onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] , esaltare una persona, o testimoniarle il rispetto, la riverenza, in cui è tenuta per i suoi meriti, il suo stato, il suo grado, ecc. (in questo senso, è frequente il plur.): fare, rendere onore a qualcuno (al plur., rendere gli o., s’intende per lo ...
Leggi Tutto
finezza
finézza s. f. [der. di fine1]. – 1. Qualità di ciò che è fine, in senso proprio e fig. In partic.: a. Sottigliezza di spessore, di diametro: f. di un filo, di un capello; grado di f. della macinazione, [...] finezza! 2. Sinon. ant. di fino delle monete d’oro o d’argento (v. fino1, n. 2 a). 3. a. Nell’architettura navale, il grado di snellezza dei varî elementi della carena, misurato dal rapporto tra l’area o il volume di ogni parte e l’area o il volume ...
Leggi Tutto
semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. [...] ; si dà tante arie e non è che un s. portaborse. Può essere anche posposto, per indicare che la persona occupa il grado iniziale d’una carriera o il più basso d’una gerarchia (con questa funzione non ha, in genere, tono enfatico): è ancora impiegato ...
Leggi Tutto
sensibile
sensìbile agg. [dal lat. sensibĭlis, con sign. passivo e attivo (der. di sentire «percepire», part. pass. sensus); in alcuni sign., è influenzato dal fr. sensible]. – 1. Con valore passivo: [...] a t. 4. In musica, nel sistema tonale, nota s., e più spesso come s. f., la sensibile, la nota rappresentante il settimo grado della scala quando esso dista un semitono dalla tonica (quindi si nella scala di do maggiore, sol diesis in quella di la ...
Leggi Tutto
positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] aggettivo e, sostantivato, il p.), l’aggettivo che esprime semplicemente una qualità, nel suo stato normale, senza indicazione di grado, in contrapp. al comparativo e superlativo (per es., bello in quanto si oppone a più bello e bellissimo); analogam ...
Leggi Tutto
investire
v. tr. [dal lat. investire «coprire con una veste, rivestire, circondare», nel lat. mediev. «mettere in possesso d’una dignità»] (io invèsto, ecc.). – 1. a. Mettere in possesso di un dominio, [...] e sim., mostrarsi pienamente consapevole e compiaciuto della preminenza e dei diritti che l’autorità o il grado conferiscono e comportarsi nei modi che si ritengono più confacenti alla propria funzione, con ostentazione talora provocatrice o ridicola ...
Leggi Tutto
staticita
staticità s. f. [der. di statico1]. – Condizione di ciò che è statico, in senso proprio e fig. (contrapp., in quest’ultimo caso, a dinamicità). In partic.: 1. Proprietà di ciò che è statico, [...] una grandezza variabile nel tempo che debba essere regolata, sinon. di grado di regolarità, cioè l’inverso del grado di irregolarità; prende anche il nome di statismo o grado di staticità. 2. Nella scienza economica, ipotesi di s., ipotesi secondo ...
Leggi Tutto
terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] scala delle difficoltà relative a singoli passaggi su roccia compiuti in arrampicata libera, articolato in t. grado inferiore e superiore (per l’interrogatorio di t. grado, v. grado1, n. 3 a); t. incomodo, v. incomodo1; terz’ordine (v. ordine, n. 7 e ...
Leggi Tutto
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] molta difficoltà per lo s. disastroso della strada. Frequente anche, con valore generico, la locuz. essere in stato di, essere in grado, in condizione di poter fare qualche cosa: non sono in s. di uscire; il motore è ancora in s. di poter funzionare ...
Leggi Tutto
sergente
sergènte (ant. sargènte) s. m. [dal fr. ant. serjant, sergent (che è il lat. serviens -entis, part. pres. di servire «servire»)]. – 1. a. In epoca cavalleresca, il capo dei donzelli, valletti [...] corrispondente nei carabinieri è vice brigadiere). S. maggiore e s. maggiore capo, in aeronautica e nell’esercito, gradi immediatamente superiori a sergente (corrispondono in marina rispettivam. a secondo capo e secondo capo scelto, e nei carabinieri ...
Leggi Tutto
In una successione ordinata di termini la cui importanza o, nel caso di grandezze, il cui valore varia progressivamente in ordine crescente o decrescente, il posto di ciascuno dei termini in rapporto agli altri o, più concretamente, il valore...
Comune della prov. di Gorizia (115,1 km2, in gran parte acque interne, con 8663 ab. nel 2008). Sorge su un’isola al margine della laguna a cui dà nome (Laguna di G.) ed è collegata alla terraferma da una strada che, su una striscia di sostegno...