pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, [...] I0 penso talvolta che vita, che vita sarebbe la mia, Se già la Signora vestita di nulla non fosse per via (Gozzano); riflettere: bisognava p. prima se fosse o no conveniente. 6. Nel linguaggio fam., con la particella pron., immaginarsi, credere: chi ...
Leggi Tutto
spocchia
spòcchia s. f. [etimo incerto]. – Atteggiamento altezzoso e pieno di sussiego: avere molta s., esser pieno di s.; che spocchia!; Al lume della luna ogni ranocchia Gracidò: Quanta s., quanta [...] s.! (Pascoli); Chi pur ieri cantava, tutto spocchia, E saltellava ... è morto (G. Gozzano, nel sonetto «La morte del cardellino»). ...
Leggi Tutto
colmigno
(o colmìgnolo) s. m. – Variante ant. e tosc. di comignolo: tra la selva di colmigni spessi (Gozzano); colmigni fumanti (A. Negri). ...
Leggi Tutto
ligio
lìgio agg. [dal fr. ant. lige, che è il lat. mediev. *leticus, der. di letus o litus «vassallo»; voce di origine franca, cfr. ted. ledig «libero»] (pl. f. -gie o -ge). – Nel diritto feudale, di [...] Ligio al Pontefice E al mio sovrano, Alzai patiboli Da buon cristiano (Giusti). Per estens., rigidamente attaccato, scrupolosamente osservante: essere l. al proprio dovere, ai regolamenti; signore virtuoso, di molto riguardo, L. al passato (Gozzano). ...
Leggi Tutto
profano
agg. [dal lat. profanus, comp. di pro- «davanti» e fanum «tempio, luogo sacro»; quindi propr. «che sta fuori del sacro recinto»]. – 1. a. Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario [...] più antica d’ogni profana (Vico); chiesa ormai sconsacrata e adibita a usi p.; Odor sacro e p. d’incensi e di belletti! (Gozzano); amore p., quello rivolto a esseri umani, non a Dio; Amor sacro e Amor p., titolo dato comunem. a un dipinto del Tiziano ...
Leggi Tutto
rabescare
v. tr. [der. di rabesco] (io rabésco, tu rabéschi, ecc.), non com. – Ornare, segnare con rabeschi. In senso fig., segnare (o, spreg., imbrattare) con linee, ghirigori, disegni privi di senso: [...] il bimbo aveva rabescato tutto il quaderno; l’incrinatura Il ghiaccio rabescò (Gozzano). ◆ Part. pass. rabescato, anche come agg.: vesti rabescate a fiorami; un rotolo Di fogli rabescati (Giusti); una lunga carabina dalla canna rabescata (Salgari). ...
Leggi Tutto
soleggiare
v. tr. [der. di sole] (io soléggio, ecc.). – Esporre al sole, o far prendere il sole attraverso le aperture, allo scopo di asciugare, di riscaldare, ecc.: s. una stanza, s. l’appartamento. [...] ◆ Part. pass. soleggiato, anche come agg. e con sign. più ampio del verbo, esposto al sole, pieno di sole, assolato: una stanza soleggiata; salivo alla tua volta Pel soleggiato ripido sentiero (Gozzano); era un sabato soleggiato, ventilato (Morante). ...
Leggi Tutto
moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani [...] moneta o dignitade (Dante); per tema di morire con moneta la guardia corrompono (Boccaccio); Del buon mercante inteso alla m. (Gozzano), al guadagno, a far soldi. Oggi solo in qualche frase: il tempo è m., variante del prov. il tempo è denaro ...
Leggi Tutto
blandizia
blandìzia (o blandìzie) s. f. [dal lat. blanditia e blandities, der. di blandus «carezzevole»], letter. – Carezza, lusinga, allettamento: nei begli occhi fermi Rideva una blandizie femminina [...] (Gozzano); più spesso usato al plur.: le molli b. degli innamorati; le b. delle passioni. ...
Leggi Tutto
addietro
addiètro avv. [comp. di a e dietro]. – 1. In un luogo alle spalle della persona o della cosa di cui si parla o a cui s’allude: cinque passi a.; andare, venire, tornare a.; dare a., indietreggiare, [...] cui si parla: otto giorni a.; anche con funzione di agg.: vestiti d’un secolo a.; Pensa i bei giorni d’un autunno a. (Gozzano); giorni a., anni a., alcuni giorni o anni fa; come locuz. avv., per l’a., nel passato. 3. Locuzioni fig.: essere, restare ...
Leggi Tutto
Poeta italiano (Torino 1883 - ivi 1916). Ritenuto il massimo esponente del crepuscolarismo, nelle sue opere riserva lo stesso commosso distacco e lo stesso sguardo ironico alla vacua fede letteraria, per la quale non si può non provare vergogna,...