esprimere
esprìmere v. tr. [dal lat. exprimĕre, propr. «premere fuori, spremere», comp. di ex- e premĕre «premere»] (pass. rem. esprèssi, esprimésti, ecc.; part. pass. esprèsso). – 1. letter. Spremere, [...] da membra così magre (D’Annunzio); le ruine che già seppero il fuoco Esprimono i giaggioli dai bei vividi fiori (Gozzano); fig., poet., generare, far nascere: Gli azzurri cavalier bianchi e vermigli Che dal suolo plebeo la Patria esprime (Carducci ...
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viaggiare
v. intr. [der. di viaggio] (io vïàggio, ecc.; aus. avere). – 1. a. Trasferirsi da luogo a luogo, per lo più distanti l’uno dall’altro, con un mezzo di trasporto: v. in treno, in nave, in aeroplano, [...] il mondo (e s’intende che ne ha guadagnato in esperienza); Dove andrò? Non so ... Vïaggio, Vïaggio per fuggire altro vïaggio (Gozzano). Sostantivato all’infinito: il v. è utile e piacevole; col v. s’imparano molte cose; ero stanco del lungo v., ecc ...
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chiazza
s. f. [der. di chiazzare]. – Zona più o meno estesa e più o meno nettamente circoscritta, di forma tondeggiante o a contorni irregolari, che risalta per diversità di colore o d’aspetto o per [...] ch. di nafta galleggiavano sul mare; spiccano sul candore alcune ch. vermiglie ... quasi stille di sangue sulla neve (Gozzano); erba verde, allegrata da grandi ch. di papaveri fiammeggianti (A. Baldini); aggirarsi nel reticolo di vie del circondario ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] , Che furo al tempo che passaro i Mori D’Africa il mare (Ariosto); non amo che le cose Che potevano essere e non sono State (Gozzano); in modi comuni: sarà quel che Dio vuole; cos’è stato?; che sarà di noi?; quel che è stato è stato, ecc.; con la ...
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meriggiare
v. intr. [lat. merīdiare, der. di meridies «meriggio»] (io merìggio, ecc.; aus. avere), letter. – 1. a. Stare in riposo, all’aperto e in luogo ombroso, nelle ore calde del meriggio: si misero [...] , tenerlo a riposare all’ombra nel caldo del meriggio. 2. non com. Riposare in casa, durante le stesse ore; fare la siesta dopo mangiato. Per estens. e con uso sostantivato, poet.: La sala da pranzo che sogna nel meriggiar sonnolento (Gozzano). ...
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dispregio
disprègio s. m. [der. di dispregiare], letter. – 1. Sentimento di disistima o di disinteresse verso persona o cosa: d. del mondo, delle ricchezze; avere in d. (le persone ambiziose, le vanità [...] terrene, ecc.); Ma, perché trasognato giocatore, Quei signori m’avevano in d. (Gozzano); essere, cadere, venire in d.; avere in d. di fare una cosa, non volerla fare, perché ritenuta indegna o per superba presunzione. Anche, ostentato disprezzo: ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; [...] quadri, arazzi f.; i bei capelli di color di sole, Attorti in minutissime trecciuole, Ti fanno un tipo di beltà fiamminga (Gozzano). In zootecnia, razza f., razza di cavalli pesanti da tiro lento originaria del Belgio, ma diffusa in molti altri paesi ...
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volano
s. m. [dal fr. volant, der. di voler «volare2»]. – 1. Attrezzo composto da una mezza sfera di sughero (ricoperta da pelle di capretto) o di plastica o di gomma, delle dimensioni di un grosso tappo, [...] al v.; Oimé! Ché, giocando, un volano, troppo respinto all’assalto, Non più ridiscese dall’alto dei rami d’un ippocastano! (Gozzano). 2. a. In meccanica e nella tecnica, organo rotante, costruito in modo da presentare un elevato momento di inerzia (v ...
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sobbalzare
v. intr. [comp. di so- e balzare] (aus. avere). – 1. Fare dei piccoli balzi continui, ripetuti, riferito per lo più a mezzi di trasporto: il carro sobbalzava sulla strada ineguale; S’arresta [...] un’automobile fremendo e sobbalzando (Gozzano). 2. Di persone, fare un movimento improvviso, trasalire: s. di paura; a sentirsi chiamare per nome, sobbalzò. ...
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pennuto
agg. [der. di penna]. – 1. Ricoperto, provvisto di penne: animali p.; Ognuno era p. di sei ali (Dante); Cupido e’ suo’ pennuti frati (Poliziano); l’uno [avvoltoio] spennacchiato ..., l’altro [...] e talora scherz., uccello: una schiera, uno stormo di pennuti; sotto le piccole cupole a pagoda è un vero turbinio di p. minuscoli (Gozzano). 2. ant. Detto di frecce, e sim., fornite di penne a una loro estremità, allo scopo di rendere più precisa la ...
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Poeta italiano (Torino 1883 - ivi 1916). Ritenuto il massimo esponente del crepuscolarismo, nelle sue opere riserva lo stesso commosso distacco e lo stesso sguardo ironico alla vacua fede letteraria, per la quale non si può non provare vergogna,...