settembrino
agg. e s. m. [der. di settembre]. – 1. agg. Del settembre, relativo al settembre: frutti s.; le piogge s.; dolce la tua casa In quella grande pace s.! (Gozzano). 2. s. m. Nome ital. di alcune [...] specie di Aster ...
Leggi Tutto
parsi
agg. e s. m. [dal pers. pārsī «persiano»]. – Relativo o appartenente ai Parsi, comunità zoroastriana dell’India, discendente dagli zoroastriani di Persia ivi immigrati fin dal sec. 8° d. C., in [...] seguito all’invasione araba e alla islamizzazione della loro patria: tutte le tavole sono occupate: funzionari inglesi, commercianti parsi, dignitari afgani (Gozzano). ...
Leggi Tutto
garrire
v. intr. [lat. garrire, voce onomatopeica] (io garrisco, tu garrisci, ecc., ant. io garro, tu garri, ecc.; aus. avere). – 1. Emettere garriti: Su l’albero le scimmie e i pappagalli Garrìan (Carducci); [...] Com’è allegro de’ passeri il garrire! (Carducci); Le rondini garrivano assordanti (Gozzano). Riferito a persona, rimproverare (meno com. brontolare, cianciare vanamente) con voce stridula: non rifinano di g. a’ fanti loro e di sgridarli (Della Casa); ...
Leggi Tutto
trilustre
agg. [comp. di tri- e lustro2], letter. – Di tre lustri, cioè di quindici anni: esperienza, attività t.; una t. convivenza; Sarò qual fui, vivrò com’io son visso, Continüando il mio sospir [...] (Petrarca); Voi, donzellette amabili, A cui t. palpita Nel colmo petto il core (Fantoni); estens.: S’inchinano sui balaustri le amiche e guardano il lago, Sognando l’amore presago nei loro bei sogni trilustri (Gozzano), sogni di ragazze quindicenni. ...
Leggi Tutto
civettare
v. intr. [der. di civetta] (io civétto, ecc.; aus. avere). – 1. ant. Cacciare con la civetta. 2. Riferito a donna, fare la civetta (nel sign. fig.), fare atti che attirino gli sguardi e l’attenzione [...] , farsi corteggiare: quand’era giovane, le piaceva c. con molti; Tu civettavi con sottili schermi, Tu volevi piacermi, Signorina (Gozzano). In senso più ampio, cercare di attirare l’attenzione, di cattivarsi le simpatie di altri, riferito non solo a ...
Leggi Tutto
civetteria
civetterìa s. f. [der. di civetta]. – L’abitudine del civettare, leggerezza, volubilità: la c. è innata in lei; anche, più semplicem., desiderio di attirare comunque l’attenzione su di sé [...] meno civetterie. A differenza di civettare, che include per lo più una nota di riprovazione, la civetteria può essere innocente o spontanea: anche i bambini hanno una loro c.; il prosaico verseggiare del Gozzano non è trascuratezza, ma c. stilistica. ...
Leggi Tutto
fare1
fare1 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. Modo di comportarsi, di agire: ha un f. da ipocrita; ha un f. che non mi piace; col suo f. melenso mette tutti nel sacco; aveva tutto l’andare, [...] del padre Cristoforo (Manzoni). b. Maniera, nella locuz. non com. sul f. di ..., a somiglianza, a imitazione: scrive versi sul f. di Gozzano; sul f. di una cosa, sul suo modello, di forma simile: vorrei che mi facesse uno scaffale sul f. di questo. 2 ...
Leggi Tutto
notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, [...] far della n., sull’imbrunire; innanzi n., prima che si faccia buio; A poco a poco s’annunciò la notte Sulla serenità canavesana (Gozzano); sopravvenne la n., fummo sorpresi dalla n.; cominciammo a parlare e ci si fece n. in un baleno. In modi di dire ...
Leggi Tutto
secentista
(meno com. seicentista) agg. e s. m. e f. [der. di se(i)cento] (pl. m. -i). – 1. agg. Del Seicento, vissuto nel Seicento (cioè nel sec. 17°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti, [...] grandi s.; raro, in funzione di agg., con il sign. di secentistico o secentesco: Dall’abbaino secentista, ovale, A telaietti fitti (Gozzano). 2. s. m. e f. Studioso specialista della letteratura, dell’arte, della storia e della civiltà del sec. 17°. ...
Leggi Tutto
Poeta italiano (Torino 1883 - ivi 1916). Ritenuto il massimo esponente del crepuscolarismo, nelle sue opere riserva lo stesso commosso distacco e lo stesso sguardo ironico alla vacua fede letteraria, per la quale non si può non provare vergogna,...