presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» [...] ... secondo che l’antiche storie e la comune opinione de’ p. pare che vogliano, ebbe inizio da’ Romani (Boccaccio). 3. In grammatica, tempo p. (o assol. presente s. m.), tempo del verbo che indica azione che si compie nel momento in cui avviene la ...
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quiete
quiète s. f. [dal lat. quies -etis]. – 1. Lo stato di ciò che è fermo rispetto a un sistema di riferimento; immobilità. Con questo senso, si contrappone di solito a moto, spec. nella fisica: un [...] corpo in q.; passaggio dallo stato di q. allo stato di moto; in grammatica e nella lessicografia, verbi di q. e verbi di moto, soprattutto con riguardo alla reggenza di complementi di luogo. Nell’uso corrente, con valore relativo (più vicino a calma ...
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ossitono
ossìtono agg. [dal gr. ὀξύτονος, comp. di ὀξύς «acuto» e τόνος «accento»]. – Nella grammatica greca, di parola che ha l’accento acuto sulla vocale dell’ultima sillaba (anche come s. f., le ossitone, [...] o, non com., come s. m., gli ossitoni). Il termine è usato anche per lingue diverse dal greco, per indicare parole accentate sull’ultima sillaba ...
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anomalia
anomalìa s. f. [dal gr. ἀνωμαλία, lat. anomalĭa; v. anomalo]. – Irregolarità, difformità dalla regola generale, o da una struttura, da un tipo che si considera come normale: le a. della natura; [...] : 1. In linguistica, con riferimento alle lingue classiche, irregolarità di rapporti tra gli elementi linguistici, che i grammatici greci della scuola di Pergamo (detti perciò anomalisti) consideravano come il principio fondamentale della lingua, in ...
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anomalo
anòmalo agg. [dal lat. tardo anomălus, gr. ἀνώμαλος, comp. di ἀν- priv. e ὁμαλός «uguale»]. – Che non è conforme alla regola generale, alla norma, al comportamento consueto, alla struttura tipica, [...] . di abnorme o patologico (per es., in medicina, accrescimento a., moltiplicazione a. delle cellule, ecc.). In partic.: nella grammatica latina e italiana, verbi a., verbi il cui paradigma risulta dal concorso di temi verbali diversi (lat. fero, tuli ...
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esclamazione
esclamazióne s. f. [dal lat. exclamatio -onis]. – L’esclamare, e più spesso, in senso concr., la parola o le parole dette esclamando: prorompere in esclamazioni; un’e. di gioia, di dolore, [...] di sdegno, di meraviglia, ecc. In grammatica (anche interiezione), espressione verbale di un sentimento, affidata al tono della voce e ad altri mezzi espressivi, come gesti, mimica facciale, ecc., per cui sta spesso ai margini del linguaggio ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono [...] due anni i corsi e le dispute, rimanendovi per un altro anno, durante il quale si esercitavano attivamente a sostenere dispute di grammatica e di logica, per passare poi al grado di questionista. 2. estens. Chi usa sofismi: quell’avvocato è un s ...
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femminile
(ant. e poet. feminile) agg. [der. di femmina]. – 1. a. Di femmina, di donna: sesso f.; corpo, animo, psicologia f.; una grazia squisitamente f.; gusti tipicamente f.; abito f.; arti f.; un’intelligenza [...] sia a piante: gamete f., l’ovocellula o uovo; impropriam., fiore f., quello che porta solo carpelli. 3. In grammatica, genere f. (anche s. m., il f.), classe della categoria del genere grammaticale, presente in molte lingue, alla quale appartengono ...
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descrittivo
agg. [dal lat. tardo descriptivus, der. di describĕre «descrivere»]. – 1. In genere, che si propone di descrivere, che costituisce o contiene una descrizione: pagine d.; parti d. di un’opera [...] embriologia d. e comparata); metodo d., il metodo che è alla base della sistematica (o classificazione). d. In linguistica, grammatica d., quella in cui si espone lo stato di una lingua nelle sue parti (fonetica, morfologia, sintassi), descrivendo le ...
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esecuzione
eṡecuzióne s. f. [dal lat. exsecutio -onis, der. di exsĕqui «eseguire», part. pass. exsecutus]. – 1. a. L’atto dell’eseguire, compimento, attuazione pratica: e. di una volontà, di un’idea, [...] senso, anche assol., per antonomasia: l’e. era stabilita per la mattina seguente). 3. In linguistica, con riferimento alla grammatica generativa di N. Chomsky, termine con cui è tradotto talora l’ingl. performance, per indicare l’uso effettivo della ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale...
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; il medesimo codice contiene anche una trascrizione...