tutte le circostanze individuali e soprattutto ereditarie che possono spiegare certe anomalie del soggetto stesso. c. In grammatica, a. di un pronome relativo, il termine (nome, pronome) al quale il pronome relativo si riferisce (per es ...
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accordare
v. tr. [lat. mediev. accordare «conciliare», der. di cor cordis sul modello del lat. concordare; nel sign. 2 a, e più ancora nel sign. 2 d, raccostato a corda] (io accòrdo, ecc.). – 1. Mettere [...] , la sospensione di un pagamento; a. il perdono giudiziale, la non iscrizione nel casellario giudiziario, ecc. 4. In grammatica, attribuire ai varî elementi di una proposizione le desinenze del genere, numero, caso e persona secondo le norme della ...
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lessema
lessèma s. m. [der. di less(ico), col suff. -ema di fonema, glossema] (pl. -i). – In linguistica, termine tecnico per designare l’unità lessicale, cioè la minima unità significativa di un lessico [...] (e non di una grammatica, per cui si distingue dal morfema); in un’accezione più generale, l’unità astratta che in un lessico, inteso come lista di parole o dizionario, anche ideale, viene assunta come forma di base che comprende tutto l’insieme ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale...
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; il medesimo codice contiene anche una trascrizione...