merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] di legittimità, concernente cioè solo l’esame della corretta interpretazione e applicazione della legge da parte dei giudici di grado inferiore, a prescindere cioè da ogni esame del caso concreto portato in giudizio. Per estens., nell’uso com ...
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vicebrigadiere
vicebrigadière s. m. [comp. di vice- e brigadiere]. – Sottufficiale di grado immediatamente inferiore a quello di brigadiere (solo per i carabinieri e per la guardia di finanza): corrisponde [...] al grado di sergente delle altre forze armate dell’esercito e dell’aeronautica e al grado di vicesovrintendente della Polizia di stato e della Polizia penitenziaria. ...
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subalterno
subaltèrno agg. [dal lat. tardo subalternus, comp. di sub- e alternus «alterno»]. – 1. Che è subordinato, in sottordine e in diretta dipendenza, rispetto ad altri di grado maggiore, o anche, [...] s.; avere un ruolo s.; personale s. (e impiegati s.), denominazione, ora sostituita da personale ausiliario, dei dipendenti di grado inferiore del pubblico impiego; ufficiali s., i sottotenenti e tenenti dell’esercito e dell’aeronautica militare e i ...
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aspirante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di aspirare]. – 1. agg. Che aspira: pompa a., pompa che solleva l’acqua, per semplice aspirazione, e la scarica al livello al quale essa è installata. 2. s. m. [...] i giovani degli ultimi anni delle rispettive accademie non ancora nominati ufficiali. b. A. ufficiale, nell’esercito italiano, grado degli ufficiali di complemento, intermedio fra l’aiutante di battaglia e il sottotenente, istituito durante la prima ...
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cugino
s. m. (f. -a) [dal fr. ant. cosin, che risale a una pronuncia vezzeggiativa del lat. consobrinus «cugino»]. – 1. Figlio dello zio o della zia, come grado di parentela reciproco: siamo c.; c. per [...] madre, del padre; per estens., il marito della cugina o la moglie del cugino. C. di secondo grado, figlio di cugino; c. di terzo grado, figlio di figlio di cugino. 2. Cugino del Re, durante la monarchia sabauda, titolo – usato nella corrispondenza ...
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istanza
(ant. instanza o istànzia o instànzia) s. f. [dal lat. instantia «insistenza», der. di instare «stare sopra, insistere, incalzare»]. – 1. a. letter. Insistenza nel chiedere, nel pregare, e la [...] che esercita la propria giurisdizione sulle domande proposte in primo grado (cioè, a seconda del valore della domanda, il di seconda i., quello che giudica le domande proposte in grado di appello; analogam., giudizio di prima, di seconda i., ...
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alto1
alto1 agg. [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre «nutrire, far crescere»]. – 1. a. Che si eleva dal suolo, o da altro piano, con uno sviluppo verticale notevole in sé o rispetto ad altri [...] strategia; Camera a., nel Parlamento inglese, la Camera dei Lords (in contrapp. alla Camera bassa o dei Comuni); con riferimento al grado o alla gerarchia: a. clero; l’A. commissario; l’A. corte di giustizia; A. Comando, lo stesso che Comando Supremo ...
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interpolazione
interpolazióne s. f. [dal lat. interpolatio -onis; v. interpolare2]. – 1. a. Nella critica dei testi, qualunque consapevole alterazione del testo, frequente nei classici e dovuta alla [...] noti): i. lineare, quella ottenuta per mezzo di segmenti congiungenti i punti da interpolare; i. di secondo grado (o quadratica), di terzo grado (o cubica), ecc., quelle in cui i punti sono uniti da curve che rappresentano, rispettivam., polinomî di ...
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apofonico
apofònico agg. [der. di apofonia] (pl. m. -ci). – Concernente l’apofonia: gradi a., i differenti aspetti che una radice o un suffisso assume per l’alternanza delle vocali (grado zero, o ridotto, [...] allungato, quello in cui la vocale alternante che vi appare è lunga); serie a., l’insieme dei gradi apofonici. Con riferimento all’apofonia stilistica: accostamenti a. di parole. Nella versificazione, sono dette talora rime a. quelle (altrimenti ...
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comparativo
agg. [dal lat. comparativus]. – 1. Che stabilisce una comparazione o è fondato sulla comparazione: studio c. delle religioni, di due lingue; ricerche c.; promozione per merito c., disposta [...] compie nel periodo la funzione che ha nella proposizione il compl. di paragone; dipende da un aggettivo o avverbio di grado comparativo, e ha normalmente il verbo di forma esplicita: «il diavolo non è tanto brutto quanto si dipinge»; «hai risposto ...
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In una successione ordinata di termini la cui importanza o, nel caso di grandezze, il cui valore varia progressivamente in ordine crescente o decrescente, il posto di ciascuno dei termini in rapporto agli altri o, più concretamente, il valore...
Comune della prov. di Gorizia (115,1 km2, in gran parte acque interne, con 8663 ab. nel 2008). Sorge su un’isola al margine della laguna a cui dà nome (Laguna di G.) ed è collegata alla terraferma da una strada che, su una striscia di sostegno...